Registro delle Associazione sul territorio



Dalla Regione

Valorizzare le associazioni e le manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica che caratterizzano la nostra terra per dare riconoscimento a quelle centinaia di realtà che rappresentano il tessuto vivo del patrimonio toscano. Questo l’obiettivo della nuova legge regionale, approvata all’unanimità dall’aula nel recente Consiglio regionale.

La nuova normativa prevede l’istituzione di un apposito albo regionale delle associazioni attive sui territori e anche l’istituzione di un Comitato regionale per la valorizzazione delle associazioni iscritte.


LEGGE REGIONALE N. 5/2012

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In Provincia di Prato, l'UDC vota contro il piano interprovinciale dei rifiuti

In Provincia di Prato, l'UDC vota contro il piano interprovinciale dei rifiuti PERCHÉ il Piano non guarda al futuro. non si sgancia dalle vecchie logiche di smaltimento, senza aggiungere in modo concreto un sistema impiantistico che guardi al futuro ed al bene del milione e mezzo dei cittadini che vivono il territorio. Progetti ( protocollo energia e rifiuti) esistono ma sono limitati alla generalita' dei consumatori senza una progettualità riguardante il riciclo ecc.. per la filiera delle imprese. Sappiamo che le risorse verrano spese per l implementazione di impianti di incenerimento e per la realizzazioni di discariche, a danno di altre politiche che haime' diventano con quella contrastante. Il mio giudizio e' essenzialmente politico, di indirizzo e di scelta di politiche che oramai risultano obsolete. Qualcosa si fara', si arrangera', ma sara' persa un'altra occasione di ammodernamento del Paese e di lavoro, anche per la piccola e media impresa, coniugandole con le esigenze di tutela di salute. La discussione e' in parte sopita dall'allontanamento dell'inceneritore dal Calice, ma questa piccola vittoria territoriale non significa che la scelta interprovinciale sia giusta per le generazioni a venire. Francesco Querci Capogruppo udc

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Nuovo Ospedale di Prato

La Commissione III^ della Provincia fa un sopralluogo al cantiere del Nuovo Ospedale di Prato. 10/02/2012


Alcuni Dati:
Edificio su 4 piani, costruito con tecniche di basso impatto ambientale (colori e materiali utilizzati in avveneristiche strutture museali e teatrali) e con attenzione al risparmio energetico. Stanze con due letti, impianto WIFI ecc..., bagno/doccia, corridoi distinti personale/visitatori.
1. Un corpo dell'edificio destinato al sanitario e 2. un corpo all'economato/servizi, su un'area di ca. 156.000 mq (1300 posti auto - Eliporto), 40.000mq area verde, 37.000 per area parcheggio.

Cravedi: "entro Dicembre 2012 si concludono i lavori e successivamente i collaudi ed il trasferimento (circa altri 6 mesi)".

Strutture INTERMEDIE:
Permangono presso l'attuale Ospedale la Palazzina della Medicina e la Palazzina delle Malattie Infantili.

- Entrata Pronto Soccorso - 
Prevista la delocalizzazione sul territorio di interventi chirurgici ed assistenziali (come in parte già accade oggi) - previsione di una serie di  strutture intermedie fra cui la rete di medicina  di base  fra le più avanzate - guardia medica - specialisti di territorio, con un sistema di autonome  convenzioni per migliorare il sistema a livello territoriale.

Disincentivo dell'uso distorto del PRONTO SOCCORSO che oggi conta 80.000 visite annue.
come saranno le stanze



Viabilità
nuova strada fra Via Foscolo e nuova rotatoria con distinzione parcheggi fra  visitatori e personale.
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Il dibattito fra Cravedi ed anzi fra alcuni assessori provinciali ed i giornalisti si è accentrato anche sui tempi di realizzazione dell'Ospedale e della viabilità.


come sarà
a) Qui sono sorte delle divergenze: Cravedi sosteneva che l'opera rispetta i tempi previsti con uno slittamento di alcune settimane, dovuta alla sospensione dei lavori per il ritrovamento dei reperti archeologici.
Sembra, invero, che il ritardo sia calcolato in circa un anno rispetto le prime dichiarazioni da parte della direzione.

b) Si  accusano ritardi più importanti per la viabilità esterna (a carico del Comune) il quale però rende noto che tali lavori dovevano essere sovvenzionati quasi intergralmente dalla REGIONE (5 milioni e mezzo) mentre questa ha di seguito negato il finanziamento.
viabilità eliporto









