Segreteria Comunale: nominato il Commissario

Si completa la squadra dell'Udc in vista dell'impegno politico delle prossime amministrative.

Francesco Querci, avvocato, è il nuovo commissario cittadino dell’Udc di Prato, nominato dal segretario provinciale del partito, Enrico Mencattini su l’indicazione di tanti iscritti Udc di Prato, che hanno individuato in Querci la persona più indicata per guidare la segreteria comunale in questo delicato momento politico ed elettorale che comporterà una forte azione di rinnovamento per dare stabilità e soprattutto grande credibilità nelle scelte che andranno a determinarsi per il partito e per la nostra città.
Querci è attualmente Consigliere della Circoscrizione Centro.
La decisione è stata avvallata all'unanimità mercoledi 14/05 alla riunione congiunta del Comitato provinciale e comunale.

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - "Saremo leali verso la Repubblica e saremo impegnati a valutare il Governo solo sulla base dei contenuti. Signor presidente, il destino e gli italiani le hanno dato piu’ potere di quanto ne abbia mai avuto alcuno dei suoi predecessori. Nemmeno De Gasperi in Italia ha avuto il potere che lei ha. Ne faccia buon uso". Cosi’, rivolgendosi direttamente al premier, Silvio Berlusconi, il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, ha concluso la dichiarazione di voto alla Camera sulla fiducia al Governo.

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La Lunga notta dei Comitati Cittadini

da Pratoblog (vedi anche http://quartierepratocentro.blogspot.com/)

Prato, 13 maggio 2008 - Riceviamo e pubblichiamo: «Ieri sera cittadini pratesi si sono riuniti, da una parte per parlare della Moschea e da un'altra per parlare di Sicurezza. Alla strana coicidenza delle date dei due appuntamenti ha fatto eco la presenza di amministratori (Sindaco, Assessore, Presidente Circoscrizione Centro ...) all'appuntamento sulla Moschea, mentre a quello sulla Sicurezza, la rappresentanza politica della città è risultata tristemente e malinconicamente assente.

In questa sede non é mia intenzione valutare la "coincidenza" o la "scelta" operata in coro dagli amministratori dalla parte dei cittadini presenti - le cui considerazioni sull'accaduto possono risultare anche ovvie -, ma da quella degli altri ospiti che hanno onorato il dibattito sino a notte fonda (oltre l'una), nessuno escluso, dal procuratore antimafia Squillace al Questore di Prato, dal Sindacato della Polizia ai giornalisti, che hanno atteso pazientemente che tutti i cittadini, che ne avessero fatta richiesta, parlassero per poi cercare di dare una risposta, ovviamente risultata menomata dalla mancanza della parte polico-amministrativa.

Questi soggetti, infatti, che a vario titolo rappresentano le istituzioni e che spesso sono chiamati a cercare un dialogo (un tavolo come va di moda dire) per discutere i problemi della città e offrire adeguate risposte secondo le rspettive competenze, un dialogo talvolta sollecitato dal singolo cittadino, talvolta dalla stessa Pubblica Amministrazione, ieri sera a quel tavolo sono stati quasi - a mio avviso - snobbati dal mondo politico. Si rifletta: Perché il Questore ha ritenuto utile intervenire per rispondere alle domande dei cittadini sul
Patto per Prato Sicura ed il Sindaco No?

La mancanza di un esponente dell'amministrazione é stata avvertita e a nulla sono valsi i tentativi del Comandante dei vigili Urbani, inviato speciale del Sindaco in sua sostituzione, il quale ovviamente non é andato oltre ad una difesa d'Ufficio della Polizia Municipale (difesa in parte critica anche contro lo stesso assessore per una operazione di marketing che annullerebbe - a suo dire - gli sforzi fatti in precedenza dalla stessa Poizia Municipale), sottraendosi per il resto da qualsivoglia valutazione di natura politica, come era chiaro aspettarsi.

Eppure la sala era gremita di cittadini, di consiglieri comunali, numerosi quelli di circoscrizione, segretari ed esponenti di partito. Squillace in particolare, ha dato spunti interessanti al dibattito risultato in un frangente anche vivace con lo stesso Questore Domenico Savi. Siceramente mi sfugge il motivo per il quale i nostri amministratori fuggano da simili occasioni nonostante una voluta moderazione del dibattito ed uno sforzo propositivo, a quanto pare premiato da tutte le istituzioni e dalla stampa cittadina, eccezione fatta per l'elite comunale che sceglie invece fra i comitati buoni e quelli cattivi.

Una domanda: chi é il Presidente del Comitato che organizzava l'altra manifestazione sulla Moschea alla quale gli amministratori hanno risposto in blocco? Voglio sperare che non sia uno vicino o molto vicino al Pd o ai vecchi Ds o magari alla vecchia Margherita?!
Francesco Querci, Consigliere Udc Circoscrizione Centro».

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NEWS "dall'Italia"

Politica
Ufficio stampa, 13-05-2008
GOVERNO/ CESA: bene Berlusconi, speriamo non solo sogni
Positiva apertura al dialogo dopo 15 anni di scontri
Roma, 13 mag. (Apcom) - Silvio Berlusconi ha detto "cose positive" e l'auspicio "è che non siano solo sogni, ma fatti. Se ci saranno fatti positivi sulla famiglia, il Mezzogiorno" o altre questioni "saremo pronti ad appoggiare il Governo". Lo dice Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc, commentando il discorso del premier alla Camera per la fiducia.

Per Cesa è poi "positivo che ci sia un'apertura al dialogo dopo 15 di scontri tra maggioranza e opposizione".

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I dati sull'immigrazione in toscana

da METROPOLI di Republica

In Toscana 234mila stranieri residenti, il triplo nel 2025di Serena Wiedenstritt

FIRENZE - L’ultimo rapporto dell’Irpet (l’Istituto per la programmazione economica della Toscana) sull'immigrazione in Toscana parla di una società multietnica, di una presenza straniera di oltre 600mila cittadini, pari, in media, al 16% della popolazione toscana, con punte fino al 25% nelle zone fra Prato e Firenze e di una culla ogni cinque che ospita un nuovo nato non italiano. Ne parla però al futuro. Queste sono infatti le previsioni al 2025.

Per quanto riguarda gli ultimi dati disponibili al 2007, su cui si basa lo studio presentato in Regione, le percentuali sono più basse e la situazione in alcuni casi più problematica. La Toscana si classifica al sesto posto in Italia per numero di immigrati. Con 234mila stranieri residenti, infatti, la media di presenze straniere sul totale della popolazione è del 6,4%, più alta della media italiana che si attesta al 6,2% e notevolmente maggiore di quella europea (5,4%). In Toscana si trovano cittadini appartenenti alle immigrazioni più lontane nel tempo, come cinesi (sono il 10,6%) e marocchini (8,5 %), ma quelli che pesano di più sono gli arrivi più recenti. Fanno la parte del leone, infatti, albanesi (22%) e rumeni (11,8%).

Sono in tutto 120 mila, oltre la metà, i lavoratori. Ma sul capitolo dell’impiego si aprono le questioni più delicate. Innanzitutto il rischio disoccupazione, che per i cittadini immigrati è più del doppio rispetto ai toscani (11% contro 4%) e diventa realtà soprattutto per le donne (ben il 17% non trova lavoro). Inoltre, anche per chi lavora ci sono diverse problematiche da affrontare, dal tipo di lavoro alla sicurezza. Lo studio rivela che i lavoratori stranieri sono molto presenti nei lavori manuali, scarsamente qualificati e con poche opportunità di carriera, in altre parole quelli che ai toscani non interessano, come i servizi alle famiglie, le costruzioni e le industrie manifatturiere.

Aumentano poi gli incidenti sul lavoro che hanno come sfortunati protagonisti cittadini non italiani: nel 2006 erano 8.234, in crescita rispetto al 2001 (+64%), arrivando a rappresentare il 12% degli infortuni denunciati (nel 2001 erano il 7%). Un dato che va al di là delle statistiche è quello dei morti stranieri sul lavoro in Toscana, che negli ultimi sei anni sono stati 56. Una nota positiva, invece, riguarda gli imprenditori stranieri: l’Irpet registra un incremento del 76% rispetto al 2000, con oltre 40mila imprese a guida straniera. I settori multietnici sono: commercio, costruzioni, edilizia e manifatturiero.
(13 maggio 2008)

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CONSIGLIO PRATO-CENTRO

Presentato in Consiglio Prato Centro dall'UDC, una nuova interrogazione sul fenomeno legato all'abuso dei contrassegni per invalidi, a seguito di numerose segnalazioni pervenute da residenti del centro cittadino.
Per approfondire vai al Blog dell'Opposizione "Prato Centro Il Quartiere"
f.querci

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ITALIA E PADANIA

Il Canton Ticino riconosce la Padania

“Svolta” di Norman Gobbi nel giorno del suo insediamento a presidente del Gran Consiglio del Cantone

Il Ticino è vicino. Molto vicino. Non solo geograficamente, ma anche e soprattutto culturalmente, socialmente ed economicamente. Ma da ieri pure politicamente. Nel corso del suo discorso di insediamento al Gran Consiglio del Ticino (di fatto il Parlamento del Canton Ticino), il presidente Normann Gobbi Vais ha infatti più volte evocato ed esaltato la Padania, riconoscendo affinità di valori e un'integrazione transfrontaliera che esiste nei fatti. In pratica, come racconta Simone Maccagnan, che ha assistito ad una giornata di festa che si è trasformata naturalmente in un gemellaggio tra Padania e Ticino, «si è realizzata una sorta di mutua autodeterminazione. Il presidente ticinese ci ha aiutato ad autodeterminare una comunità - la Padania - della quale anch’egli si sente parte». Diversi gli esponenti politici del Carroccio presenti all'insediamento del parlamento ticinese: i deputati Giancarlo Giorgetti e Nicola Molteni, il presidente della provincia di Varese Dario Galli, il consigliere provinciale Matteo Bianchi. Una delegazione nutrita e di livello che testimonia l’amicizia che da anni si è cementata tra la Lega Nord e la Lega dei Ticinesi, tanto che gli esponenti del Carroccio hanno ricevuto pubblicamente elogi e ringraziamenti.
Una giornata storica, dunque, in quanto mai prima d’ora il massimo rappresentante istituzionale di uno stato (per quanto facente parte di una confederazione) aveva nominato in un’occasione ufficiale la Padania come partner naturale, facendola di fatto assurgere a ruolo di stato sovrano. Nel suo discorso inaugurale, Normann Gobbi Vais non ha mai parlato d’Italia, mentre ha citato per ben quattro volte la Padania, sottolineando l’importanza dei collegamenti ad essa, sia di natura infrastrutturale, che dal punto di vista delle affinità socio-economiche e culturali, mettendo in risalto la comunanza e la condivisione degli stessi valori.
La grande amicizia dei ticinesi nei confronti dei padani si è palesata anche quando è stato suonato in onore dei fratelli confinanti il “Va Pensiero”, che ha commosso i presenti. ma a colpire i padani accorsi per l’occasione è stato anche il modo di celebrare l’evento da parte del presidente ticinese: dopo la cerimonia ufficiale si è recato sotto i tendoni , in mezzo alla gente, a mangiare polenta e bere vino, «anzichè rinchiudersi in qualche palazzo con pochi intimi». Ma soprattutto c’è il dato politico: la Padania confina con uno stato e con un popolo con cui condivide i valori fondamentali, a cominciare dal contrasto alla globalizzazione e dalla difesa delle radici.
NELLA FOTO:
1 bandiera della guardia nazionale milanese (20-xi-1796)
2 prima bandiera tricolore napoleonica - (ott, 1796)
3 bandiera granatieri delle guardia di napoleone (1802)
4 bandiera del presidente napoleone (1802)
5 bandiera reggimentale del primo Regno d'Italia (1861)
6 bandiera ufficiale del regno di Sardegna (1848) poi del Regno d'Italia
7 bandiera del governo siciliano provvisorio (1848)
8 bandiera delle 5 giornate di Milano (1848)
9 bandiera della repubblica di Venezia (con San Marco) (1848-1849)


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Incontro di avvio del percorso partecipativo del piano strutturale

segnalo:
Progettare Insieme la città di Prato Mercoledì 7 maggio 2008 - ore 14.30


Incontro di avvio del percorso partecipativo del piano strutturale
Il Laboratorio della città per il piano strutturale è uno spazio di incontro, discussione, esposizione di progetti, interazione e progettazione comune che accompagna il processo di formazione del nuovo piano strutturale organizzato nei locali della ex scuola Marconi.

Programma
  • Saluto del Sindaco Marco Romagnoli
  • Introduzione dell'Assessore all'urbanistica Stefano Ciuoffo
  • La necessità della partecipazione Agostino Fragai, Assessore alle attività istituzionali della Regione Toscana
  • Comunicazione e osservazione dei processi interattivi nelle Regione Toscana Massimo Morisi, Garante regionale per il Piano di indirizzo territoriale
  • Istituzioni e cittadini nella costruzione degli strumenti urbanistici Alessandro Balducci, Politecnico di Milano
  • Lo statuto del territorio: un patto tra i cittadini Alberto Magnaghi, Università di Firenze
  • L'area metropolitana: pianificazione e innovazione Giuseppe De Luca, Università di Firenze
  • Verso il nuovo Piano Strutturale: temi e strategie Gianfranco Gorelli
  • Verso lo statuto del territorio: un percorso partecipato Giancarlo Paba, Camilla Perrone, Università di Firenze
  • La comunicazione nel processo di pianificazione Riccardo Pecorario, Dirigente settore governo del territorio

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incontri: "CROCEVIA" 09/05/08

segnalo incontro Crocvia per il 09/05/08:
Incontri al Crocevia
Pomeriggio di venerdì 9 maggio 2008 Cappellone del Chiostro di San Domenico dalle ore 15:30 alle 19:30

Generazioni tra i tempi
Giovani ed Educatori nella Città delle Culture
Prima parte
Contemporaneamente giovani
Saluto di F. Boretti, Co-Direttore della rivista “Crocevia”
G. De Lorenzo: “L’approccio pedagogico alle nuove generazioni: profilo clinico o profilo etico?”
D. Biccari: “Quale futuro per la scuola nella città delle culture?
L. Lenzi: “Giovani e sessualità”
A. Pagli: “Formare i formatori. Docenti ed educatori per una scuola del futuro” Rappresentante della consulta studentesca: “La scuola vista dall’altra parte della cattedra”…
Moderatore: F. Coralli
Seconda parte
Tra scuola, università e pastorale
Tavola rotonda aperta al contributo delle associazioni
e dei partecipanti
CESVOT / Accademia dei ponti / AGESCI / Azione Cattolica / Comunione e Liberazione / Comunità Nuovi Orizzonti / Comunità Ricostruire / FSE / FUCI / Consulta di Pastorale Giovanile
Conclusioni: G. De Lorenzo

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dibattito sulla SICUREZZA

segnalo un'interessante iniziativa del CCC per chi fosse interessato ad intervenire:

C.C.C.
COORDINAMENTO COMITATI CITTADINI – PRATO
LUNEDI’ 12 MAGGIO 2008, ore 21,00
PALAZZO NOVELLUCCI – Via Cairoli, 25


“SICUREZZA E LEGALITA’:
LA CITTA’ E IL SUO FUTURO”


Sono stati invitati a partecipare:
MARCO ROMAGNOLI – Sindaco del Comune di Prato
DOMENICO SAVI – Questore di Prato
ETTORE SQUILLACE GRECO - Sost. Proc. Direzione Distrettuale Antimafia
SALVO ARDITA - Rappresentante SILP per la CGIL
CAPOREDATTORI STAMPA E TV LOCALI

MODERATORE - Paolo Andrea Sanesi
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare al dibattito

Sono invitati a partecipare alla serata:
Il Sindaco del Comune di Prato , Marco Romagnoli al quale chiederemo di parlare del “ Patto per Prato Sicura” ed i suoi possibili sviluppi ;
Il Questore di Prato , Domenico Savi per parlare del progetto sicurezza della città;
Il Magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia , Ettore Squillace Greco al quale rivolgeremo delle domande sulle possibili infiltrazioni di organizzazioni criminali nel nostro territorio ;
Il rappresentante SILP-CGIL , Salvo Ardita che parlerà di criticità e proposte riguardanti l’attività dei lavoratori di polizia ;
I caporedattori dei mezzi d’informazione locale .

L’incontro si propone un duplice intento :
avvicinare Istituzioni e cittadini per una riflessione comune sulla sicurezza e la legalità a Prato ;
considerare come il tema “Sicurezza e Legalità” si inserisca nel contesto urbano complessivo , in armonia con le tematiche dell’ambiente , dell’assetto urbanistico, delle risorse del territorio , del rispetto dei reciproci diritti e doveri . Elementi questi inscindibili per una convivenza civile e democratica .

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