capogruppo PDL Arezzo passa nell'UDC
Posted On mercoledì 25 novembre 2009 at alle mercoledì, novembre 25, 2009 by Avv. Francesco QuerciStefano Baldi ha ufficializzato oggi nel corso di una conferenza stampa le motivazioni che l'hanno spinto a dimettersi da capogruppo consiliare di Forza Italia verso il Pdl.
Come ulteriore conseguenza di questo gesto, il consigliere comunale ha anche annunciato di aver abbandonato il Pdl per confluire nell'Udc. Una identificazione maturata a seguito di un progetto politico che si sta orientando verso la costruzione di un “nuovo centro”.
"Coma vegetativo" Quando la scienza fallisce.....
Posted On martedì 24 novembre 2009 at alle martedì, novembre 24, 2009 by Avv. Francesco Querci"Il Fine Vita"
Avevano diagnosticato a seguito di un incidente in auto, il "coma vegetale". Quel coma che secondo molti dovrebbe permettere il famoso "stacco della spina"
Così ha risposto uscendo dal coma (o diagnosticato tale):Avevano diagnosticato a seguito di un incidente in auto, il "coma vegetale". Quel coma che secondo molti dovrebbe permettere il famoso "stacco della spina"
"Non dimenticherò mai il giorno in cui hanno scoperto me", ha detto. "E 'stata la mia seconda nascita".
Per 23 anni Rom Houben è stato imprigionato nel proprio corpo. Ha visto i suoi medici e i suoi infermieri che lo ha visitato durante il loro giro quotidiano, ha ascoltato le conversazioni dei suoi assistenti, ha sentito la madre fornire le notizie a lui che suo padre era morto. Ma non poteva fare niente. Non era in grado di comunicare con i suoi medici o familiari. Non riusciva a muovere la testa o piangere, poteva solo ascoltare.
"Ho urlato, ma non c'era niente da ascoltare", ha detto, tramite la sua tastiera.
vai all'articolo che riporta la notizia"Ho urlato, ma non c'era niente da ascoltare", ha detto, tramite la sua tastiera.
La scienza scopre un'altra volta, assieme a Rom Houben, che vi sono dei limiti al sapere umano, non tutto è riconducibile alle sue regole. QUalcosa fugge, qualcosa si nasconde sempre nell'impoderabile che fa parte anch'essodella Vita. Quel dubbio, che ci accompagna sempre; quel sussurro che ci dice, sei sicuro? Hai tutte le certezze necessarie per compiere quell'atto "supremo" di interrompere una vita?
L'argomento del "fine Vita" torna alla ribalta, non dalla parte di quei familiari che hanno fatto la battaglia per interrompere una vita, ma di quelli che l'hanno difesa per 23 anni per poi scoprire che Rom voleva vivere e apprendere da lui stesso la "seconda nacita" nonostante una condizione di sofferenza, conscia e pienamente vissuta, di 23 anni.
Francesco Querci
Consigliere Provinciale UDC
L'argomento del "fine Vita" torna alla ribalta, non dalla parte di quei familiari che hanno fatto la battaglia per interrompere una vita, ma di quelli che l'hanno difesa per 23 anni per poi scoprire che Rom voleva vivere e apprendere da lui stesso la "seconda nacita" nonostante una condizione di sofferenza, conscia e pienamente vissuta, di 23 anni.
Francesco Querci
Consigliere Provinciale UDC
Console Cinese: cosa vi aspettavate? Ha svolto appieno la propria funzione!
Posted On at alle martedì, novembre 24, 2009 by Avv. Francesco QuerciViene da chiedersi quali fossero l'aspettative nei confronti del (o di un) Console della Repubblica popolare Cinese.
Prima di rispondere a questo, facciamocene un'altra: Chi è il (o un) Console della Repubblica Popolare Cinese? Il Console è il rappresentante di uno stato estero, un burocrate di uno stato comunista che in questa faccenda non entra perchè sistematicamente nel proprio paese violi diritti umani, ma perchè altrettanto sistematicamente applica una politica diretta a favorire l'immigrazione cinese in Italia, con ogni mezzo e con ogni forma.
Escono dalla Cina con i documenti, arrivano in Italia senza. Gli scambi di manodopera sona favoriti (sostituendo i malati con i sani, alla stregua dei pezzi di ricambio di un'autovettura!!), nessun controllo sul traffico di capitali in entrata (verso la Cina) e via dicendo, la lista sarebbe lunga.
