“Coprifuoco” a Chinatown, Querci contro Lorusso: “In gioco non c’è la libertà di mercato e la concorrenza ma la salute pubblica”


da NOTIZIEDIPRATO

Francesco Querci

Non è piaciuta in casa Udc la presa di distanza dell’esponente “finiano” Federico Lorusso rispetto all’ordinanza che il Comune intende adottare per obbligare i locali del Macrolotto Zero a chiudere entro mezzanotte. In un’intervista rilasciata a Notizie di Prato il consigliere comunale, ormai quasi ex Pdl, si era augurato una retromarcia di sindaco e assessore Caverni proprio su quel provvedimento. E la cosa viene ora stigmatizzata da Francesco Querci, segretario comunale dell’Udc: “Il consigliere Lorusso - scrive Querci - ben sa che uno dei motivi per cui il sindaco Cenni e la propria giunta hanno vinto le elezioni, corrispondeva ad un’effettiva esigenza di “fare”, di prendere delle decisioni, a causa di un lassismo, che la paura di pestare i piedi a quello o quell’altro, ha lasciato la città in mano agli avvenimenti. Chinatown è l’emblema più forte di quella situazione, di cui le vittime principali sono proprio quei residenti, cittadini italiani e cinesi, che si sono ritrovati intrappolati in una situazione surreale. Forse il consigliere Lorusso dovrebbe capitare da quelle parti per rendersene conto che esiste un’emergenza”.
“Quello in gioco - prosegue l’esponente centrista - non è la libertà di mercato e di concorrenza, ma quello di salute di chi vive in quell’area, che inevitabilmente necessita di interventi mirati, come quello coraggiosamente assunto dalla giunta. Capisco la volontà di essere parte del dibattito cittadino, ma non confondiamo - in modo disarmante - le diverse criticità fra Chinatown e piazza Mercatale, per la quale, come ben dovrebbe sapere, sono allo studio altrettanti e diversi progetti per la sua riquallificazione, che in realtà è già partita con la rimozione del mercato delle bancherelle”

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