Abbandonare Consiglio Comunale
Posted On mercoledì 24 dicembre 2008 at alle mercoledì, dicembre 24, 2008 by Avv. Francesco Querciil giorno della votazione sul Bilancio: atto di coraggio o di viltà o opportunismo politico?!
"Non c'è niente di più triste nel mondo che svegliarsi il Giorno di Natale e non essere un bambino" Erma Bambeck Menti "laiche" hanno oramai da tempo riconosciuto come la "natività" va oltre il suo aspetto religioso o di una tradizione di festa, ma si collochi come alto significato alto di libertà dal moomento che Dio ha deciso di farsi uomo. Da qui si sviluppa quel che comunemente viene rettamente chiamata "identità" di un popolo; ebraesimo e cristianesimo hanno "forgiato il ferro della storia del mondo nell'ambito della coscienza , in cui la ricerca e la libertà della volontà sono risorse fondamentali" (Michael Novak).
In un momento in cui anche eminenti esponenti laici chiedono il recupero e la valorzzazione delle nostre identità culturali, appare oltremodofuori luogo e forzato l'intervento dei nostri amici del Consiglio Comunale che è andata ben oltre la semplice stigmatizzazione di un fatto sul quale ovviamente si può anche (con coraggio) essere contro. Contestare un Presepe!
Si giunge alla spettacolarizzazione di una protesta che (coincidentemente) capita il giorno della discussione e della votazione del Bilancio Comunale.
Uno degli atti più importi per il governo della città, uno dei momenti più delicati anche per il momento di crisi in cui versa la città, Taiti e Vannoni hanno bene pensato di abbandonare l'aula non partecipando nè alla discussione nè all'approvazione. Il caso ha voluto che il giorno prima anche in circoscrizione centro (dove non c'è il Presepe) era all'odg il Bilancio ed anche lì non hanno partecipato gli esponenti di sinistra (SD e RC). A volta le coincidenze fanno pensare e il dubbio di una strumentalizzazione da parte dei consiglieri usciti dall'aula consigliare è purtroppo forte, per non volere prendere posizione in merito al bilancio e quindi alle scelte della giunta comunale. Francesco Querci segr. com. udc
dal CORRIERE DELLA SERA Intervista a CASINI su BERLUSCONI
Posted On lunedì 22 dicembre 2008 at alle lunedì, dicembre 22, 2008 by Avv. Francesco Quercidal CORRIERE DELLA SERA.it
Riforme L’intervista
«Addio al Berlusconi moderato Vuol diventare re del suo popolo»
Casini: eversione? Non lo è ma elimina di fatto i partiti dalla scena
ROMA — Sabato sera, dopo la conferenza stampa del presidente del Consiglio, ha preferito non reagire a caldo. Si è preso del tempo per riflettere sul lungo «sermone» di fine anno pronunciato da Silvio Berlusconi e sulla proposta, a sorpresa, del presidenzialismo. Ma ora a Pier Ferdinando Casini tutto è chiaro, lampante: «Altro che sorpresa. Il suo è un discorso coerente, molto coerente: vuole eliminare tutto ciò che è di impaccio nel rapporto tra lui e il popolo e così facendo trasformare completamente il quadro politico ». È quasi un grido d’allarme, quello del leader Udc: «Vuole mettere da parte i partiti per il suo progetto plebiscitario». Un progetto dal quale Casini prende nettamente le distanze. Anche se fa notare che è solo la logica conseguenza di un discorso avviato un anno fa: «La nuova proposta è in realtà il compimento della svolta del predellino, quando annunciò un nuovo partito mentre il dibattito nel centrodestra stava salendo di intensità».
Anche questa volta, in effetti, ha fatto l’annuncio più importante solo alla fine, rispondendo all’ultima domanda della conferenza stampa.
«Così è l’uomo. Certo, ci sono state anche le stagioni del Berlusconi moderato, quasi il continuatore della Dc. Ma noi che lo conosciamo bene abbiamo capito da tempo che c’era una differenza tra ciò che diceva e ciò che realmente pensava. E che ieri ha cominciato a dire apertamente ».
Cioè?
«È ormai evidente che Berlusconi non si accontenta più di avere una maggioranza schiacciante in Parlamento. Pensiamo solo ai continui voti di fiducia: nei passati governi, ogni volta che li si chiedeva, ci si sentiva in dovere di giustificarli per non essere sottoposti alle critiche. Ora invece Berlusconi se ne vanta».
