UDC: APU Centro Storico: ridisegnare la mappa

Sicurezza degli interventi di recupero, facilitazioni per residenti e commercianti, no all'attraversamento, limiti a 30 Km\h.

La segreteria comunale dell'Unione di Centro, da anni impegnata sulle problematiche connesse dal centro storico pratese, vede indispensabile - allo stato - la riduzione dell'APU ad un'area più ristretta, meglio servita, dotata di particolari agevolazioni (TOSAP e UFFICI TECNICI per ristrutturazioni, TIA) e di interventi sul decoro urbano e archittettonico. Una APU chiusa ermeticamente al traffico ed alla sosta e destinata nel tempo ad allargarsi,

Due fasi: la prima fase diretta a concentrare i primi sforzi in un'area ridotta, garantendone il recupero ed il rispetto, mettendo sul tavolo i progetti per la realizzazione dei servizi (Bus elettrici, parcheggi, nuovi interventi ecc...) da eseguire nella seconda fase con il riallargamento dell'APU.

Nell'area circostante dovrà essere predisposta una riapertura al traffico limitatamente "da e per" il rinnovato cuore cittadino, prevedendo una sistema di accesso al traffico, a cui corrisponda quello di uscita; si entra e si esce dalla stesso o limitrofo varco, prevedendo all'interno una velocità massima di 30 km/H
Assolutamente da evitare una riapertura del traffico che consenta l'attraversamento del Centro per spostarsi da una zona ad un'altra della città , con finalità più o meno dirette al decongestionamento del traffico delle arterie periferiche, le cui problematiche dovranno essere risolte diversamente, non potendo il Centro storico essere gravato anche delle criticità legate alla viabilità urbana cittadina.

Tale intervento, necessario ma anche provvisorio, consegue alle errate politiche della scorsa giunta che nonostante la previsione dei ticket per il parcheggio, l'allargamento della APU e della ZTC e ZTL, non ha fatto seguire alcuna iniziativa diretta a migliorare i servizi per il Centro Storico (parcheggi, viabilità, agevolazioni economiche), così come era nelle promesse evidentemente restate tali.

Resta da concordare con le categorie e i residenti la portata della manovra e dove intervenire: quello che si vuole è ripartire da un punto fermo (il cuore ermeticamente chiuso), dove potere intervenire (copertura economica) ed il rispetto delle nuove regole (controlli e limitazioni effettivi). Ovviamente particolare attenzione dovrà essere posta alle regole della ZTL, ovvero alla cornice dell'APU.
Francesco Querci
UDC- Segr. Comunale

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Aereoporto di Firenze : serve più PRATO

Rimane questione fondamentale per la partecipazione di Prato all’assetto urbanistico ed alle scelte di sviluppo dell’area metropolitana.

La questione della partecipazione di Prato, del suo comune della Provincia,attraverso strumerenti diretti o come capofila di una cordata privata nel rilancio dell’aeroporto di Peretola Amerigo Vespucci,rilanciata con forza dal Sindaco Roberto Cenni,ed in parte criticata da alcuni soggetti politici propone anche ai partiti una necessaria riflessione.
La rapidità del cambiamento,a cui globalizzazione e trasformazioni economiche ormai coinvolgono anche la nostra area ci impongono rapide scelte ,ognuna delle quali comporta un margine di rischio e di valutazioni negative,e quindi anche il potenziamento di un aeroporto in un area urbana,fortemente antropizzata ,con potenziale sviluppo residenziale ed infrastrutturale pone delle riserve,d’altra parte alcune scelte sbagliate prese nel passato oggi impongono decisioni correttive.Infatti
è da tutti concordato che almeno per 10/15 anni anche se si scegliesse il ridimensionamento dell’aeroporto Vespucci sarebbe impensabile un collegamento con Pisa, per la mancanza di treni in quel tratto ad alta velocità e la mancata realizzazione della bretella per signa e quindi il collegamento veloce con la FI/Pi/Li.
La necessità in un momento di rlilancio del ditretto tessile e di potenziale riconversione industriale e soprattutto commerciale dell’area pratese, la necessità di un interscambio veloce con il resto dell’europa e del mondo per persone e merci non può rimanere prigioniera di infrastrutture primarie di mobilità quali sono aereo e treno.
Diciamo dunque si alla proposta del sindaco Roberto Cenni sull’Aeroporto Vespucci che non può più essere solo dei commercianti fiorentini.
Certamente ci sono scelte e comunque temi importanti collegati ad una decisione così impegnativa.Noi vediamo a questa collegato una riconversione di sviluppo dell’area del Macrolotto 2, a patto che la destinazione sia indirizzata verso il commerciale e nello specifico verso una area di accoglienza qualificata di tipo alberghiero,ristoro e fitness,settori che hanno un suo naturale sviluppo vicino ad importanti areoporti e che firenze non è ormai più in grado di offrire ai livelli richiesti dai viaggiatori internazionali.
Come Campi negli anni passati ha sviluppato interventi per la ricreazione ed il commercio alimentare ed abbigliamento, prato potrebbe cercare di attrarre investimenti in grado di trasformare il turismo ora solo di transito veloce dell’area Fi/Pi/Pt.
Prato con il Montalbano ,Pistoia con l’area della Montagna.Firenze con il suo rinascimento ineguagliabile.
Ma la soluzione Questione aeroporto potrebbe essere soprattutto lo strumento politico per potere garantire a Prato ed alla sua Provincia di entrare come forte interlocutore nei problemi di assetto dell’area metropolitana dalla quale non possiamo isolarci,qualunque sarà l’assetto istituzionale che le future decisioni legislative porteranno per questa area.
Un primo urgente argomento collegato alla questione aeroporto è l’orientamento che si va delineando di una stazione per l’alta velocità a Campo di Marte.
Prato non si può permettere una stazione a per la Tav a campo di Marte senza avere la garanzia che prima della sua inagurazione non sia già efficiente una Metropolitana veloce di collegamento Pistoia Prato Campo di marte,magari con fermata aeroporto.
Altrimenti saremo tagliati fuori dal collegamento con l’Europa.
Un altro argomento Università che non dovremmo volere solo come delocalizzazione ma integrazione con scelte economiche industriali turistiche sociali dei territori e quindi degli enti locali.
Per far questo bisogna che l’università di firenze divenga nel suo rilancio ormai necessario, l’Università di tutta l’area.
Avanti Sindaco l’UDC è con te.
Enrico Mencattini segretario provinciale udc Prato