Prova definitiva della connivenza del Governo Cinese sta nel rifiuto di adottare qualsivoglia politica diretta a favorire il rientro dei propri concittadini, perseguiti da un provvedimento di espulsione da parte dello Stato, o se risaliamo più a monte, a permettere il loro riconoscimento. Un comportamento che rende totalmente inidoneo anche il C.I.E. (Centro di Espulsione e di Identificazione), per la pratica impossibilità di effettuare un rimpatrio.
Dunque, torniamo dal Console Cinese. Difronte a controlli che tendono a porre un freno ad un fenomeno, caldeggiato e favorito dal proprio governo, cosa c'era da attendersi? Null'altro di quello di cui si è reso attore principale ovvero il difensore della politica del proprio Governo. Ha svolto appieno la propria funzione!
Peccato!. Un'occasione persa. Persa per acquisire da parte della comunità cinese, nel suo esponente più alto, una certa credibilità. Quello che a mio avviso doveva fare il Console doveva concretizzarsi non tanto nell'esercitare un ruolo di difensore dell'illegalità diffusa (e certa!), ma quello di cercare di ottenere un riequilibrio degli interessi in gioco, ovvero il riconoscimento di "maggiori diritti" per chi rispetta le regole, cercando di ottenere misure premianti per coloro che lavorano nella legalità, epuntano ad un loro inserimento nella nostra comunità.
Poteva, quindi, esercitare quel ruolo fondamentale di paladino dei diritti dei cittadini ed imprese cinesi "regolari", imprimendo un forte slancio al processo di integrazione.
Ciò non è avvenuto.
Il "Funzionario" ha agito da "funzionario", rispettoso di un mosdus operandi della casa madre.
Francesco Querci
(Consigliere Provinciale UDC)
Prima di rispondere a questo, facciamocene un'altra: Chi è il (o un) Console della Repubblica Popolare Cinese? Il Console è il rappresentante di uno stato estero, un burocrate di uno stato comunista che in questa faccenda non entra perchè sistematicamente nel proprio paese violi diritti umani, ma perchè altrettanto sistematicamente applica una politica diretta a favorire l'immigrazione cinese in Italia, con ogni mezzo e con ogni forma.
Escono dalla Cina con i documenti, arrivano in Italia senza. Gli scambi di manodopera sona favoriti (sostituendo i malati con i sani, alla stregua dei pezzi di ricambio di un'autovettura!!), nessun controllo sul traffico di capitali in entrata (verso la Cina) e via dicendo, la lista sarebbe lunga.
Prova definitiva della connivenza del Governo Cinese sta nel rifiuto di adottare qualsivoglia politica diretta a favorire il rientro dei propri concittadini, perseguiti da un provvedimento di espulsione da parte dello Stato, o se risaliamo più a monte, a permettere il loro riconoscimento. Un comportamento che rende totalmente inidoneo anche il C.I.E. (Centro di Espulsione e di Identificazione), per la pratica impossibilità di effettuare un rimpatrio.
Dunque, torniamo dal Console Cinese. Difronte a controlli che tendono a porre un freno ad un fenomeno, caldeggiato e favorito dal proprio governo, cosa c'era da attendersi? Null'altro di quello di cui si è reso attore principale ovvero il difensore della politica del proprio Governo. Ha svolto appieno la propria funzione!
Peccato!. Un'occasione persa. Persa per acquisire da parte della comunità cinese, nel suo esponente più alto, una certa credibilità. Quello che a mio avviso doveva fare il Console doveva concretizzarsi non tanto nell'esercitare un ruolo di difensore dell'illegalità diffusa (e certa!), ma quello di cercare di ottenere un riequilibrio degli interessi in gioco, ovvero il riconoscimento di "maggiori diritti" per chi rispetta le regole, cercando di ottenere misure premianti per coloro che lavorano nella legalità, epuntano ad un loro inserimento nella nostra comunità.
Poteva, quindi, esercitare quel ruolo fondamentale di paladino dei diritti dei cittadini ed imprese cinesi "regolari", imprimendo un forte slancio al processo di integrazione.
Ciò non è avvenuto.
Il "Funzionario" ha agito da "funzionario", rispettoso di un mosdus operandi della casa madre.
Francesco Querci
(Consigliere Provinciale UDC)
PARISI (PDL) apre a UDC e dunque....sulle regionali...
