(Dis) Ordine Urbano










SOPRA:ORE 22,30 PIAZZA DELLE CARCERI
SOTTO: ORE 22,30 INGRESSO PIAZZA SAN FRANCESCO
Ieri sera, finalmente, il tempo consentiva una piacevole passeggiata in centro storico. Così, dopo avere partecipato all'inaugurazione della mostra del Museo del Tessuto, verso le 20,00 mi recavo in Piazza delle Carceri per andare a cenare in un vicino ristorante.
Tutto era calmo e mi avvedevo dei preparativi della Festa del Movimento dei Giovani Pratesi nel castello medievale (iniziativa er fare rivivere il Centro) e quella a pochi passi, in Piazza San Francesco, per le esibizioni delle scuole di danza cittadine.
Mi destava, però, l'attenzione la "strana presenza" per quell'orario - proprio davanti al castello di due volanti della polizia municipale e di due agenti motorizzati - senza notare alcun elemento che giustificasse una tale rapresentanza delle forze dell'ordine.
Mentre cenavo, cuochi, cameriei, proprietari e qualche cliente, usciva di corsa. "I Vigili fanno le multe!" Fatto evidentemente straordinario!
Dopo cena, dunque vers le 21,30, uscendo dal ristorante notavo con un certo stupore che il piazzale sottostante il castello (dove stabilmente e quotidianamente posteggiano le auto) era deserto.
Sul cruscotto di almeno il 60% delle auto posteggiate (molte decine) nel parcheggio antistante, svolazzava il verde verbale di divieto di sosta e, cosa ancor più strana, le vigilesse continuavano la mattanza avviata alle 19,30 quando oramai erano passate le 22,00. L'auto della polizia municiapale, sempre ferma sotto il castello, aveva anche accesso i lampeggianti blu.

Bene, un po' d'ordine - si poteva pensare - e la vigilessa interrogata dell'eccezionale presenza dei Vigili, mi rassicurava che era stato necessario per una chiamata di un residente che non trovava posto.
Quindi alle 19,30, ancor prima che iniziassero effettivamente le iniziative in centro, qualche residente già si lamentava dei posti tanto che la polizia Municipale interveniva in forze (preventivamente) per multare per tre ore chi si avvicinava alla fortezza medievale (lo stesso organizzatore della festa veniva multato dalle Agenti irrimovibili, sul furgoncino che portava le vivande e mentre scaricava!
Benissimo, rispetto della legalità. Niente da dire (altro sulle scelte politiche alla fonte, ma soprassediamo).

Mi recavo verso casa, ma girato l'angolo verso Piazza San Francesco, eccoti macchine ovunque, in divieto di sosta e addirittura in doppia fila. Piazza Sant'Antonino esplodeva. Motorini ovunque. Era diffcile ad attraversare a piedi. Inutile notare che tutte le auto erano sprovviste di permesso! In via santa Trinita ugualmente macchine sui marciapiedi e su entrambi i lati della strada!!
Ora arriveranno anche qui i solerti vigili a riportare un pò d'ordine, magari qualche residente si lamenterà!
Invece No! Tutto era li permesso. Arrivava il cambio di turno alle 22,30 delle Vigilesse, che probabilmente avevano finito il blocco multe, ma la nuova pattuglia si sistemava sempre sotto il castello a presidiare una zona oramai deserta di auto.

Il motivo di un così marcata differenza di trattamento in una serata contraddistinta da due eventi importanti per la città, sfugge. Se si deve applicare la legge e riportare ordine in una zona lo si faccia con criterio e adottando le stesse misure a poche decine di metri di distanza.
Sull'opportunità poi di concentrare la polizia municipale proprio quella sera a fare multe in quell'area invece per presidiare altre zone che proprio in queste sere sono alla ribalta sui giornali per fatti di cronaca la lascio al lettore, per l'aggiunta quando sempre il Comando della Polizia Municipale si lamenta di non avere organico a sufficienza (ma quando c'é da fare cassa si trova sempre)*
Potrei aggiungere che stamani alle ore 09,00 due vigili in bicicletta passavano al setaccio le auto parcheggiate nelle strisce blu in viale vittorio veneto e poi ci sarebbe da dire sulla nuova ( o nuove ) pattuglia in borghese che seguono le auto per fermare i conducenti che usano il cellulare. Quando si tratta di elevare multe (avvicinandosi le ferie e poi il bilancio di fine anno) si usano mezzi, uomini ed "idee" inconsuete: quando si tratta di altro genere di urgenze (sicurezza o simili) mancano uomini, mezzi ed idee.
francesco querci