Sostiene che è costretto a ricorrere a quel tipo di strumento perché il presidente del Consiglio in Italia non ha poteri adatti per governare.
«Non prendiamoci in giro. Se nel nostro Paese siamo inefficaci è perché la politica è inefficace».
Ripete che ovunque in Europa il premier ha poteri più forti.
«Lasci stare l’alibi dell’Europa. Il presidenzialismo che propone, con l’elezione diretta, porterebbe ad una desertificazione della politica in Italia».
Un’operazione eversiva?
«Non è certo eversione, ma è senza dubbio una trasformazione radicale del sistema che ci ha governato per sessant’anni. Perché porta all’eliminazione, di fatto, dei partiti per privilegiare l’unico rapporto che per Berlusconi conta, cioè quello del "re" con il suo popolo. Certo, non gli si potrebbe dare del tiranno in quanto eletto dalla maggioranza dei cittadini, ma ogni contrappeso sarebbe eliminato. C’è coerenza nel suo progetto: un bipartitismo solo di facciata perché ha l’obiettivo di blindare il rapporto tra il leader e il suo popolo».
Perché insiste tanto con la coerenza del progetto berlusconiano?
«Perché è alla luce del discorso fatto ieri che vanno lette anche altre sue scelte. Basta pensare a quella di evitare in campagna elettorale i temi eticamente sensibili: meglio non creare problemi con questioni che fanno ragionare la gente. Forse ora potete capire meglio perché non abbiamo accettato di entrare del Pdl. E anche la denominazione Popolo della Libertà non è casuale: il popolo si sostituisce al partito».
Non le sembra però che, al momento, l’opposizione sia troppo debole per contrastare i suoi progetti?
«Purtroppo l’opposizione è più che debole: non esiste. O, meglio, ci sono diverse opposizioni. E quella di Di Pietro è certamente funzionale all’egemonia di Berlusconi. Tra l’altro penso che anche lui sarà d’accordo con il presidenzialismo ».
Anche la sua Udc però è all’opposizione. E più volte dal Pd sono giunti appelli al dialogo.
«Veltroni ha fatto bene a scrollarsi di dosso Rifondazione comunista. Poi però, con Di Pietro, è passato dalla padella alla brace. Speriamo che ora accetti il dialogo sulla riforma della giustizia: è il vero banco di prova per il riformismo del Pd».
Vede comunque possibile in futuro un’alleanza con il partito di Veltroni?
«Normalmente in Europa il centro è alternativo alla sinistra. E anche noi lo siamo. Certo, i discorsi di Berlusconi di ieri cambiano completamente il quadro politico. Perché queste tesi si allontanano dalla tradizione del popolarismo».
Quindi?
«Dobbiamo restare coerenti alla nostra anima popolare e al tempo stesso osservare come si evolve la situazione, a che cosa porterà il progetto di Berlusconi. Ma magari nei prossimi giorni farà marcia indietro ».In Germania la Merkel governa con i socialisti.
«Beh, quella è un’eccezione. Comunque, prima delle prossime Politiche c’è ancora molto tempo. Vedremo, nel frattempo, che cosa succederà. E come reagirà anche il centrodestra alla nuova offensiva berlusconiana ».Roberto Zuccolini
22 dicembre 2008
Il Biglietto d'Auguri distribuito da UDC e PRATOPRIMA
Posted On at alle lunedì, dicembre 22, 2008 by Avv. Francesco Querciand the quick response was printed as an unsigned editorial Sept. 21. 1897.
Dear Editor, Some of my little friend say there is no Santa Claus.
Papa says, "if you see in the sun it's so".
Please tell me the truth; is there a Santa Claus?
Virginia O'Hanlon
Si, Virginia, Babbo Natale esiste. Esiste così come esistono l'amore, la generosità e la devozione, e tu sai che abbondano per dare alla tua vita bellezza e gioia. Cielo, come sarebbe triste il mondo se Babbo Natale non esistesse! Non ci sarebbe nessuna fede infantile, né poesia, né romanticismo a rendere sopportabile la nostra esistenza! Non avremmo altra gioia se non quella dei sensi e della vista. La luce eterna con cui l'infanzia riempie il mondo si spegnerebbe.