Posted On lunedì 23 novembre 2009 at alle lunedì, novembre 23, 2009 by Avv. Francesco QuerciQuesta mattina, tornato dall'Udienza di quel di Pistoia, ho scorso i giornali e mi sono soffermato sull'intervista a Parisi, segretario regionale della PDL. Nello spiegare che era urgente trovare un candidato da opporre a Rossi (candidato alla Presidenza della Regione Toscana per il PD), apre anche all'UDC definendolo un partito storicamente in Toscana avversario del centro-sinistra, ma esclude la possibilità di una candidatura civica, super partes!
Chiude l'argomento asserendo che se l'UDC non appoggiasse il canidadato della PDL, dovrebbe spiegarlo ai suoi lettori! (Evidentemente in chiave negativa).
Quindi, tradotto, non un'allenaza "alla Cenni", cioè con un candidato condiviso, ma "all'Attucci", con un candidato imposto. Con Cenni poi è stato un discorso, con Attucci un altro!.
Ci viene proposta dunque un appoggio alla PDL, sulla fiducia, in difetto del programma e del candidato: solo per motivazioni idologiche di carattere storico. Mi chiedo e Vi chiedo è sufficiente basare un'allenza sulla "fiducia" ad un partito (nel caso alla PDL)? L'UDC ha fatto il suo percorso; il suo elettorato oramai si contraddistingue come un elettorato di centro, critico del governo di sinistra, ma anche di un modo di fare politica caro al centrodestra e sinceramente un po' di acqua è passata sotto i ponti per capire anche questo. Certamente - ribadisco - rimane una posizione fortemente critica del governo della Regione da parte della sinistra, contro la quale un nostro candidato farà la sua parte, anche in assenza di alleanza con la PDL.
Personalmente vedo difficile u'alleanza che si basi esclusivamente su fatti diversi dalla tipologia del candidato e dal programma, quando l'unico partito che ad oggi ha svolto conferenze programmatiche su tutto il territorio regionale è stata l'UDC. Alla conferenza regionale di Venerdi, abbiamo concordato di andare da soli; mi prendo la responsabilità di spiegare ai lettori perchè esiste una legge elettorale voluta dal PDL e dal PD che blocca le candidature, toglie le preferenze, penalizza la rappresentanza e che in realtà come all'orizzonte non si profili alcun candidato alla Presidenza in grado di effettivamente mutare il corso delle cose, in quanto - verosimilmente - sarà un nominativo scelto all'interno delle blindate nomenclature di partito.
Andiamo avanti nella costruzione di una forza politica nuova, basata su nuove regole e su contenuti marcatamente innovativi, con una politica del buon senso e se si vuole del bene comune, volta cioè ad evitare lo scontro a tutti i costi, ma mettendo davanti l'interesse collettivo, prima ancora di quello di parte.
Francesco Querci
(Capogruppo Consiglio Provinciale UDC)
Chiude l'argomento asserendo che se l'UDC non appoggiasse il canidadato della PDL, dovrebbe spiegarlo ai suoi lettori! (Evidentemente in chiave negativa).
Quindi, tradotto, non un'allenaza "alla Cenni", cioè con un candidato condiviso, ma "all'Attucci", con un candidato imposto. Con Cenni poi è stato un discorso, con Attucci un altro!.
Ci viene proposta dunque un appoggio alla PDL, sulla fiducia, in difetto del programma e del candidato: solo per motivazioni idologiche di carattere storico. Mi chiedo e Vi chiedo è sufficiente basare un'allenza sulla "fiducia" ad un partito (nel caso alla PDL)? L'UDC ha fatto il suo percorso; il suo elettorato oramai si contraddistingue come un elettorato di centro, critico del governo di sinistra, ma anche di un modo di fare politica caro al centrodestra e sinceramente un po' di acqua è passata sotto i ponti per capire anche questo. Certamente - ribadisco - rimane una posizione fortemente critica del governo della Regione da parte della sinistra, contro la quale un nostro candidato farà la sua parte, anche in assenza di alleanza con la PDL.
Personalmente vedo difficile u'alleanza che si basi esclusivamente su fatti diversi dalla tipologia del candidato e dal programma, quando l'unico partito che ad oggi ha svolto conferenze programmatiche su tutto il territorio regionale è stata l'UDC. Alla conferenza regionale di Venerdi, abbiamo concordato di andare da soli; mi prendo la responsabilità di spiegare ai lettori perchè esiste una legge elettorale voluta dal PDL e dal PD che blocca le candidature, toglie le preferenze, penalizza la rappresentanza e che in realtà come all'orizzonte non si profili alcun candidato alla Presidenza in grado di effettivamente mutare il corso delle cose, in quanto - verosimilmente - sarà un nominativo scelto all'interno delle blindate nomenclature di partito.