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Il movimento giovani pratesi organizza in centro


Ogni iniziativa diretta a vivacizzare e a rendere più vivibile il nostro centro va condivisa e rispondiamopositivamente all'invito del Movimento Giovani Pratesi.

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Magazzini Generali- Prato

Comunicato Stampa: "Interporto e Magazzini generali"


I Magazzini Generali sono stati sfrattati dalla Camera di Commercio di Prato dalla attuale sede e che l’interporto chiede per la “nuova” sistemazione un affitto molto alto, il suo Presidente Napolitano ha dato un ultimatum di soli 15 giorni per accettare o no la proposta.
I Magazzini Generali svolgono una funzione pubblica importante per il Commercio e l’Industria, non hanno scopo di lucro ed applicano tariffe pari ai loro costi, immagazzinano merci allo stato estero, effettuano la condizionatura che è indispensabile per il commercio della lana e sono autorevolissimi per le analisi delle fibre in particolare lana e cachemire.
Furono pensati e voluti dalla Camera di Commercio di Firenze e ceduti in uso quasi gratuito alla attuale società attraverso l’intermediazione del comune
La Camera di Commercio di Prato nata con la nuova Provincia ha “ereditato” questo immobile ed ha deciso di venderlo,secondo un progetto non del tutto chjiaro di riconversione del patrimonio,mettendolo all’asta a partire da 10 milioni di Euro.
Noi riteniamo che siano necessarie alcune considerazioni politiche sul ruolo di interporto,camera di Commercio Magazzini generali:
L’Interporto è nato come progetto di continuazione dei Magazzini Generali e e di ampliamento di un servizio per l’utenza della città,per finalità che coinvolgono anche altra utenza dal tessile ed il trasporto su gomma,ma è essenziale ricordare come fa anche anche il recentissimo libro su la figura di Lohengrin Landini ripercorrendo le scelte strategiche per lo sviluppo della città, che l’idea di un grande interporto della Toscana nasce propriodall’idea di allora di ampliamento dei Magazzini Generali,voluto v e realizzato allora anche dal sindaco attraverso un aspro confronto con le Ferrovie dello stato.
La società Interporto con tutti i ritardi, con le lungaggini burocratiche a cui ci aveva abituato, si improvvisa ottimo agente immobiliare e pretende dagli altri velocità nel prendere decisioni, mentre ancora dovrebbe rassicurare la città su come e con quale struttura intende gestire il traffico della piattaforma ferroviaria che è costato 50 milioni di denaro pubblico.
Fino ad oggi l’Interporto che dovrebbe svolgere una funzione organizzativa della logistica si limita ad amministrare solo la parte immobiliare costruita con finanziamenti pubblici .Noi riteniamo un’attività come quella dei Magazzini Generali debba rientrare nelle prioritarie funzioni e finalità dell’Interporto.
La Realizzazione dell’interporto è stata una scelta dura per la città,spesso contrastata tra valutazioni positive di carattere economico e negative di carattere urbanistico.Sono ancora alti gli echi dei comitati di Gonfienti per l’Area archeologica,non meno di abitanti di frazioni isolati e penalizzati da viabilità irrazionali.L’interporto nasce per dare risposte,non si può limitare ad una politica di bilancio a scapito della città e comunque deve tenere conto dei costi per l’imprenditoria locale.
E’ per noi è estremamente strano per noi dell’opposizione ,che il Presidente Napolitano non abbia tenuto rapporti chiari sul futuro dei Magazzini Generali con la Camera di Commercio di Prato, che era rappresentata all’interno del CDA dell’Interporto addirittura dal suo Presidente Rinfreschi.
O forse questi rapporti ci sono stati ed insieme si è scelta la linea della penalizzazione per i Magazzini generali?Oppure l’Interporto non è stato coinvolto,come avrebbe voluto nella dismissione ,10 miliardi, che la Camera di Commercio ha decisode per l’area dei magazzini generali?
L’opposizione e la città non sempre bene informata da consigli di amministrazione di nomina della maggioranza chiede di fare chiarezza e di essere informata.
Vista l’estrema urgenza di risolvere il problema della sede dei Magazzini Generali, l’U.D.C. pratese propone e lo farà anche durante il dibattito in Consiglio Comunale: un tavolo di incontro tra Camera di Commercio di Prato, Interporto, Magazzini Generali e l’assessore del Comune di Prato Fabio Giovagnoli che in modo trasparente per tutta la città, dia soluzione a questo problema urgente e prioritario venuto alla luce in maniera confusa ed a cui Napolitano ha dato una risposta troppo improvvisata.
Enrico Mencattini Segretario provinciale UDC Prato
Roberto Caverni Consigliere Comunale (UDC)

