TERRITORIO DI PRATO: QUALE PROVINCIA?
Posted On venerdì 19 ottobre 2012 at alle venerdì, ottobre 19, 2012 by Avv. Francesco Querci
La Regione Toscana è chiamata nei prossimi giorni ad inviare al Governo la propria proposta sul riordino delle Province Toscane.
Un tema sul tavolo degli addetti ai lavori, ma percepito anche dalla città e dai Comuni come una svolta. Ognuno preme. Ogni Provincia stenta a prendere posizioni se non quelle che le premia. Pisa contro Livorno la più emblematica.
Tutto poi si complica allorchè il Governatore della Toscana Rossi addirittura intende mandare al macello la legge sul riordino, ma anche la legge sulla città metropolitana per le tre maxi aree (ed è parapiglia nel Pd).
Ed eccoci alla nostra Prato: che fare? Siamo amministratori che vogliono bene al territorio e ci battiamo per difenderlo: la legge ci dice "Prato Capoluogo" e dunque che Prato sia Capoluogo, sia con Pistoia, sia che vada fino a Pontremoli, ciò è indifferente! Indifferente però anche rispetto a differenti istanze dal territorio (esplicitate da alcune categorie economiche e sindacali o dal personale delle Province, che temono un decentramento nella scelta legislativa?)
Ciò è giusto? Questo mi chiedo e vi chiedo: è giusto limitarci ad una valutazione che incida solamente e forse strategicamente sul capoluogo, secondo una visione "trapattoniana" ovvero tutti a difesa del risultato, oppure la politica, la nostra politica, deve cercare di fare qualcosa di più?
La Legge dice di avere avviato un procedimento condiviso sul territorio: Il Cordinamento delle Autonomia Locali (CAL) e l'Unione delle Province della Toscana hanno presentato una proposta precisa: deroga per Prato e Pistoia, la deroga territoriale è compensata dalla concentrazione urbana e dal numero di abitanti (oltre 550.000) anche Pistoia è d'accordo!
Dunque noi Pratesi non sappiamo dire se tale deroga sia giusta? Se preferiamo oppure no un territorio "realmente governabile come capoluogo" oppure è indifferente andare fino a Massa?
Sinceramente come Consigliere Provinciale sono a favore della semplificazione amministrativa, agli accorpamenti delle Province (delle Regione e dei Comuni...), ma se di semplificazione si deve parlare che semplificazione sia: duro fatica ad immaginare un'efficiente distribuzione di servizi sul territorio che partano da Prato ed arrivino a Pontremoli.
Dunque concluso che la politica locale dovrebbe trovare il coraggio di fare il passo ulteriore anche prendendosi qualche rischio. Certo che attaccare significa anche aprire la strada al contropiede ma questo significa giocare la partita e le scommesse che il futuro ci impone di affrontare.
Io sto con Prato e Pistoia in deroga alla legge
Francesco Querci
Capogruppo UDC