Andiamo avanti nella costruzione di una forza politica nuova, basata su nuove regole e su contenuti marcatamente innovativi, con una politica del buon senso e se si vuole del bene comune, volta cioè ad evitare lo scontro a tutti i costi, ma mettendo davanti l'interesse collettivo, prima ancora di quello di parte.
Francesco Querci
(Capogruppo Consiglio Provinciale UDC)
UDC a favore della "Moratoria del Patto di Stabilità"
Posted On giovedì 19 novembre 2009 at alle giovedì, novembre 19, 2009 by Avv. Francesco QuerciNon è una sorpresa la posizione che ho assunto ieri in Consiglio Provinciale di sostenere l'Ordine del giorno, presentato da Gestri, che chiede all'UPI (l'unione delle Province) e all'ANCI (l'unione dei Comuni), una moratoria di due anni per il "Patto di Stabilità".
Una sospensione provvisoria, che garantirebbe agli enti locali di potere disporre di risorse economiche presenti nelle loro disponibilità, ma oggi vincolate al Patto che, di fatto, ne impedisce la spesa. Ciò consentirebbe alla provincia come al Comune di liberare risorse importanti a vantaggio della collettività in un momento di grave crisi.
Pagamenti sospesi e investimenti potrebbero essere messi subito in cantiere per dare ossigeno ad un economia del territorio oggi in apnea.
Una politica che l'UDC pratese ha sostenuto in campagna elettorale, riscontrando il favore di molte categorie economiche; una misura ritenuta da molti non solo come opportuna, ma addirittura come inevitabile ed essenziale (c'è chi sosteneva e sostiene la necessità di sforamento anche in difetto della moratoria).
Coerentemente, dunque, al proprio programma e nel rispetto del "bene comune" l'UDC in Provincia ha deciso di appoggiare detta richiesta.
Non si dimentichi che la proposta è diretta all'UPI e all'ANCI, ovvero alle organizzazioni di tutte le Province e Comuni italiani che racchiudono tutte le amministrazioni (di destra, di centro e di sinistra) e saranno queste a dovere mediare con il Governo circa la suddetta moratoria.
Tengo, inoltre, a precisare che il Patto di stabilità è una misura adottata e mantenuta in questi anni sia dai Governi di c-destra che di c-sinistra; non si discute che il Patto di Stabilità sia stata e mantenga una funzione importante di controllo della spesa pubblica; ma in un momento di crisi come il presente una sua sospensione, di cui se ne avvantaggiarenno verosimilmente gli enti più virtuosi, darebbe al nostro territorio la possibilità di "tirare il fiato", usufruendo di nuove e maggiori risorse sia per la Provincia, sia per il Comune.
Ritengo, infine, sottolinerare che trovare accordo su provvedimenti ritenuti utili alla collettività, aggiunga qualcosa ad una politica fatta solo di contrasto ideologico, il quale - ripeto - deve lasciare il passo al dialogo se di mezzo ci sono interessi superiori alle logiche di parte. Un approccio che si chiede alla politica nazionale, ma che non deve lasciarci indifferenti a livello locale, dove in realtà meno pressanti dovrebbere essere le motivazioni "politiche" o "ideologiche".
Va da sè, e concludo, che altra cosa resta l'esame di come verranno eventualmente utilizzate le maggiori risorse e spese, ma principi di buon governo obbliga gli amministratori a fare le scelte e all'opposizione di effettuarne il controllo, anche duro, ma quelli devono essere messi in condizione di governare, a prescidere dai diversi colori politici delle singole amministrazioni.
Francesco Querci
Capogruppo UDC Provincia Prato
Pagamenti sospesi e investimenti potrebbero essere messi subito in cantiere per dare ossigeno ad un economia del territorio oggi in apnea.
Una politica che l'UDC pratese ha sostenuto in campagna elettorale, riscontrando il favore di molte categorie economiche; una misura ritenuta da molti non solo come opportuna, ma addirittura come inevitabile ed essenziale (c'è chi sosteneva e sostiene la necessità di sforamento anche in difetto della moratoria).
Coerentemente, dunque, al proprio programma e nel rispetto del "bene comune" l'UDC in Provincia ha deciso di appoggiare detta richiesta.
Non si dimentichi che la proposta è diretta all'UPI e all'ANCI, ovvero alle organizzazioni di tutte le Province e Comuni italiani che racchiudono tutte le amministrazioni (di destra, di centro e di sinistra) e saranno queste a dovere mediare con il Governo circa la suddetta moratoria.