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Sulla questione dei nomadi

La Segreteria Comunale dell'U.D.C. auspica maggiore attenzione circa le politeche sociali e sull'intergrazione. Riteniamo sacrosanto e dovuto il rispetto del presente regolamento dei campi nomadi, quale punto cardine del corretto vivere civile.
Legalità, però, deve andare all'unisono con il rispetto delle persone e della loro dignità. L'articolo che riportava l'intervento degli assessori al sociale e quello all'intergrazione, non hanno soddisfatto, ma sembra che anzi non tengono di conto che il sino a che non sussista una condanna si presume l'innocenza delle persone.
Prevedere un nuovo regolamento, con restrizioni tali da precludere le libertà fondamentali, non significa fare rispettare un regolamento, ma andare a ledere principi che vanno oltre il rispetto delle regole comuni.
Spero che nell'iter del nuovo regolamento si tenga conto di questo e che forse per quelle poche decine di nomadi non c'era bisogno di scomadare due assessorati, ma sarebbe bastato la volontà di fare rispettare l'attuale regolamento che già prevede vincoli lavorativi, d'igiene e scolastici ben precisi, ma oggi dimenticati a causa dell'indiscutibile mala gestio della precedente amministrazione.
Segretario Comunale U.D.C. Francesco Querci

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Domanda di Attualità: Quale "Progetto" per Gonfienti?

L'UDC presenta una question time a seguito delle dichiarazioni di Gestri, Presidente della Provincia, e dell'ass. Nesi, circa l'adozione di un Progetto per il Parco Archeologico di Gonfienti.

Domanda di Attualità ex art.44 Regolamento del Consiglio Provinciale con oggetto:

Progetto di recupero zona archeologica di Gonfienti”

premesso

  1. che è notizia di questi giorni quella relativa ad un progetto per il recupero della zona archeologica di Gonfienti ovvero per la realizzazione del “parco archeologico” che comprenda Gonfienti e l'area di Artimino e Comeana, da inserire nel Pinao di Sviluppo Locale;

  2. che tale intervento intereserebbe un importo complessivo di € 500.000,00:

  3. che la Provincia di Prato avrebbe fatto proprio il progetto dell'Arch. Poggesi, responsabile di zona per la soprintendenza ai Beni archeologici;

considerato

  • che quanto sopra è stato appreso unicamente dalla lettura dei giornali;

  • che non risulta che il progetto dell'Archietetto Poggesi sia stato passato al vaglio della Commissione di riferimento;

  • che il Consiglio sia stato interessato o chiamato ad esprimersi sul progetto e più in generale sul “parco archeologico”;

  • che la zona interessata dal progetto, area di Gonfienti,cumula più interessi e situazioni delicate;

ritenuta

l'opportunità e la necessità che il Consiglio si esprima e sia chiamato a compiere le necessarie valutazioni sul Parco Archeologico e argomenti correlati.

chiede

al Presidente della Provincia e all'Assessore alla Cultura e Sviluppo Economico di riferire al Consiglio circa le circostanze sopra descritte

Francesco Querci Consigliere Provinciale U.D.C.

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