Non credere a Babbo Natale! E' come non credere alle fate! Puoi anche chiedere a tuo padre che mandi delle persone a tenere d'occhio tutti i camignoli del mondo per vederlo, ma se anche nessuno lo vedesse venire giù, che cosa avrebbe provato? Nessuno vede Babbo Natale, ma non significa che non esista? Le cose più vere del mondo sono proprio quelle che né i bimbi né i grandi riescono a vedere. Hai mai visto le fate ballare su un prato? Naturalmente no, ma questo non é una prova che non siano veramente lì. Nessuno può concepire o immaginare tutte le meraviglie del mondo che non si possono vedere.
Puoi rompere a metà il sonaglio di un bebé e vedere da dove viene il rumore, ma esiste un velo che ricopre il mondo invisibile che nemmeno l'uomo più forte, nemmeno la forza di tutti gli uomini più forti del mondo, potrebbe strappare. Sono la fede, la poesia, l'amore possono spostare quella tenda e mostrare la bellezza e la meraviglia che nasconde. Ma è tutto vero? Ah Virginia, in tutto il mondo non esiste ninet'altro di più duro e durevole. Nessun Babbo Natale? Grazie a Dio lui é vivo e vivrà per sempre. Anche tra mille anni Virginia, 10 volte 10 mila anni da ora, continuerà a fare felici i cuori dei bambini.
(lettera distribuita con gli Auguri Natalizi da Udc e PratoPrima oggi in Piazza del Comune)
Gli Auguri alla città
Posted On venerdì 19 dicembre 2008 at alle venerdì, dicembre 19, 2008 by Avv. Francesco Quercisi ritrova per gli AUGURI NATALIZI in Piazza del Comune di Prato alle ore 15,00 dove verrà allestito un Gazebo sino alle 19,00 per la distribuzione di un regalino per i bambini di Prato.
Saranno presenti i segretari cittadini e il responsabile di PRATOPRIMA che potranno offrire gli aggiornamenti sulla situazione politica cittadina contraddistintasi in questa fase nella ricerca di come meglio affrontare la prossima campagna elettorale in modo positivo e decisivo per il futuro della città.
L'Augurio é quello di vedere da una parte un serio dibattito fra le forze di opposizione per contrastare al meglio l'oligopolio di sinistra, oggi allo sbando.
Dall'altra parte uno scontro dai toni pacati, che vedano al centro esclusivamente gli interessi della città.
Nella speranza di vedervi tutti lunedi invio i migliori Auguri di un Felice Santo Natale.
Francesco Querci
Apriamo il dibattito su due argomenti Consiag e Provincia
Posted On at alle venerdì, dicembre 19, 2008 by Avv. Francesco QuerciApriamo il dibattito su due argomenti Consiag e Provincia Crediamo che soltanto attraverso la disponibilità della stampa il dibattito politico nella nostra città e provincia possa prendere forma e sentiamo il dovere di alcune considerazioni politiche. E’ ormai chiaro per tutti che anche a Prato la logica del Bipartitismo , uno comanda uno controlla, non ha funzionato,anzi addirittura oltre ad almeno 5/6 partiti si sviluppa la nascita di molte liste che concorreranno all’elezione dei nuovi Consigli Comunale e Provinciale, all’elezione del Sindaco e del Presidente della Provincia di Prato. Dalle aggregazioni,non più scontate per nessun partito o lista,dalle intese sui programmi nascerà la Prato del prossimo decennio. E’ infatti concordato da tutti,anche dalle rappresentanze economiche e sociali, che oltre ai problemi politici è in atto per tutti un cambio generazionale. Crediamo che sia nescessario riscoprire le motivazioni di una politica condivisa,che chi parte da posizioni di forza chieda risposte di equilibrio sulle proposte anche a chi rappresenterà l’opposizione,comunque parte dell’organoistituzionale da tutti condiviso. Arroccarsi già prima delle elezioni in roccaforti di logica di un potere difeso a tutti i costi o da espugnare a tutti i costi non è il bene comune che i cittadini chiedono. Il passato è finito per tutti .Nel rinnovarci però dobbiamo prepararci a dare comunque risposte sui temi più importanti che ci aspettano e che anche se con angolature diverse tutti sappiamo quali saranno: declino industriale,perdita della certezza del lavoro,sgretolamento delle certezze sociali.Riproponiamo una idea di città, di Provincia ,di Comunità in grado di stare insieme qualunque sia il nostro ruolo dal sindaco all’ultimo cittadino,dal partito più importante all’associazione meno rappresentativa. Proponiamo due temi sui quali vorremmo confrontarsi con due autorevoli candidati del PD al comune ed alla Provincia Abati e Melighetti, due persone ognuna delle quali con una storia di comando con luci ed ombre che hanno fatto un passo avanti si sono messi a disposizione quale sarà il risultato elettorale. Ambedue facendo questo atto rinunciano a qualcosa che hanno rappresentato a decisioni che hanno determinato scelte di altri-, a loro vorremmo formulare riflessioni su due punti strategici per il programma: Quale vantaggio economico rappresenterà la nuova