Interrogazione Querci (UDC) sostegno (giovani e donne) per formazione piccole e medie imprese.

Al Presidente del Consiglio Provinciale

Oggetto: interrogazione- in merito alla attivazione di misure a sostegno della formazione per le piccole e medie imprese

Il sottoscritto consigliere provinciale
VISTO il rapporto annuale dell’IRPET 2010 che mette in evidenza la crescita economica debole edisomogenea della Toscana che allarga le maglie della disoccupazione
VISTO anche il rapporto annuale dell’ISTAT 2010 dove è in aumento la disoccupazione di lunga durata, cioè di coloro che non cercano lavoro attivamente in quanto, lo scoraggiamento e l’attesa degli esiti di passate azioni, sono i motivi fondamentali della mancata ricerca attiva del lavoro.
CONSIDERATO che tale “zona grigia” è occupata prevalentemente da giovani tra i 15 e 24 anni il cui tasso di disoccupazione in Toscana è cresciuto in un anno dal 17, 8% al 23,01%, e dalle giovani donne la cui maternità è diventata un pericolosa scelta, spesso non libera, tra famiglia e lavoro.
CONSIDERATO inoltre che la “ripresina” dell’economia toscana è stata definita “asimmetrica” poiché ha toccato solo le grandi imprese, orientate all’export, capaci di investire risorse in tecnologia ed innovazione e in piani di riorganizzazione aziendale.
EVIDENZIATO invece che le piccole e medie imprese, il tessuto tipico della nostra economia, accusano i problemi maggiori di mancata crescita con perdite preoccupanti nel manifatturiero: tessile, calzature, oreficeria e legno/mobili, da sempre il fiore all’occhiello dei distretti industriali e artigianali per l’ espressione di alte professionalità spesso difficili da tramandare.
RIPRESE alcune indagini sul mondo del lavoro e della formazione presentate dalle associazioni di categoria e da specialisti in materia in cui si sottolinea la mancata valorizzazione delle conoscenze pratiche rispetto a quelle teoriche con conseguente svalutazione delle attività manuali, considerando che, in controtendenza, in Italia si registra la più alta disponibilità di posti di lavoro manuali che restano scoperti per mancanza di competenze professionali
RICHIAMATI il Programma operativo toscano del FSE (fondo sociale europeo) 2007-2013, e il Piano regionale integrato per i giovani, tra le cui priorità ci sono azioni di sensibilizzazione del sistema produttivo locale nella direzione di una maggiore domanda di occupazione qualificata ed istruita; la necessità di assumere, tra i target di utenza da raggiungere, anche i soggetti appartenenti alla disoccupazione allargata e alla forza lavoro potenziale in modo da poter perseguire con successo l’obiettivo di innalzare il tasso di occupazione;la necessità di interventi mirati e qualificati per l’occupazione femminile che richiede la valorizzazione di tutti gli strumenti disponibili per far fronte alle problematiche legate ai tempi di vita familiare, di lavoro, di formazione

Per tutto quanto sopra esposto
interroga il Presidente e la Giunta provinciale per conoscere
- quali misure sono state adottate, o intendono adottare, per favorire l’occupazione nella piccole e medie imprese attraverso la promozione della formazione professionale che possano introdurre nelmondo del lavoro “figure idonee” e qualificate coinvolgendo direttamente anche le associazioni di categoria del territorio visto che i giovani non chiedono misure “assistenziali” ma “opportunità”
Francesco Querci
(Gruppo Provinciale Unione di Centro (UDC)

Posted in Etichette: |

0 commenti: