dal Foglio di Ferrara sulla Eluana
Posted On lunedì 14 luglio 2008 at alle lunedì, luglio 14, 2008 by Avv. Francesco Quercivai all'articolo del Foglio
14 luglio 2008
Nessuno muoia di sete per necrofila secolarista
Acqua per Eluana Englaro
Da oggi sul sagrato del Duomo di Milano è decente ed è umano che vengano deposte bottiglie d’acqua. Non c’è da discutere, c’è solo da protestare la compassioneAcqua per Eluana Englaro. Da oggi, dai prossimi giorni sul sagrato del Duomo di Milano è decente ed è umano che vengano deposte bottiglie d’acqua. Non c’è da discutere, c’è solo da protestare la compassione. C’è solo da protestare. C’è solo da esercitare la libertà di contraddire calpestando quel simbolo di ragione che è la piazza sotto l’ombra di quel simbolo di fede che è la Cattedrale.Piazza Duomo è un luogo elettivo della religione e del civismo. E’ il posto giusto. E’ il posto giusto per riunirsi intorno al pozzo della Samaritana, e.........vai all'articolo del Foglio
"Eluana o NON Eluana, questo é il problema"
Posted On venerdì 11 luglio 2008 at alle venerdì, luglio 11, 2008 by Avv. Francesco QuerciPubblico ritenendo rilevante, grave e momento di riflessione per tutti noi, un documento pervenutomi dal "Comitato Verità e Vita"
Francesco Querci
Torna la pena di morte: Eluana può essere uccisa
"comitato verità e vita"
Ottobre 2007: il Parlamento cancella definitivamente la pena di morte dal sistema giuridico italiano. Luglio 2008: i Giudici della Repubblica pronunciano la prima condanna a morte.
La Corte d’Appello di Milano, sulla scia della pronuncia della Cassazione di alcuni mesi fa, ha statuito: Eluana Englaro può essere uccisa. Ma di quali colpe si è macchiata questa giovane donna che tanti vogliono morta? Di essersi rifiutata di morire spontaneamente dopo l’incidente stradale che la portò al coma e poi ad uno stato vegetativo persistente? Di avere confidato alle amiche e a scuola – lei, piena di vita, giovane, sconvolta dalla visita ad un amico in coma dopo un incidente – che avrebbe preferito morire piuttosto che rimanere attaccato ad un tubo? Di avere un padre che non riesce a sopportare la vista della figlia malata?
Ma – diranno in molti - la pronuncia è giusta: è stata lei a chiedere di morire, il padre agisce come tutore, fa rispettare la sua volontà …
Noi sappiamo che queste argomentazioni, emotivamente persuasive, sono irricevibili dalla ragione umana. Non possiamo tacere: questa sentenza è un altro passo decisivo verso questo “progresso” che, per molti, significa soltanto la possibilità di uccidere le altre persone.
Questa volta la decisione di uccidere non è stata riservata ad una “scelta privata” (come nell’aborto), non discende dal ricorso a tecniche particolari autorizzate dalla legge (come nella fecondazione artificiale), non è stata procurata da un medico dopo che l’interessato aveva gridato a tutti di voler essere ucciso (come nel caso Welby); oggi sono stati i giudici a stabilire che una donna adulta, che non è in stato terminale, non deve più essere nutrita e curata, ma deve essere lasciata morire.
I giudici italiani discriminano espressamente una categoria di malati: quelli incurabili che mancano di “coscienza e percezione del mondo esterno”.
D’ora in poi, verso questi malati, la domanda non sarà più: come curarli e assisterli al meglio? Ma piuttosto: quando e come ucciderli?
Diranno: la legge sul testamento biologico darebbe garanzia sulla effettiva volontà del malato di morire. Ipocrisia evidente: sarà solo il pezzo di carta che costituirà il nulla osta alle decisioni altrui, con altri che si arrogheranno il diritto di interpretare la volontà di chi l’ha firmato – magari niente affatto libero e niente affatto consapevole – e di decidere il se e il quando …
Una sentenza ingiusta, che ha basato la propria legittimità formale su un finto contraddittorio (la curatrice che era stata nominata per contrastare le richieste del padre si è associata all’istanza di morte) e che – esattamente come altre condanne a morte che tanto deprechiamo – prevede modalità attuative “gentili”: modalità che dovranno “garantire un adeguato e dignitoso accudimento accompagnatorio della persona (ad esempio anche con umidificazione frequente delle mucose, somministrazione di sostanze idonee a eliminare l'eventuale disagio da carenza di liquidi, cura dell'igiene e del corpo e dell'abbigliamento) durante il periodo in cui la sua vita si prolungherà dopo la sospensione del trattamento e in modo da rendere sempre possibili le visite, la presenza e l'assistenza, almeno dei suoi più stretti familiari”.
Il condannato a morte non deve soffrire troppo.
PRATOWIRELESS
Posted On martedì 8 luglio 2008 at alle martedì, luglio 08, 2008 by Avv. Francesco QuerciDoppie metropolitane, doppie torri, super posteggio sotterraneo nella piazza mercatale, tutto sul tavolo, ma.... molto fumo e poco arrosto.
Fornire una connessione gratuita, senza fili a Internet all’interno della cinta muraria (wireless), può comportare due distinti vantaggi.
Uno di rendere veramente un servizio al centro cittadino e ai suoi centri culturali e di pubblico interesse. La seconda consiste di offrire un'occasione di recupero e di rivalutazione di alcune aree -
penso al giardino di piazza mercatale ad esempio ed ad altri parchi pubblici- per dare quindi al pratese un'occasione in più per recarsi nel "nostro centro commerciale all'aperto*" utilizzando internet negli esercizi convenzionati.(* come lo intendiamo noi)
Oltre che all'interno dei musei cittadini, delle biblioteche, delle librerie convenzionate ed altri esercizi commerciali convenzionati, la rete Wireless dovrà essere posizionata nelle aree verdi urbane con un progetto sperimentale che prenda avvio in particolare da Piazza Mercatale.
I cittadini potranno fruire della connettivita' semplicemente ritirando presso i punti di distribuzione presenti la schedina di registrazione completamente gratuita, dopo aver effettuato la registrazione per ricevere il codice di accesso alla rete Internet. Per intendersi dovrà essere possibile ad esempio per uno studente universitario andara a collegarsi senza costi al giardino della Passerella o in Piazza Mercatale, oppure all'interno di una biblioteca o di una libreria. Con convenzioni ad hoc anche i bar ed altri potranno offrire il medesimo servizio ai propri avventori.
Si potrà lavorare, studiare e riappropriarsi degli spazi comuni: un'iniziativa che va proprio nella direzione di suggerire idee concrete per la rivalutazione della città e del suo centro storico. Seguiranno iniziativa mirate alla sensibilizzazione sul progetto fra cui quelle istituzionali in Consiglio Comunale e in Circoscrizione.
Francesco Querci (Segr. Comunale UDC)
Consiglio Regionale ed i Rifiuti
Posted On lunedì 7 luglio 2008 at alle lunedì, luglio 07, 2008 by Avv. Francesco QuerciIl testo chiedeva alle amministrazioni comunali di non sottoscrivere gli atti legati alla fusione delle diverse società in un unico gestore del ciclo integrato in Toscana
Firenze: Il Consiglio regionale ha respinto, a maggioranza, la mozione del gruppo Udc sul gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti nella Toscana centrale.
LE INTENZIONI DI VOTO: ARRETRA IL PD, CRESCONO LE "ALI ANTIPOLITICHE"
Posted On at alle lunedì, luglio 07, 2008 by Avv. Francesco QuerciLE INTENZIONI DI VOTO: ARRETRA IL PD, CRESCONO LE "ALI ANTIPOLITICHE"
[di Roberto Biorcio e Fabio Bordignon]
Il margine della coalizione di Berlusconi, rispetto a quella di Veltroni, appare ormai consolidato: si aggira oggi intorno agli 11 punti.