Holding di energia ESTRA per gli abitanti della città e della Provincia di Prato? Quale posizione intendano prendere in merito all’ipotesi di una unica Area Metropolitana o nell’applicazione da parte regionale nell’organizzazione di Servizi di logiche di area vasta quale ormai ASL ,ATO si vanno configurando. In attesa di queste risposte anticipiamo alcune nostre considerazioni che possano iniziare un dibattito sui temi proposti. Estra: stiamo assistendo ancorprima che si vadano costituendo gli organi definitivi amministrativi ad un assetto organizzativo che rende ormai Prato di fatto esclusa dal controllo sulla nuova società. La decisione di affidare la tesoreria al Monte dei paschi e quindi di allontanare la Cassa da Prato ed al contempo gli impegni di anticipo finanziario ed organizzativi che potenziando Siena ed Arezzo stanno svuotando il Consiag della capacità di controllo sulla nuova società,e a questo un potenziale disimpegno per la politica di investimenti immobiliari ,e di promozione che il Consiag esercitava verso la comunità pratese, rendono non difficile ipotizzare che la nostra città otterrà solo impoverimento reale dalla nascita del nuovo organismo,e questo proprio nel momento in cui le rendite accumulate in tanti anni di lavoro grazie al contributo dell’industria,non ultimo anche i costi pagati per pozzi e riciclo,avrebbero dovuto nel momento di massima difficoltà servire all’abbassamento di prezzi ed innalzamento del numero delle rateizzazioni,e che verrà meno la capacità politica di controllo. In Merito al futurodel ruolo della Provincia noi riteniamo che in questi anni si sia svolto un lavoro indubbio di potenziamento, quale inevitabile negli anni successivi alla nascita,ma che la provincia abbia svolto un’eccessiva politica immobiliare e di contributi ad enti ed associazioni,ma che poco o nulla abbia svolto il ruolo di programmazione epianificazione del territorio in merito ad infrastrutture collegamenti su ruote e gomma,coordinamento di osservatori su lavoro, sanità,trasporti e scuola in grado di sviluppare con Pistoia e Firenze piani di coordinamento. Ed ora che il ruolo dell’ente provincia sembra nelle scelte di Revisione costituzionale declinare Prato si trova in ritardo difficilmente colmabile. Basta pensare ad un Ospedale insufficente,ad una area Universitaria di Serie B anche se inserita nel polo Fiorentino,di un allontanamento dal sistema ferroviario Nazionale con il decollo dell’alta velocità senza una vera metropolitana,Con decisioni ambientali Inceneritore e Parco della Piana solo fiorentine,con l’isolamentio dell’alta valle,dove non siamo riusciti a collegare i 4 km tra vernio –mangona e Barberino.Con la variante di valico si allontanerà anche il traffico pesante e probabilmente i centri di autotrasporto. Ormai il ritardo è così alto che più che colmarlo ci dovremo preparare a gestirlo. Saremo periferia abbandonata dell’area metropolitana della grande Firenze o riusciremo ad essere il centro di una grande area metropolitana comprendente Prato Firenze e Pistoia? Noi propendiamo per questa ipotesi,scommettendo sulle capacità del nostro territorio e dei nostri operatori ecomomici di trovare in questo diversificazioni al tessile che rimane il nostro settore da salvaguardare. Ma e’ tardi ed almeno in campagna elettorale dobbiamo chiarirsi le linee scelte. Sarebbe paradossale che ci trovassimo allo scioglimento delle Provincie senza almeno aver ipotizzato scelte strategiche alternative da esercitare verso Pistoia e Firenze e la stessa regione Toscana. Il dibattito è aperto
PILLOLA ABORTIVA:Sarà un aborto lungo ben tre giorni
Posted On martedì 16 dicembre 2008 at alle martedì, dicembre 16, 2008 by Avv. Francesco QuerciLa ratifica finale del via libera dell’Agenzia del farmaco alla pillola abortiva sarebbe imminente. Se davvero accadrà, se davverò la porta aperta nello scorso febbraio resterà aperta, in ospedale le donne potranno optare per l’aborto chimico. Nonostante i rischi di effetti collaterali della Ru486, stando alla letteratura scientifica, siano più elevati, l’introduzione in Italia è da anni sostenuta da un fronte politico e mediatico massiccio. Per la Ru486 sono intervenute coralmente le più autorevoli voci progressiste. L’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti ebbe a dire che l’ introduzione della Ru era indice del «grado di civiltà e rispetto della persona», e su "Repubblica" Miriam Mafai spiegò alle lettrici come la contrarietà dei cattolici alla Ru486 fosse reazione «contro la pretesa della donna di abortire senza adeguata sofferenza». Inoltre, argomento facile, in Europa molti Paesi hanno già adottato la pillola; e si sa che l’adeguarsi al trend degli "altri" è tema di forte presa, in un’Italia che ha sempre il complesso di essere in ritardo su una altrui pretesa modernità.