Tengo, inoltre, a precisare che il Patto di stabilità è una misura adottata e mantenuta in questi anni sia dai Governi di c-destra che di c-sinistra; non si discute che il Patto di Stabilità sia stata e mantenga una funzione importante di controllo della spesa pubblica; ma in un momento di crisi come il presente una sua sospensione, di cui se ne avvantaggiarenno verosimilmente gli enti più virtuosi, darebbe al nostro territorio la possibilità di "tirare il fiato", usufruendo di nuove e maggiori risorse sia per la Provincia, sia per il Comune.
Ritengo, infine, sottolinerare che trovare accordo su provvedimenti ritenuti utili alla collettività, aggiunga qualcosa ad una politica fatta solo di contrasto ideologico, il quale - ripeto - deve lasciare il passo al dialogo se di mezzo ci sono interessi superiori alle logiche di parte. Un approccio che si chiede alla politica nazionale, ma che non deve lasciarci indifferenti a livello locale, dove in realtà meno pressanti dovrebbere essere le motivazioni "politiche" o "ideologiche".
Va da sè, e concludo, che altra cosa resta l'esame di come verranno eventualmente utilizzate le maggiori risorse e spese, ma principi di buon governo obbliga gli amministratori a fare le scelte e all'opposizione di effettuarne il controllo, anche duro, ma quelli devono essere messi in condizione di governare, a prescidere dai diversi colori politici delle singole amministrazioni.
Francesco Querci
Capogruppo UDC Provincia Prato
Conferenza Programmatica UDC Provincia di Prato
Posted On venerdì 13 novembre 2009 at alle venerdì, novembre 13, 2009 by Avv. Francesco QuerciConferenza Programmatica UDC Provincia di Prato
Immigrazione e sicurezza - Giovani e Università - Sanità - Sviluppo Economico e Ambiente
Immigrazione e sicurezza - Giovani e Università - Sanità - Sviluppo Economico e Ambiente
Relazioni di:
Avv. Cristiano Ciani e Avv. Piero Nieri immigrazione e sicurezza
Chiara Bambagioni (Resp. Giovani Udc) giovani e università
Roberto Bartoloni economia
Franca Petrà sanità e sociale
Roberto Caverni (Assessore Comune di Prato) svilupo economico
Francesco Querci (Consigliere Provinciale) ambiente e territorio
Intervengono
Enrico Mencattini (Segretario Provinciale)
Antonio Longo (consigliere comune prato)
Massimo Conti (consigliere comune di Poggio a Caiano)
Mauro Mazzoni (consigliere di Carmignano)
***
On. G.L.Galletti
On. Nedo Poli (segretario regionale)
On. Salvatore Cuffaro
Marco Carraresi (Capogruppo in Regione)
DIBATTITO
Avv. Cristiano Ciani e Avv. Piero Nieri immigrazione e sicurezza
Chiara Bambagioni (Resp. Giovani Udc) giovani e università
Roberto Bartoloni economia
Franca Petrà sanità e sociale
Roberto Caverni (Assessore Comune di Prato) svilupo economico
Francesco Querci (Consigliere Provinciale) ambiente e territorio
Intervengono
Enrico Mencattini (Segretario Provinciale)
Antonio Longo (consigliere comune prato)
Massimo Conti (consigliere comune di Poggio a Caiano)
Mauro Mazzoni (consigliere di Carmignano)
***
On. G.L.Galletti
On. Nedo Poli (segretario regionale)
On. Salvatore Cuffaro
Marco Carraresi (Capogruppo in Regione)
DIBATTITO
Conferenza Programmatica UDC Provincia di Prato
Posted On at alle venerdì, novembre 13, 2009 by Avv. Francesco QuerciConferenza Programmatica UDC Provincia di Prato
Immigrazione e sicurezza - Giovani e Università - Sanità - Sviluppo Economico e Ambiente
Immigrazione e sicurezza - Giovani e Università - Sanità - Sviluppo Economico e Ambiente
Relazioni di:
Avv. Cristiano Ciani e Avv. Piero Nieri immigrazione e sicurezza
Chiara Bambagioni (Resp. Giovani Udc) giovani e università
Roberto Bartoloni economia
Franca Petrà sanità e sociale
Roberto Caverni (Assessore Comune di Prato) svilupo economico
Francesco Querci (Consigliere Provinciale) ambiente e territorio
Intervengono
Enrico Mencattini (Segretario Provinciale)
Antonio Longo (consigliere comune prato)
Massimo Conti (consigliere comune di Poggio a Caiano)
Mauro Mazzoni (consigliere di Carmignano)
***
On. G.L.Galletti
On. Nedo Poli (segretario regionale)
On. Salvatore Cuffaro
Marco Carraresi (Capogruppo in Regione)
DIBATTITO