Ma i cambiamenti più rilevanti si manifestano all'interno delle due coalizioni. In particolare nell'area di centrosinistra, dove si registra un significativo flusso di intenzioni di voto dal Partito Democratico verso l'Italia dei Valori di Di Pietro. La formazione dell'ex-Pm, ormai riconosciuto come il più deciso oppositore del governo Berlusconi, arriva a superare il 7%. L'indebolimento del partito guidato da Veltroni è però dovuto anche alla smobilitazione di non pochi elettori, che si mostrano incerti sulla possibilità di confermare la preferenza espressa in passato, oppure dichiarano apertamente di volersi astenere. La flessione raggiunge, complessivamente, i quattro punti, e il Pd si ferma, oggi, al 29%. Nell'ambito del centrodestra, crescono soprattutto le quotazioni della Lega Nord. Grazie alla sua capacità di presentarsi, nella compagine governativa, come componente più impegnata e coerente sui temi della sicurezza e dell'immigrazione, il partito di Bossi arriva a lambire la soglia del 9%.
Nella situazione politica delineatasi nella fase post-elettorale, sembra dunque proseguire l'allargamento dei consensi per le due formazioni che - forti del proprio ruolo anti-politico - avevano conosciuto gli incrementi più consistenti nel responso delle urne. Si registra, al contempo, una progressione significativa dell'Udc, certamente penalizzata, il 13-14 aprile, dalla logica del "voto utile".
Il partito di Casini, con una crescita di circa due punti, si attesta poco sotto l'8%. In un contesto che fa emergere, al contempo, le difficoltà del governo e dell'opposizione, una posizione di indipendenza rispetto alle due principali coalizioni appare in grado di attirare consensi provenienti da diverse aree politiche.
L'Atlante Politico è una indagine realizzata da Demos & Pi (www.demosonline.it) per La Repubblica ed è curato da Ilvo Diamanti, insieme a Fabio Bordignon, Roberto Biorcio, Natascia Porcellato e Rosalba Rattalino. Il sondaggio è stato condotto con metodo CATI nei giorni 30 giugno – 03 luglio 2008 da Demetra con la supervisione di Mirko Pace. Il campione, di 1289 persone, è rappresentativo per i caratteri socio-demografici e la distribuzione territoriale della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni.




Circolo Liberal Prato Al Centro
Posted On martedì 1 luglio 2008 at alle martedì, luglio 01, 2008 by Avv. Francesco Querci
Circolo Liberal Prato Al CentroAnche a Prato é stato aperto un Circolo Liberal all'interno dei clubs fondati dall'On. Ferdinando Adornato, caratterizzatisi come un movimento culturale che, pur agendo in un territorio identitario assai preciso, nell’area liberale e popolare alternativa alla socialdemocrazia, non ha inteso sino ad oggi esercitare direttamente funzioni politiche, né di partito né di corrente, ritenendo invece prioritario agire sul piano culturale per costruire una rete di pensieri e di valori che accompagnino l’evoluzione in senso liberale della società italiana. In questo quadro ci proponiamo semmai di aiutare, con il nostro lavoro culturale, i partiti esistenti nell’area liberale e popolare ad accrescere la loro intelligenza programmatica e progettuale.
Il responsabile
Dr. Simone Goti
Per informazioni 3204399571
(Dis) Ordine Urbano
Posted On venerdì 20 giugno 2008 at alle venerdì, giugno 20, 2008 by Avv. Francesco Querci


SOPRA:ORE 22,30 PIAZZA DELLE CARCERI
SOTTO: ORE 22,30 INGRESSO PIAZZA SAN FRANCESCO

Ieri sera, finalmente, il tempo consentiva una piacevole passeggiata in centro storico. Così, dopo avere partecipato all'inaugurazione della mostra del Museo del Tessuto, verso le 20,00 mi recavo in Piazza delle Carceri per andare a cenare in un vicino ristorante.
