Mencattini (Udc): Ci presentiamo alle elezioni da soli, il nostro candidato sarà Casini.


Prato, 18 febbraio 2008 - Riceviamo e pubblichiamo: «Non è stato possibile trovare un accordo con il PdL. Quanto dichiarato da Silvio Berlusconi: o dentro o fuori ha obbligato la direzione ad una scelta difficile ma obbligata: ci presenteremo alle elezioni da soli, il nostro candidato sarà Casini.

E’ quindi ancora il momento delle scelte, che sempre ci hanno accompagnato nei momenti elettorali. Ognuno di noi, di quanti hanno scelto di rimanere coerenti con i valori, la storia e le proposte dell’Udc, sa che sta per iniziare un ciclo nuovo che probabilmente non ci vedrà vincitori, un periodo fatto di resistenza e di riflessione. Per quanti sceglieranno di impegnarsi e per i nostri rappresentanti che sapremo fare eleggere alla Camera ed al Senato si aprirà la Libertà di lavorare per proposte davvero vicino ai bisogni della gente, lontani dalla politica spettacolo e dai voleri imperativi del leader a tutti i costi, del capo unico che decide ciò che è bene, ciò che è male. Per tutti noi ritorna la politica, quella delle scelte prese insieme, forse in modo meno improvvisato ma certamente con capacità costruttiva maggiore nel dialogo con gli altri.

Credo che in questo momento storico, la rinascita di una area di centro quale si costruirà intorno alla nostra scelta obbligata, non possa che portare distensione alla diabolica contrapposizione a cui in questi anni ci eravamo abituati. Sarebbe da sciocchi tuttavia rinnegare il lavoro svolto con tanti amici che militando in Forza Italia ed Alleanza Nazionale qui a Prato hanno permesso la costruzione di impegni comuni, costruiti giorno per giorno in un’alleanza più che decennale. A loro va il mio personale e del partito ringraziamento per il percorso fatto insieme, consapevoli che anche noi in modo leale ci siamo impegnati per l’elezione di molti di loro in ruoli istituzionali, fedeli ad un accordo comune. Ci auguriamo che in partiti diversi sia ancora possibile costruire quella città nuova, una Prato diversa, un modo nuovo di amministrare che ancora il PD e la sinistra non dimostrano di saper fare.

Si aprono spazi diversi a livello nazionale, forse ipotesi di governi di grande coalizione che Berlusconi e Veltroni intravedono, dai quali probabilmente il nostro partito sarà escluso. Lavoreremo nel Parlamento, lavoreremo negli enti periferici anche se isolati, coerenti e chiari su quelle scelte che proporremo agli elettori, fedeli ai principi ispiratori che trovano radici nella Democrazia Cristiana e nel Magistero della Chiesa. Enrico Mencattini segretario provinciale di Prato»

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