Querci (Udc): «Legge 40, il solo punto fermo a tutela dei diritto del nascituro e della donna».

Querci (Udc): «Legge 40, il solo punto fermo a tutela dei diritto del nascituro e della donna».

Prato, 8 ottobre 2010 - «L'attuale dibattito sulla Legge 40 accende nuovamente i riflettori sulla regolamentazione della procreazione assistita. Si tratta di decidere in pratica se debba esistere una legge che regoli compiutamente la materia, oppure se si debba ritornare in una situazione di completo vuoto normativo su un tema così delicato come quello della procrezione. I continui attacchi alla Legge evidenziano il tentativo, neppure celato, di rendere vuota la norma. Una norma che è invero stato il frutto di un ampio dibattito parlamentare e non solo per oltre dieci anni ed è stata poi approvata con una larga maggioranza.
Nella sostanza e specialmente riguardo all'attuale rinvio alla Corte Costituzionale da parte del Tribunale di Firenze circa il divieto di fecondazione eterologa (divieto dunque di ricorrere ad embrioni donati da terzi estranei alla coppia), dobbiamo essenzialmente capire se è accettabile la visione culturale che spezza il legame fra la relazione coniugale e la fecondazione. Se esiste, poi, un presunto diritto alla procreazione "ad ogni costo" o se la nostra attenzione debba prevalentemente essere concentrata sugli interessi del figlio e del legame dei due genitori.
E' oramai noto che molti studi di ricerca hanno volto i loro maggiori sforzi, delle menti ed economici, soprattutto nella direzione della procreazione assistita, eterologa, tralasciando purtroppo la ricerca circa le cause della sterilità e quindi della relativa cura, allontanando così l'attenzione (e gli investimenti) dall'esame delle cause a quella degli effetti; un modo di procedere anche scientificamente sbagliato, ma sicuramente economicamente più redditizio, che verrebbe favorito dalla menomazione della Legge 40, ovvero dalla deregolamentazione della materia.
In occasione della difesa della Legge 40, dall'attacco referendario (miseramente fallito) dei suoi oppositori, è già stata presa una chiara posizione in difesa della Legge e sarà mia e nostra intenzione ripetere il nostro impegno a favore di una legge che, seppur migliorabile, costituisce oggi il solo punto fermo per tutela dei diritto del nascituro e della donna, così come del resto è stato evidenziato da una recente relazione Ministero della Salute, che ha esaminato gli effetti dell'applicazione della legge in questi anni.
A novembre verrà organizzato un convegno sul tema con l'On. Santolini e l'On. Binetti, da sempre impegnate socialmente e politicamente per la difesa della famiglia e della vita, per un approfondimento tematico».
(*) Consigliere Udc alla Provincia di Prato

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