MOZIONE VOTO DI PREFERENZA PASSA
Posted On martedì 15 giugno 2010 at alle martedì, giugno 15, 2010 by UDC Prato - administrator -L'UDC in Provincia incassa un ottimo risultato.
MOZIONE Querci per la reintroduzione del VOTO di Preferenza passa a larga maggioranza. Effetti collaterali: PDL si divide.
da Notizie di Prato
Il consiglio provinciale approva una mozione per chiedere alla Regione di riformare la legge elettorale ed il Pdl va in frantumi. È successo nella seduta di ieri pomeriggio, quando l’assemblea ha esaminato il testo formulato dal consigliere dell’Udc, Francesco Querci che si aggancia alle dichiarazioni del neopresidente della Regione Toscana favorevoli ad una reintroduzione del voto di preferenza. “Le elezioni regionali hanno attestato, infatti, una lontanza fra gli elettori ed i partiti, pertanto, è necessario avviare fin dall’ente provincia un percorso per migliorare la politica” ha motivato Querci nel corso del dibattito, trovando una facile sponda nella maggioranza. In primis il capogruppo del Partito Democratico, Fabio Rossi: “Una delle cose brutte delle ultime regionali è stata la bassa partecipazione degli elettori, dovuta alla mancanza del voto alla persona. La mozione coglie in pieno questa necessità ed è giusto che anche a livello territoriale arrivi un’indicazione precisa”. Sulla stessa linea, anche se con tesi più articolate, l’Italia dei Valori con Luca Mori: “Indubbiamente il voto di preferenza contribuirebbe a creare una democrazia più civile, ma bisogna puntare anche su un’opera di semplificazione e di riduzione dei rappresentanti pensando magari ad un sistema elettorale di tipo uninominale”. Nettamente contraria, invece, la capopattuglia dei consiglieri del Pdl, Cristina Attucci: “La discussione sarebbe dovuta finire in commissione, perché con questa modalità è assolutamente strumentale e limitata ad una questione banale. Bisogna tener conto ad esempio che il voto di preferenza è espresso soltanto da appena il 10% degli elettori. Sono molto sorpresa - ha aggiunto in tono polemico - dalla posizione del Partito Democratico che ha sventolato in campagna elettorale le primarie come la forma più alta di democrazia dopo aver votato la legge elettorale, forse esprime troppe posizioni”. Immediata la difesa di Rossi: “Noi quanto meno abbiamo fatto selezionare i candidati ai cittadini, quindi, sulla democrazia non possiamo prendere lezioni dal Pdl”.
A sorpresa, in favore della mozione si sono schierati i consiglieri del Popolo della Libertà, Francesco Mugnaioni e Matteo Cocci: “Si tratta di una mozione cara alla nostra storia di esponenti di Alleanza Nazionale visto che sulle preferenze abbiamo raccolto migliaia di firme. Ripristinarle vuol dire riportare almeno i politici a far politica in piazza” hanno così spiegato il loro voto. Inutile il tentativo di mediazione approntato da Querci, che ha aperto nel testo della mozione oltre al ripristino del voto di preferenza a modifiche del sistema elettorale tali da riportare agli elettori la scelta dei consiglieri. Ma si è trattato di un tentativo vano, il Pdl prima ha chiesto la sospensione della mozione e subito dopo è andato in ordine sparso sulla votazione, riproponendo una volta di più sul sistema elettorale la linea di frattura fra gli ex Forza Italia e gli ex Alleanza Nazionale.
A PRATO, quindi, si da il segnale verso la riforma della Legge regionale a liste bloccate e senza preferenza che trasferiva il potere esclusivamente alle segreterie regionali e romane.
Si torna verso i cittadini!!!!
Si torna verso i cittadini!!!!
da Notizie di Prato
Il consiglio provinciale approva una mozione per chiedere alla Regione di riformare la legge elettorale ed il Pdl va in frantumi. È successo nella seduta di ieri pomeriggio, quando l’assemblea ha esaminato il testo formulato dal consigliere dell’Udc, Francesco Querci che si aggancia alle dichiarazioni del neopresidente della Regione Toscana favorevoli ad una reintroduzione del voto di preferenza. “Le elezioni regionali hanno attestato, infatti, una lontanza fra gli elettori ed i partiti, pertanto, è necessario avviare fin dall’ente provincia un percorso per migliorare la politica” ha motivato Querci nel corso del dibattito, trovando una facile sponda nella maggioranza. In primis il capogruppo del Partito Democratico, Fabio Rossi: “Una delle cose brutte delle ultime regionali è stata la bassa partecipazione degli elettori, dovuta alla mancanza del voto alla persona. La mozione coglie in pieno questa necessità ed è giusto che anche a livello territoriale arrivi un’indicazione precisa”. Sulla stessa linea, anche se con tesi più articolate, l’Italia dei Valori con Luca Mori: “Indubbiamente il voto di preferenza contribuirebbe a creare una democrazia più civile, ma bisogna puntare anche su un’opera di semplificazione e di riduzione dei rappresentanti pensando magari ad un sistema elettorale di tipo uninominale”. Nettamente contraria, invece, la capopattuglia dei consiglieri del Pdl, Cristina Attucci: “La discussione sarebbe dovuta finire in commissione, perché con questa modalità è assolutamente strumentale e limitata ad una questione banale. Bisogna tener conto ad esempio che il voto di preferenza è espresso soltanto da appena il 10% degli elettori. Sono molto sorpresa - ha aggiunto in tono polemico - dalla posizione del Partito Democratico che ha sventolato in campagna elettorale le primarie come la forma più alta di democrazia dopo aver votato la legge elettorale, forse esprime troppe posizioni”. Immediata la difesa di Rossi: “Noi quanto meno abbiamo fatto selezionare i candidati ai cittadini, quindi, sulla democrazia non possiamo prendere lezioni dal Pdl”.
A sorpresa, in favore della mozione si sono schierati i consiglieri del Popolo della Libertà, Francesco Mugnaioni e Matteo Cocci: “Si tratta di una mozione cara alla nostra storia di esponenti di Alleanza Nazionale visto che sulle preferenze abbiamo raccolto migliaia di firme. Ripristinarle vuol dire riportare almeno i politici a far politica in piazza” hanno così spiegato il loro voto. Inutile il tentativo di mediazione approntato da Querci, che ha aperto nel testo della mozione oltre al ripristino del voto di preferenza a modifiche del sistema elettorale tali da riportare agli elettori la scelta dei consiglieri. Ma si è trattato di un tentativo vano, il Pdl prima ha chiesto la sospensione della mozione e subito dopo è andato in ordine sparso sulla votazione, riproponendo una volta di più sul sistema elettorale la linea di frattura fra gli ex Forza Italia e gli ex Alleanza Nazionale.