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Regione contro Province: no al ricorso costituzionale

Mentre le Province conducono una battaglia comune contro la loro soppressione, la Regione Toscana INFORMA di rinunciare al ricorso costituzionale contro il Decreto Monti che di fatto abolisce le Province.
Nonostante, dunque, il documento passato in tutte nelle Province Toscane (ove si chiedeva il ricorso), in atlune anche trasversalmente agli schieramenti, la Regione fa orecchie da mercante o meglio, attenta alla linea politica nazionale non considera le istanze che le giungono a livello locale!
Coerente o incoerente?
Sicuramente parte interessata, in quanto le competenze attualmente alle Province, passerebbero all'ente regionale, tant'è che la regione avrebbe avviato (all'insaputa delle Province) la trattativa con i Sindacati per la gestione del personale.
Abolire le Province non deve costituire una forma di un nuovo arroccamento amministrativo regionale. 
Dalla sterile difesa dell'Ente provincia, ad una proposta concreta sul territorio a difesa della sussidiarità e del risparmio.

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PIN Polo Universitario vs CCIAA Prato

Si legge sul giornale di oggi che la Camera di Commercio non confermerà il contributo al Polo Universitario Pratese (di 600.000 euro).

Certo se cerchiamo segnali negativi per Prato, non si dura fatica a trovarli.
Si parla tanto di investimento in cultura, nella preparazione dei giovani alle "battaglie di domani", ma a quel "domani" bisogna pur portarli.


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sull'Abolizione della Provicia e autonomia locale


Ordine del giorno per il Consiglio del 31 Gennaio 2012 in merito al dibattito sull’abolizione delle Province e Riforma delle Autonomie Locali


presentato dal GRUPO UDC e approvato dal Consiglio Provinciale


premessa
In Italia è in corso un acceso dibattito circa il ruolo dell’ente intermedio della Provincia.
Recenti provvedimenti governativi, in un’ottica di risparmio della spesa pubblica e di razionalizzazione del sistema delle autonomie locali, hanno previsto norme che impattano direttamente sulla sopravvivenza dell’ente provinciale, lasciando però irrisolti alcuni passaggi sui quali è necessario focalizzare analisi e proposte del commentatore, sia esso legislatore o attore politico.
L’analisi del quadro a livello locale comporta ulteriori valutazioni connesse oramai - in via di fatto - con gli interessi di area vasta o di area metropolitana che pongono la Provincia di Prato al centro si un sistema di funzioni e servizi ben superiori rispetto ai suoi naturali confini provinciali., oltre al tradizionale ruolo  dell’ente quale rappresentante di potenzialità e criticità del territorio, che vanno oltre al dato semplicemente numerico dei suoi abitanti.
Detta circostanza pone Prato al centro di varie proposte, avanzate da più parti, per individuare una determinata e determinante “Area” della Toscana centrale assieme alle Province di Firenze e Pistoia.
Tanto premesso,
se da una parte pare irreversibile il mutamento dell’attuale assetto istituzionale, d’altra parte è necessario porsi innanzi alle principali questioni di cui alla premessa, in modo costruttivo e positivo, nella direzione di un’autonoma proposta che coinvolga ogni settore delle realtà maggiormente interessate dal disegno di riordinamento delle autonomie locali e di quanto ad esse collegate,
chiede
• che si proceda alla verifica di percorsi diretti all’individuazione di soluzioni a vantaggio dell’efficienza amministrativa, del risparmio, preservando i principi di sussidiarietà e di adeguatezza, tenendo in considerazione la funzione di area vasta su base di modelli semplificati nonchè delle peculiarità del nostro territorio.
• che conseguentemente si proceda alla costituzione di una commissione diretta allo studio e alla definizione di una proposta essenzialmente qualificante nei rapporti con le Province di Firenze e Pistoia.
• che si prenda in esame la possibilità della costituzione nella nostra Provincia di una “conferenza dell’area metropolitana”, su base autonoma e spontanea, nel quale ricondurre intese e accordi di programma sulle funzioni di area metropolitana.
Francesco Querci
capogruppo UDC

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Prato resta lontana (sfiducia Cenni)


A seguito del dibattito della mozione di sfiducia a Cenni, resta la sensazione che Prato resti lontano!
Dopo i primi interventi in Consiglio Comunale, la sensazione è stata ancora più forte; il conflitto si etremizza, aumentano le distanze fra i diversi schieramenti, tutti cantano vittoria e rinviano lo scontro alla prossima puntata.
Ma, in tutto questo Prato dov'è?

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