Tutto era calmo e mi avvedevo dei preparativi della Festa del Movimento dei Giovani Pratesi nel castello medievale (iniziativa er fare rivivere il Centro) e quella a pochi passi, in Piazza San Francesco, per le esibizioni delle scuole di danza cittadine.
Mi destava, però, l'attenzione la "strana presenza" per quell'orario - proprio davanti al castello di due volanti della polizia municipale e di due agenti motorizzati - senza notare alcun elemento che giustificasse una tale rapresentanza delle forze dell'ordine.
Mentre cenavo, cuochi, cameriei, proprietari e qualche cliente, usciva di corsa. "I Vigili fanno le multe!" Fatto evidentemente straordinario!
Dopo cena, dunque vers le 21,30, uscendo dal ristorante notavo con un certo stupore che il piazzale sottostante il castello (dove stabilmente e quotidianamente posteggiano le auto) era deserto.
Sul cruscotto di almeno il 60% delle auto posteggiate (molte decine) nel parcheggio antistante, svolazzava il verde verbale di divieto di sosta e, cosa ancor più strana, le vigilesse continuavano la mattanza avviata alle 19,30 quando oramai erano passate le 22,00. L'auto della polizia municiapale, sempre ferma sotto il castello, aveva anche accesso i lampeggianti blu.
Bene, un po' d'ordine - si poteva pensare - e la vigilessa interrogata dell'eccezionale presenza dei Vigili, mi rassicurava che era stato necessario per una chiamata di un residente che non trovava posto.
Quindi alle 19,30, ancor prima che iniziassero effettivamente le iniziative in centro, qualche residente già si lamentava dei posti tanto che la polizia Municipale interveniva in forze (preventivamente) per multare per tre ore chi si avvicinava alla fortezza medievale (lo stesso organizzatore della festa veniva multato dalle Agenti irrimovibili, sul furgoncino che portava le vivande e mentre scaricava!
Benissimo, rispetto della legalità. Niente da dire (altro sulle scelte politiche alla fonte, ma soprassediamo).
Mi recavo verso casa, ma girato l'angolo verso Piazza San Francesco, eccoti macchine ovunque, in divieto di sosta e addirittura in doppia fila. Piazza Sant'Antonino esplodeva. Motorini ovunque. Era diffcile ad attraversare a piedi. Inutile notare che tutte le auto erano sprovviste di permesso! In via santa Trinita ugualmente macchine sui marciapiedi e su entrambi i lati della strada!!
Ora arriveranno anche qui i solerti vigili a riportare un pò d'ordine, magari qualche residente si lamenterà!
Invece No! Tutto era li permesso. Arrivava il cambio di turno alle 22,30 delle Vigilesse, che probabilmente avevano finito il blocco multe, ma la nuova pattuglia si sistemava sempre sotto il castello a presidiare una zona oramai deserta di auto.
Il motivo di un così marcata differenza di trattamento in una serata contraddistinta da due eventi importanti per la città, sfugge. Se si deve applicare la legge e riportare ordine in una zona lo si faccia con criterio e adottando le stesse misure a poche decine di metri di distanza.
Sull'opportunità poi di concentrare la polizia municipale proprio quella sera a fare multe in quell'area invece per presidiare altre zone che proprio in queste sere sono alla ribalta sui giornali per fatti di cronaca la lascio al lettore, per l'aggiunta quando sempre il Comando della Polizia Municipale si lamenta di non avere organico a sufficienza (ma quando c'é da fare cassa si trova sempre)*
Potrei aggiungere che stamani alle ore 09,00 due vigili in bicicletta passavano al setaccio le auto parcheggiate nelle strisce blu in viale vittorio veneto e poi ci sarebbe da dire sulla nuova ( o nuove ) pattuglia in borghese che seguono le auto per fermare i conducenti che usano il cellulare. Quando si tratta di elevare multe (avvicinandosi le ferie e poi il bilancio di fine anno) si usano mezzi, uomini ed "idee" inconsuete: quando si tratta di altro genere di urgenze (sicurezza o simili) mancano uomini, mezzi ed idee.
francesco querci
Il movimento giovani pratesi organizza in centro
Posted On martedì 17 giugno 2008 at alle martedì, giugno 17, 2008 by Avv. Francesco Querci
Ogni iniziativa diretta a vivacizzare e a rendere più vivibile il nostro centro va condivisa e rispondiamopositivamente all'invito del Movimento Giovani Pratesi.