Dunque, nonostante nuove e lodevoli verifiche inducano a non dare per scontato alcunché, avremo anche noi la "nostra" Ru486: 48 ore per uccidere l’embrione e, dopo una seconda dose, 24 per espellerlo. Un aborto lungo tre giorni. Proviamo a metterci in una prospettiva puramente femminile. Immaginiamo una donna che scelga la pillola abortiva: sia per il battage che ne è stato fatto, sia perché sembra cosa meno cruenta che un intervento. Assumerà il mifepristone e aspetterà per 48 ore la morte dell’ embrione, prima che la seconda dose al terzo giorno lo snidi dall’utero. 72 ore così possono essere lunghissime; nell’ambivalenza che tante in sé hanno verso un figlio pure razionalmente non voluto; nel rimpianto di quelle che lo avrebbero tenuto, ma pensano di non potercela fare. Tre giorni come questi sembrano una prova aspra per chiunque non sia completamente assente da se stessa. Il parlare di Ru486 come di aborto «con minore dolore» sta nella logica per cui il dolore è solo fisico; logica maschile, elementare, che ignora come sciocche favole il lavorìo dei pensieri e del cuore .
E il dibattersi, se non in tutte certo in molte donne che interrompono la gravidanza, di una profonda radice, che anche nella negazione con quella creatura concepita ha comunque un istintivo legame, e non dimenticherà. L’aborto semplice, l’aborto da bere – promettono – libererà le nostre figlie dai ferri del chirurgo. È probabile che, a diciott’anni, alla scoperta di essere incinte per sbaglio saranno più tranquille: «In fondo, è una pillola». Solo una pillola. E una rimozione, più facile soltanto nell’immediato, dell’evento drammatico che è per una donna un aborto; e insieme una semplificazione per le strutture sanitarie che risparmiano anestesie, e per i ginecologi, che da un ruolo attivo e penoso diventano asettici somministratori di pastiglie.Un affare, per molti.
Poi, in ospedale o fuori, l’aborto in un bicchiere d’acqua resta a totale carico della madre mancata: lucida e sola in quelle ore di agonia con i suoi pensieri, che ben difficilmente troveranno il luogo per dirsi, e meno ancora di quanto non sia sempre stato. L’aborto più "facile" sarà il più duramente censurato nel dolore – che non viene solo dal bisturi. Procedure più agili, costi minori, medici liberati da un pesante fardello: l’aborto da bere, quasi invisibile, ha la stessa efficacia pragmatica della cultura che teorizza l’eliminazione dei figli malformati e la soppressione dei malati in stato vegetativo. Promette una rapida cancellazione di tutto ciò che è "problema". Se diventerà possibile, avrà successo. Le donne però sono più complicate di quanto questo pragmatismo comandi. La banalizzazione del dolore non le renderà più libere, né più felici.
