Intervento in UDC Provincia su CREAF / CINA


PROGETTO  C R E A F                                     Consiglio Provinciale del 30 Novembre 2011
Il sottoscritto Consigliere.
premesso
  • che il 24 Maggio 2011 la Regione Toscana ha firmato un protocollo d’intesa con il ministero della Scienza e tecnologia della Repubblica popolare cinese e con la provincia delle Zhejiang, per creare a Prato un centro di ricerca congiunto nel settore del tessile, denominato “Tex_Tech: innovazione e trasferimento tecnologico nella sfera del tessile”, che è stato approvato e ammesso al cofinanziamento. Nel marzo precedente il direttore di Toscana promozione ha incontrato la municipalità di Wenzhou, che ha confermato la disponibilità a creare il centro di ricerca a Prato, promuovendo una strategia che consenta anche di far emergere nel distretto l’economia sommersa di imprese cinesi, la loro qualificazione e l’apertura di canali commerciali per le imprese toscane.  Lo scopo è la realizzazione del centro, lo sviluppo di nuove tecnologie, l’apertura di flussi commerciali, ma anche l’approfondimento di temi legati ai sistemi sanitari, la promozione turistica e la cooperazione universitaria
  • che in data 11 Novembre 2011 è stato sottoscritto un “accordo”  per la creazione a Prato di un Centro di Ricerca comune fra Toscana e Cina a servizio del settore tessile. Il documento è stato firmato in palazzo Strozzi Sacrati,  alla presenza del viceministro cinese della Scienza e della Tecnologia,  Cao Janlin,  e del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.  Presente anche il presidente della Provincia di Prato, Lamberto Gestri. 
  • che l’accordo è stato sottoscritto fra Creaf e Wenzhou Garment Development CO. LTD, con sede in Cina ed è stato così definito dalla Regione: “L’accordo rappresenta una tappa importante di un percorso di collaborazione avviato oltre un anno fa fra la Regione Toscana e il Governo cinese. Il centro di ricerca avrà come obiettivi primari lo sviluppo di nuovi materiali, di prodotti e processi con ridotto impatto ambientale e che garantiscano risparmio energetico, la sicurezza dei prodotti e la libera circolazione delle merci.
ritenuto
1. che riguardo le Politiche sulla cultura, sulla cooperazione internazionale e sull’immigrazione il neo Presidente del Consiglio ha creato un nuovo dicastero – seppur senza portafoglio – in quanto, con lungimiranza, ha disgiunto la “cooperazione allo sviluppo” dagli Esteri e l’“integrazione” dall’Interno coniugandole assieme nel “Ministero per la Cooperazione e l’Integrazione”;
2. che Prato – con il suo alto tasso di immigrazione – può e deve diventare polo di eccellenza per le Università straniere, luogo di ricerca e di alta formazione nel campo del manifatturiero da esportare in altre parti del mondo, ma anche luogo per accogliere un’immigrazione meglio integrabile nel proprio tessuto sociale, come investimento a medio e lungo termine per il “distretto produttivo” pratese.;
3. che indilazionabile avviare processi virtuosi in cui questi saperi diventino co-protagonisti della ripartenza del distretto, assieme all’Università, alle Fondazioni e alle Associazioni di categoria; 
  1. che il Polo universitario (P.I.N.) e il CREAF (Centro di Ricerche ed Alta Formazione Srl) siano tutt’ora due opportunità da saper cogliere appieno e su cui investire con giudizio ed equilibrio con il concorso della Camera di Commercio (CCIAA), dell’Unione Industriale (UIP), dell’Università di Firenze, della Regione Toscana e – non per ultimo – con il concorso diretto ed equipollente del Comune di Prato e dei Comuni della Provincia;
  2. che la possibilità di ottenere nuovi investimenti regionali e  stranieri, – industriali e in capitali – su base trasparente e legale, anche al fine di integrare i “due” distretti, del tessile e del pronto moda cinese, e di creare nuovi sbocchi di mercato nazionali e internazionali relativi ad un nuovo modello di “green economy” da sviluppare nell’area metropolitana tra Firenze, Prato e Pistoia.
rilevato inoltre
  • che il Know How collegato al “rigenerato”, indiscutibilmente e diversamente descritto nel citato protocollo, risulta essere ancora parte essenziale delle attività tessile della Provincia pratese e merita la massa attenzione anche “istituzionale”;
  • che gli accordi presente ed eventualmente futuri dovranno essere integrati o contenere l’impegno da parte del o dei partners della Repubblica Popolare cinese ad adottare misure idonee alla risoluzione delle problematiche relative all’emersione del lavoro nero, agli aspetti sanitari, alla promozione turistica e alla cooperazione universitaria, così come previsto nell’accordo del maggio 2011
chiede
-al Presidente ed agli assessori competenti , di riferire circa il protocollo firmato in data 11/11/2011;
  • di attivarsi in modo concreto alla maggiore e indispensabile collaborazione dei Comuni interessati, Prato in primis e delle Associazioni Industriali e tessili al fine di comprendere concretamente i vantaggi per la nostra comunità, senza compromissioni degli interessi economici del tessuto industriale pratese;
  • quali sono i cofinanziamenti previsti in concreto dal protocollo del Maggio 2011 fra Regiome e Ministero della RPCinese;
  • che l’azione politica non rimanga esclusivamente legata agli aspetti di natura tecnico-tessile, ma riguardi a tutto tondo le varie problematiche/potenzialità sul territorio pratese, dal sistema sanitario, al sommerso. alla promozione turistica.
Francesco Querci
Capogruppo Udc

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