Avv. Cristiano Ciani e Avv. Piero Nieri immigrazione e sicurezza
Chiara Bambagioni (Resp. Giovani Udc) giovani e università
Roberto Bartoloni economia
Franca Petrà sanità e sociale
Roberto Caverni (Assessore Comune di Prato) svilupo economico
Francesco Querci (Consigliere Provinciale) ambiente e territorio
Intervengono
Enrico Mencattini (Segretario Provinciale)
Antonio Longo (consigliere comune prato)
Massimo Conti (consigliere comune di Poggio a Caiano)
Mauro Mazzoni (consigliere di Carmignano)
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On. G.L.Galletti
On. Nedo Poli (segretario regionale)
On. Salvatore Cuffaro
Marco Carraresi (Capogruppo in Regione)
DIBATTITO
Kebab e Divieti
Posted On lunedì 2 novembre 2009 at alle lunedì, novembre 02, 2009 by Avv. Francesco QuerciScorrendo i vari interventi propagandistici, perchè definirli così è dir poco, usciti sui vari quotidiani oggi, in risposta alla proposta dell'Assessore Caverni e della Giunta Comunale sul nuovo regolamento per gli esercizi commerciali in zona APU un pò mi viene da sorridere, anzi da ridere a crepapelle.
La proposta del Comune è assolutamente in sintonia con quanto stabilito nei regolamenti delle altre città, in primis Pistoia, dove suggerisco ai cari critici oppositori di andarsi a leggere, il regolamento del "Comparto Commerciale della Sala", dove all'art. 2 si fa espresso divieto agli "insediamenti commerciali e agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che per tipologia, arredi e specialità facciano espresso riferimento a culture diverse da quella locale".
A me sembra un provvedimento molto più restrittivo di quello proposto e soggetto ancora a possibili cambiamenti annunciato dall'Assessore del Comune di Prato Caverni.
A questo punto, essendo l'amministrazione di Pistoia di Centro-Sinistra, essendo il provvedimento approvato da una giunta di Centro-Sinistra, o i rappresentanti del Centro-Sinistra pratese non sanno cosa fanno i loro colleghi di altre vicinissime città, oppure non sapendo cosa dire, perchè non hanno argomenti da proporre come non hanno avuto argomenti da approvare per il bene della città negli ultimi anni, si celano dietro una retorica di attacchi che ormai va avanti da decenni.
A questo punto se l'attuale Giunta propone cose razziste, populiste e qualunquiste, quali definire il rendere decoro ad un centro portato al disastro dall'aver permesso uno stravolgimento completo della nostra tradizione e cultura, sono fiero di appartenere a questa maggioranza.
--
Giacomo Sbolgi
VicePresidente Circoscrizione Centro UDC (Prato)
La proposta del Comune è assolutamente in sintonia con quanto stabilito nei regolamenti delle altre città, in primis Pistoia, dove suggerisco ai cari critici oppositori di andarsi a leggere, il regolamento del "Comparto Commerciale della Sala", dove all'art. 2 si fa espresso divieto agli "insediamenti commerciali e agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che per tipologia, arredi e specialità facciano espresso riferimento a culture diverse da quella locale".
A me sembra un provvedimento molto più restrittivo di quello proposto e soggetto ancora a possibili cambiamenti annunciato dall'Assessore del Comune di Prato Caverni.
A questo punto, essendo l'amministrazione di Pistoia di Centro-Sinistra, essendo il provvedimento approvato da una giunta di Centro-Sinistra, o i rappresentanti del Centro-Sinistra pratese non sanno cosa fanno i loro colleghi di altre vicinissime città, oppure non sapendo cosa dire, perchè non hanno argomenti da proporre come non hanno avuto argomenti da approvare per il bene della città negli ultimi anni, si celano dietro una retorica di attacchi che ormai va avanti da decenni.
A questo punto se l'attuale Giunta propone cose razziste, populiste e qualunquiste, quali definire il rendere decoro ad un centro portato al disastro dall'aver permesso uno stravolgimento completo della nostra tradizione e cultura, sono fiero di appartenere a questa maggioranza.
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Giacomo Sbolgi
VicePresidente Circoscrizione Centro UDC (Prato)