Marina Corradi
Scuole Paritarie "Ansa del 5/12"
Posted On martedì 9 dicembre 2008 at alle martedì, dicembre 09, 2008 by Avv. Francesco QuerciFINANZIARIA: GOVERNO, RIPRISTINIAMO FONDI SCUOLE PRIVATE (ANSA) - ROMA, 5 DIC -
I fondi per le scuole paritarie "vengono ripristinati": è quanto assicura il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas a margine dei lavori della commissione Bilancio del Senato sulla finanziaria. "C'é un emendamento del relatore che ripristina - dice Vegas - il livello originario, vale a dire 120 milioni di euro. Possono stare tranquilli, dormire su quattro cuscini". Il taglio originario era di circa 130 milioni di euro. L'emendamento che ripristina quasi totalmente i fondi è al disegno di legge bilancio.
estinzione delle scuole paritarie...... (?)
Posted On giovedì 4 dicembre 2008 at alle giovedì, dicembre 04, 2008 by Avv. Francesco QuerciAnche a Prato si raccolgono le firme contro il reale rischio dell'estinzioni delle scuole paritarie.
Se ne sono già accorte le scuole paritarie pratesi che già da qualche tempo hanno avviato una raccolta firme per ripristinare quanto tagliato dal Governo con la finanziaria ed io stesso ho provveduto a sottoscrivere la relativa petizione.
L'Unione di centro già da alcune settimane ha denunciato (attraverso l'On Santolini) questa situazione insostenibile e denotando stupore per una decisione del Governo che mina la liberta' di scelta delle famiglie sull'educazione, questa valore fondamentale su cui occorre invece investire, tenendo di conto che lo spostamento degli studenti alle statali comporterebbe un aumento di costi notevole per lo Stato, così come del resto sempre sostenuto dallo stesso premier.
Anche l'UDC Pratese é pronta a scendere in campo con una campagna informativa (per il prossimo 22 dicembre- gazebo Piazza del Comune) ed ad appoggiare qualsiasi iniziativa a difesa della scuola paritaria, nella speranza che il Governo intervenga quanto prima a ristabilire i fondi tagliati in finanziaria (posto che ad oggi sono state fatte solo dichiarazioni in tal senso).
Francesco Querci
segretario comunale Udc
Pacchetto Anti Crisi del Governo
Posted On martedì 2 dicembre 2008 at alle martedì, dicembre 02, 2008 by Avv. Francesco QuerciLe princpali misure adotta con il decreto (09/11/2008, n. 185)
Tra le disposizioni di rilievo si segnala la riduzione degli acconti IRES e IRAP e - in materia di detassazione degli straordinari - l’innalzamento a 35.000 euro della soglia per la detassazione dei premi e del salario di produttività e l’aumento (da 3.000 a 6.000 euro) della parte di reddito sulla quale si applica l’agevolazione. Gli studi di settore, inoltre, verranno rivisti tenendo conto della crisi economica e dei mercati, con particolare riguardo a determinati settori o aree territoriali. L'integrazione degli studi stessi verrà effettuata tenendo conto anche dei dati della contabilità nazionale, degli elementi acquisibili presso istituti ed enti specializzati nell'analisi economica e delle segnalazioni degli osservatori regionali dell'Agenzia delle Entrate. Infine, per quanto riguarda l’IVA, per le imprese con fatturato fino a 200.000 euro, l'obbligo di versamento dell'imposta slitta al momento dell'incasso.
Le misure per i cittadini
Bonus per cittadini a basso reddito I cittadini residenti che compongono un nucleo familiare a basso reddito da lavoro dipendente o pensione o redditi assimilati riceveranno un bonus straordinario tra 200 e 1.000 euro, parametrato al numero dei componenti del nucleo familiare e a seconda che in famiglia vi siano portatori di handicap;
Mutui I mutui per l’acquisto della prima casa non potranno superare il 4% e, per i mutui già stipulati, lo Stato si accollerà l’eventuale parte eccedente; notevole la portata di tale previsione, unica nel suo genere del panorama europeo, e sicuramente destinata ad essere favorevolmente accettata dalla numerosa platea di potenziali soggetti che, pur desiderosi di acquistare un immobile, erano stati di fatto impediti dall’oggettiva difficoltà (spesso impossibilità) di accedere al canale dei mutui.
Blocco delle tariffe Il decreto ha disposto che le tariffe vengono bloccate o ridotte per tutte le forniture abituali (fuorché l’acqua) fino al 31 dicembre 2009. Inoltre, a decorrere dal 1° gennaio 2009, le famiglie economicamente svantaggiate che hanno diritto all’applicazione delle tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica avranno anche diritto alla compensazione della spesa per la fornitura di gas naturale.