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Vivere l’Università oggi per educarci al domani

La questione che sta invadendo i giornali in questi giorni, riguardante i fatti accaduti all’Università La Sapienza di Roma, ci rende oltremodo amareggiati. Amareggiati perché ancora una volta si altera il concetto di Università e di studente universitario. Ebbene sì, ancora una volta, ancora una volta, dopo i fatti accaduti all’inizio dell’Anno Accademico, con la storia dei concorsi truccati e qualche mese fa con la protesta contro l’intervento del Papa all’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università La Sapienza di Roma. I fatti che sono successi in questi giorni devono renderci consapevoli che l’Università è tutt’altro: è un luogo di ricerca per i docenti, di studio per gli studenti, di educazione per tutti. L’Università non deve essere secondo noi un’agglomerazione di vecchie ideologie che si incarnano in qualche studente fuori corso amareggiato dalla propria vita (che peraltro va in giro con delle mazze chiodate in macchina…mah!), che ritiene di sentirsi in dovere di cercare di distruggere in qualche modo l’ideologia avversaria, con qualsiasi mezzo e a qualsiasi costo. L’Università non deve farsi carico di quattro sconclusionati che portano avanti gli strascichi di ormai vecchie, anzi osiamo dire, morte e sepolte ideologie sessantottine, per apparire poi davanti agli occhi di tutti, come un luogo in cui è solo la politica a fare da padrona. Ci siamo stancati di queste vicende, gli studenti si sono stancati di farsi affiggere un’etichetta che non lì rappresenta. Per noi che stiamo in Università dovrebbero essere di altro ordine le battaglie da affrontare: piuttosto che guerre inutili, feriti, Presidi rinchiusi e sequestrati nelle proprie stanze (come se fossero loro la causa del male delle ideologie estremiste), piuttosto informiamoci e giudichiamo le cause, le novità e le modifiche apportate da quest’ultimo nuovissimo ordinamento, che abolisce sì la proliferazione di corsi di laurea “fotocopia”, ma d’altro canto mette in evidenza come chi lavora per riforme di questo genere, è totalmente lontano e ignaro dal mondo accademico. Pertanto giungiamo alle conclusioni affermando con certezza che sarebbe più utile capire i vantaggi e gli svantaggi di quest’ultima riforma portata sul banco del Governo, anzichè parlare ancora di ieri e contribuire agli strascichi di queste vecchie teorie politiche. Noi vogliamo vivere l’Università oggi, per educarci al domani. Non importa essere ideologici in Università, basterebbe, anzi si dovrebbe essere critici, in qualsiasi ambito, per portare la nostra conoscenza, la nostra coscienza e la nostra educazione, a compiere un passo in più nel nostro cammino di studenti.

Antonio Longo
Segretario Provinciale UDC giovani Prato

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