Magazzini Generali- Prato
Posted On venerdì 6 giugno 2008 at alle venerdì, giugno 06, 2008 by Avv. Francesco Querci
Comunicato Stampa: "Interporto e Magazzini generali"
I Magazzini Generali sono stati sfrattati dalla Camera di Commercio di Prato dalla attuale sede e che l’interporto chiede per la “nuova” sistemazione un affitto molto alto, il suo Presidente Napolitano ha dato un ultimatum di soli 15 giorni per accettare o no la proposta.
I Magazzini Generali svolgono una funzione pubblica importante per il Commercio e l’Industria, non hanno scopo di lucro ed applicano tariffe pari ai loro costi, immagazzinano merci allo stato estero, effettuano la condizionatura che è indispensabile per il commercio della lana e sono autorevolissimi per le analisi delle fibre in particolare lana e cachemire.
Furono pensati e voluti dalla Camera di Commercio di Firenze e ceduti in uso quasi gratuito alla attuale società attraverso l’intermediazione del comune
La Camera di Commercio di Prato nata con la nuova Provincia ha “ereditato” questo immobile ed ha deciso di venderlo,secondo un progetto non del tutto chjiaro di riconversione del patrimonio,mettendolo all’asta a partire da 10 milioni di Euro.
Noi riteniamo che siano necessarie alcune considerazioni politiche sul ruolo di interporto,camera di Commercio Magazzini generali:
L’Interporto è nato come progetto di continuazione dei Magazzini Generali e e di ampliamento di un servizio per l’utenza della città,per finalità che coinvolgono anche altra utenza dal tessile ed il trasporto su gomma,ma è essenziale ricordare come fa anche anche il recentissimo libro su la figura di Lohengrin Landini ripercorrendo le scelte strategiche per lo sviluppo della città, che l’idea di un grande interporto della Toscana nasce propriodall’idea di allora di ampliamento dei Magazzini Generali,voluto v e realizzato allora anche dal sindaco attraverso un aspro confronto con le Ferrovie dello stato.
La società Interporto con tutti i ritardi, con le lungaggini burocratiche a cui ci aveva abituato, si improvvisa ottimo agente immobiliare e pretende dagli altri velocità nel prendere decisioni, mentre ancora dovrebbe rassicurare la città su come e con quale struttura intende gestire il traffico della piattaforma ferroviaria che è costato 50 milioni di denaro pubblico.
Fino ad oggi l’Interporto che dovrebbe svolgere una funzione organizzativa della logistica si limita ad amministrare solo la parte immobiliare costruita con finanziamenti pubblici .Noi riteniamo un’attività come quella dei Magazzini Generali debba rientrare nelle prioritarie funzioni e finalità dell’Interporto.
La Realizzazione dell’interporto è stata una scelta dura per la città,spesso contrastata tra valutazioni positive di carattere economico e negative di carattere urbanistico.Sono ancora alti gli echi dei comitati di Gonfienti per l’Area archeologica,non meno di abitanti di frazioni isolati e penalizzati da viabilità irrazionali.L’interporto nasce per dare risposte,non si può limitare ad una politica di bilancio a scapito della città e comunque deve tenere conto dei costi per l’imprenditoria locale.
E’ per noi è estremamente strano per noi dell’opposizione ,che il Presidente Napolitano non abbia tenuto rapporti chiari sul futuro dei Magazzini Generali con la Camera di Commercio di Prato, che era rappresentata all’interno del CDA dell’Interporto addirittura dal suo Presidente Rinfreschi.
