PARISI (PDL) apre a UDC e dunque....sulle regionali...
Posted On lunedì 23 novembre 2009 at alle lunedì, novembre 23, 2009 by Avv. Francesco QuerciQuesta mattina, tornato dall'Udienza di quel di Pistoia, ho scorso i giornali e mi sono soffermato sull'intervista a Parisi, segretario regionale della PDL. Nello spiegare che era urgente trovare un candidato da opporre a Rossi (candidato alla Presidenza della Regione Toscana per il PD), apre anche all'UDC definendolo un partito storicamente in Toscana avversario del centro-sinistra, ma esclude la possibilità di una candidatura civica, super partes!
Chiude l'argomento asserendo che se l'UDC non appoggiasse il canidadato della PDL, dovrebbe spiegarlo ai suoi lettori! (Evidentemente in chiave negativa).
Quindi, tradotto, non un'allenaza "alla Cenni", cioè con un candidato condiviso, ma "all'Attucci", con un candidato imposto. Con Cenni poi è stato un discorso, con Attucci un altro!.
Ci viene proposta dunque un appoggio alla PDL, sulla fiducia, in difetto del programma e del candidato: solo per motivazioni idologiche di carattere storico. Mi chiedo e Vi chiedo è sufficiente basare un'allenza sulla "fiducia" ad un partito (nel caso alla PDL)? L'UDC ha fatto il suo percorso; il suo elettorato oramai si contraddistingue come un elettorato di centro, critico del governo di sinistra, ma anche di un modo di fare politica caro al centrodestra e sinceramente un po' di acqua è passata sotto i ponti per capire anche questo. Certamente - ribadisco - rimane una posizione fortemente critica del governo della Regione da parte della sinistra, contro la quale un nostro candidato farà la sua parte, anche in assenza di alleanza con la PDL.
Personalmente vedo difficile u'alleanza che si basi esclusivamente su fatti diversi dalla tipologia del candidato e dal programma, quando l'unico partito che ad oggi ha svolto conferenze programmatiche su tutto il territorio regionale è stata l'UDC. Alla conferenza regionale di Venerdi, abbiamo concordato di andare da soli; mi prendo la responsabilità di spiegare ai lettori perchè esiste una legge elettorale voluta dal PDL e dal PD che blocca le candidature, toglie le preferenze, penalizza la rappresentanza e che in realtà come all'orizzonte non si profili alcun candidato alla Presidenza in grado di effettivamente mutare il corso delle cose, in quanto - verosimilmente - sarà un nominativo scelto all'interno delle blindate nomenclature di partito.
Andiamo avanti nella costruzione di una forza politica nuova, basata su nuove regole e su contenuti marcatamente innovativi, con una politica del buon senso e se si vuole del bene comune, volta cioè ad evitare lo scontro a tutti i costi, ma mettendo davanti l'interesse collettivo, prima ancora di quello di parte.
Francesco Querci
(Capogruppo Consiglio Provinciale UDC)
Chiude l'argomento asserendo che se l'UDC non appoggiasse il canidadato della PDL, dovrebbe spiegarlo ai suoi lettori! (Evidentemente in chiave negativa).
Quindi, tradotto, non un'allenaza "alla Cenni", cioè con un candidato condiviso, ma "all'Attucci", con un candidato imposto. Con Cenni poi è stato un discorso, con Attucci un altro!.
Ci viene proposta dunque un appoggio alla PDL, sulla fiducia, in difetto del programma e del candidato: solo per motivazioni idologiche di carattere storico. Mi chiedo e Vi chiedo è sufficiente basare un'allenza sulla "fiducia" ad un partito (nel caso alla PDL)? L'UDC ha fatto il suo percorso; il suo elettorato oramai si contraddistingue come un elettorato di centro, critico del governo di sinistra, ma anche di un modo di fare politica caro al centrodestra e sinceramente un po' di acqua è passata sotto i ponti per capire anche questo. Certamente - ribadisco - rimane una posizione fortemente critica del governo della Regione da parte della sinistra, contro la quale un nostro candidato farà la sua parte, anche in assenza di alleanza con la PDL.
Personalmente vedo difficile u'alleanza che si basi esclusivamente su fatti diversi dalla tipologia del candidato e dal programma, quando l'unico partito che ad oggi ha svolto conferenze programmatiche su tutto il territorio regionale è stata l'UDC. Alla conferenza regionale di Venerdi, abbiamo concordato di andare da soli; mi prendo la responsabilità di spiegare ai lettori perchè esiste una legge elettorale voluta dal PDL e dal PD che blocca le candidature, toglie le preferenze, penalizza la rappresentanza e che in realtà come all'orizzonte non si profili alcun candidato alla Presidenza in grado di effettivamente mutare il corso delle cose, in quanto - verosimilmente - sarà un nominativo scelto all'interno delle blindate nomenclature di partito.
Andiamo avanti nella costruzione di una forza politica nuova, basata su nuove regole e su contenuti marcatamente innovativi, con una politica del buon senso e se si vuole del bene comune, volta cioè ad evitare lo scontro a tutti i costi, ma mettendo davanti l'interesse collettivo, prima ancora di quello di parte.
Francesco Querci
(Capogruppo Consiglio Provinciale UDC)