Il Gruppo provinciale Udc non condivide la scelta di Gestri.

Prato, 9 settembre 2010 - «Il ruolo istituzionale di rappresentante di tutta la comunità lo obbligava ad essere presente a fianco della ciittà, soprassedendo a contrasti di natura politica che ben potevano trovare sfogo in altre sedi ed in differente momento, senza recare così danno ad una manifestazione radicata in otto secoli di storia, alla cui tradizione resta ancorata l'immagine della nostra città.
Nel merito, si aggiunge, l'integrazione parte non solo dal reciproco rispeetto fra ospite e ospitante, ma anche dalla consapevolezza dell'unità e condivisione della comunità ospitante, nel caso quella pratese. La politica ha il compito fondamentale , dunque, di creare quei ponti di dialogo al suo interno e non portare all'estremo scontro scelte non condivise.
Il Corteggio è festa di campanile, del comune di Prato e la Provincia riveste un ruolo indiretto: questo doveva correttamente indurla a portre, se vogliamo, un elemento di riflessione sul tema della partecipazione della comunità cinese e non certo un elemento di disgregazione e di rottura, aggravato dalla scelta di non presenziare.
Una partecipazione, quella cinese, al Corteggio comunque ritenuta non necessaria per una manifestazione dal sapore tipicamente pratese, alla quale le comunità estere potevano trovare un ruolo diverso e altrettanto coinvolgente, ma di minore impatto sulla pubblica opinione e sulla tipicità della sfilata.
(*) Capogruppo Udc al Consiglio Provinciale di Prato

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