Pedaggi autostradali e tariffe ferroviarie Il decreto è poi intervenuto in aiuto ai lavoratori pendolari: sono bloccati i pedaggi autostradali e le tariffe ferroviarie sulle tratte regionali.
Prestito agevolato per nuove nascite
Il decreto ha previsto un prestito (a tasso particolarmente agevolato) alle famiglie nel cui ambito avvengano nuove nascite, al fine di supportare le spese connesse alle esigenze dei primi anni di vita. A tali misure va aggiunto il beneficio della “carta acquisti” recentemente varato dal Governo.
Le misure per l’economia e l’impresa
Interventi sulle imposte Il decreto ha ridotto di 3 punti percentuali l’imposta sul reddito delle società e l’imposta regionale sulle attività produttive.
Tassazione salari Il decreto ha prorogato la detassazione dei salari di produttività con innalzamento da 30 a 35.000 euro del reddito massimo per beneficiare dell’aliquota agevolata e con innalzamento da 3 a 6.000 euro del salario di produttività agevolato fiscalmente.
Fondo sociale per l’occupazione e la formazione Il decreto è intervenuto anche offendo un sostegno “in deroga” al reddito di coloro che perdono il lavoro, che sarà garantito dal nuovo Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, nel quale confluisce anche il Fondo occupazione per gli ammortizzatori in deroga, finanziato per un miliardo e 26 milioni di euro. La detassazione riguarderà anche i militari e le forze dell’ordine e di soccorso.
IVA: L’IVA verrà pagata al momento dell’effettiva riscossione dei corrispettivi.
Costi imprese: Il provvedimento ha ridotto i costi amministrativi sostenuti dalle imprese; viene inoltre prevista la revisione degli studi di settore, soprattutto in talune aree del Paese, per rimodulare gli indicatori di reddito agli effetti della congiuntura.
Tassazione ricerca Al fine di incentivare il rientro in Italia di ricercatori residenti all’estero viene previsto che siano fiscalmente imponibili solo per il 10%.
Opere strutturali Il decreto-legge concreta il deciso intendimento del Governo di accelerare le procedure per la realizzazione di opere, comprese quelle di messa in sicurezza delle scuole.
Interventi a sostegno dei trasporti pubblici locali e delle ferrovie e ulteriori misure di lotta e contrasto all’evasione fiscale completano la manovra di sostegno all’economia.
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L'UDC ha offerto sostanzialmente sostegno alla manovra economica varata dal Governo. L'unico nodo aperto resta la tassazione di SKY (pluralimsmo dell'informazione a parità di diritti e doveri.) , ma
04/12/08 SKY: CASINI, Berlusconi intelligente spazza via i sospetti |
Raccogliamo sua disponibilita' e separiamolo dai cattivi consiglieri |
Roma, 2 dic. (Adnkronos) - "Berlusconi e' intelligente e ha capito che bisogna spazzare via con nettezza il sospetto di una manovra anti Sky da parte del governo. Almeno per un giorno evitiamo la polemica e raccogliamo la sua disponibilita': separiamo il presidente del Consiglio dai cattivi consiglieri" |
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presentazione lista Giovani Pratesi
Posted On lunedì 1 dicembre 2008 at alle lunedì, dicembre 01, 2008 by Antonio LongoEravamo presenti questa sera alla presentazione della Lista “Movimento Giovani Pratesi”e vorremmo complimentarci ed esprimere i migliori auguri per il continuo dell’attività posta in essere dagli amici Giovani Pratesi. In un momento politico delicato come quello che la città di Prato sta vivendo in questo momento, non possiamo far altro che concordare sui molti punti programmatici espressi questa sera a Palazzo Novellucci e non possiamo che essere concordi sui vari temi che hanno espresso Andrea Caverni e co.
Siamo lieti di poter affermare che i molti argomenti “concretamente” esposti dalla nuova lista possono solo trovare accoglimento positivo in una politica che, in questo momento come non mai, ha bisogno di volti nuovi che si “giochino la faccia” e che affrontino in maniera concreta i problemi della nostra Città, non soltanto in maniera aleatoria e ideale. Pertanto concludiamo affermando che la politica appena cominciata dai Giovani Pratesi non può che trovare da parte nostra un particolare gradimento e speriamo che la nuova formazione politica sappia realmente portare avanti il progetto esposto questa sera; quindi ancora un in bocca al lupo per il vostro futuro.
Antonio Longo
Segretario Mov. Giovanile UDC Prato