O forse questi rapporti ci sono stati ed insieme si è scelta la linea della penalizzazione per i Magazzini generali?Oppure l’Interporto non è stato coinvolto,come avrebbe voluto nella dismissione ,10 miliardi, che la Camera di Commercio ha decisode per l’area dei magazzini generali?
L’opposizione e la città non sempre bene informata da consigli di amministrazione di nomina della maggioranza chiede di fare chiarezza e di essere informata.
Vista l’estrema urgenza di risolvere il problema della sede dei Magazzini Generali, l’U.D.C. pratese propone e lo farà anche durante il dibattito in Consiglio Comunale: un tavolo di incontro tra Camera di Commercio di Prato, Interporto, Magazzini Generali e l’assessore del Comune di Prato Fabio Giovagnoli che in modo trasparente per tutta la città, dia soluzione a questo problema urgente e prioritario venuto alla luce in maniera confusa ed a cui Napolitano ha dato una risposta troppo improvvisata.
Enrico Mencattini Segretario provinciale UDC Prato
Roberto Caverni Consigliere Comunale (UDC)
Vivere l’Università oggi per educarci al domani
Posted On martedì 3 giugno 2008 at alle martedì, giugno 03, 2008 by Antonio LongoLa questione che sta invadendo i giornali in questi giorni, riguardante i fatti accaduti all’Università La Sapienza di Roma, ci rende oltremodo amareggiati. Amareggiati perché ancora una volta si altera il concetto di Università e di studente universitario. Ebbene sì, ancora una volta, ancora una volta, dopo i fatti accaduti all’inizio dell’Anno Accademico, con la storia dei concorsi truccati e qualche mese fa con la protesta contro l’intervento del Papa all’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università La Sapienza di Roma. I fatti che sono successi in questi giorni devono renderci consapevoli che l’Università è tutt’altro: è un luogo di ricerca per i docenti, di studio per gli studenti, di educazione per tutti. L’Università non deve essere secondo noi un’agglomerazione di vecchie ideologie che si incarnano in qualche studente fuori corso amareggiato dalla propria vita (che peraltro va in giro con delle mazze chiodate in macchina…mah!), che ritiene di sentirsi in dovere di cercare di distruggere in qualche modo l’ideologia avversaria, con qualsiasi mezzo e a qualsiasi costo. L’Università non deve farsi carico di quattro sconclusionati che portano avanti gli strascichi di ormai vecchie, anzi osiamo dire, morte e sepolte ideologie sessantottine, per apparire poi davanti agli occhi di tutti, come un luogo in cui è solo la politica a fare da padrona. Ci siamo stancati di queste vicende, gli studenti si sono stancati di farsi affiggere un’etichetta che non lì rappresenta. Per noi che stiamo in Università dovrebbero essere di altro ordine le battaglie da affrontare: piuttosto che guerre inutili, feriti, Presidi rinchiusi e sequestrati nelle proprie stanze (come se fossero loro la causa del male delle ideologie estremiste), piuttosto informiamoci e giudichiamo le cause, le novità e le modifiche apportate da quest’ultimo nuovissimo ordinamento, che abolisce sì la proliferazione di corsi di laurea “fotocopia”, ma d’altro canto mette in evidenza come chi lavora per riforme di questo genere, è totalmente lontano e ignaro dal mondo accademico. Pertanto giungiamo alle conclusioni affermando con certezza che sarebbe più utile capire i vantaggi e gli svantaggi di quest’ultima riforma portata sul banco del Governo, anzichè parlare ancora di ieri e contribuire agli strascichi di queste vecchie teorie politiche. Noi vogliamo vivere l’Università oggi, per educarci al domani. Non importa essere ideologici in Università, basterebbe, anzi si dovrebbe essere critici, in qualsiasi ambito, per portare la nostra conoscenza, la nostra coscienza e la nostra educazione, a compiere un passo in più nel nostro cammino di studenti.
Antonio Longo
Segretario Provinciale UDC giovani Prato
