"Piano casa secondo Bioedilizia"
Posted On venerdì 27 marzo 2009 at alle venerdì, marzo 27, 2009 by Avv. Francesco Querciricevo e pubblico la seguente nota:
TESTAMENTO BIOLOGICO cosa prevede?
Posted On at alle venerdì, marzo 27, 2009 by Avv. Francesco QuerciTestamento biologico, ecco cosa prevede
Approvato l'emendamento UDC sulla non vincolatività del TB per il medico
Roma, 26 mar. (Adnkronos Salute) - No alla sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiali, assistenza domiciliareai pazienti in stato vegetativo, dichiarazioni anticipate di trattamento (dat) non vincolanti e durata delle stesse di 5 anni.
Nove articoli, e non più dieci come da principio, per regolamentare il dibattuto tema del testamento biologico. Il testo Calabrò, che oggi ha ottenuto il via libera dell'Aula del Senato in prima lettura, prende il nome di 'Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e dichiarazioni anticipate di trattamento', ed è la sintesi di una serie di disegni di legge in materia. Nel primo articolo del testo vengono delineate le finalità del Ddl che vuole garantire l'inviolabilità e l'indisponibilità della vita umana, nonché la tutela della salute come fondamentale diritto del cittadino e della collettività. Si precisa il divieto di ogni forma di eutanasia attiva e al suicidio assistito, e si sancisce il divieto di forme di accanimento terapeutico, anche se, nel testo emandato che ha avuto il via libera dell'Aula, non si fa mai esplicito riferimento letterale all'accanimento terapeutico, depennato dal testo con una serie di emendamenti.
L'articolo 1, dopo un acceso confronto tra le parti in Commissione Sanità, accoglie anche il passaggio sul consenso informato chiesto a grande voce dal Pd. Ma in una formulazione più 'soft' rispetto a quella indicata dai democratici in Commissione con un emendamento che vedeva il presidente dei senatori democratici Anna Finocchiaro come prima firmataria.
All'articolo 2 si disciplina il consenso informato, mentre all'articolo 3 si entra nel vivo della delicata questione - indubbiamente il nodo più controverso del provvedimento - dell'idratazione e dell'alimentazione artificiali. L'articolo 3, infatti, disciplina i contenuti e i limiti delle Dichiarazioni anticipate di trattamento, le cosiddette Dat, attraverso le quali il dichiarante esprime il proprio orientamento sui trattamenti medico-sanitari e di fine vita in previsione di una futura perdita delle capacità di intendere e di volere. Non possono essere inserite indicazioni finalizzate a eutanasia attiva od omissiva. E si specifica, inoltre, che alimentazione e idratazione artificiale, in quanto forma di sostegno vitale, non possono costituire oggetto di dichiarazioni anticipate. Ciò significa, in altre parole, che non verrà data la possibilità di scegliere anticipatamente, e in piena coscienza, di non sottoporsi ad alimentazione e idratazione artificiali qualora ne avessimo bisogno trovandoci in condizione di disabilità. Nel testo si determina, inoltre, che le Dat acquistano efficacia dal momento in cui il paziente in stato neurovegetativo sia incapace di intendere e di volere. La valutazione dello stato clinico spetta a un collegio formato da 3 medici, composto da un neurologo, un anestesista-rianimatore e un medico legale, sentiti il medico curante e il medico specialista della patologia.
Nell' articolo 4 si afferma che le Dat non sono obbligatorie e devono essere redatte in forma scritta da persona maggiorenne in piena capacità di intendere e di volere, raccolte dal medico curante e non più dal notaio come previsto nel testo originario. Sono sempre revocabili e modificabili e hanno validità di 5 anni, termine oltre il quale perdono efficacia.
L'articolo 5 prevede l'assistenza ai pazienti in stato vegetativo, mentre l'articolo 6 disciplina la figura del fiduciario, che, in collaborazione con il medico curante, si impegna a far sì che si tenga conto delle indicazioni sottoscritte dal paziente. L'articolo 7 garantisce al medico la possibilità di disattendere le Dat, sentito il fiduciario, qualora non siano più corrispondenti agli sviluppi delle conoscenze scientifiche e terapeutiche. In caso di controversia tra medico e fiduciario la questione va sottoposta alla valutazione di un collegio di medici composto da un medico legale, un anestesista-rianimatore e un neurologo, sentiti il medico curante e il camice bianco specialista della patologia. Tale parere non è vincolante per il medico curante, il quale non è tenuto ad applicare prestazioni contrarie alle sue convinzioni di carattere scientifico e deontologico. All'articolo 8 si disciplina l'ipotesi di contrasto tra soggetti legittimati a esprimere il consenso al trattamento sanitario in assenza del fiduciario. La decisione viene autorizzata dal giudice tutelare su parere del collegio medico, o in caso di urgenza sentito il medico curante. All'articolo 9, contenente disposizioni finali, è prevista infine l'istituzione di un registro nazionale, una sorta di archivio delle Dat, al ministero del Welfare, in cui confluiranno i testamenti biologici raccolti. Le Dat non sono soggette all'obbligo di registrazione e sono esenti dall'imposta di bollo e da qualunque altro tributo.
ON GALLETTI SU FEDERALISMO -Prato 26 Marzo 2009
Posted On martedì 24 marzo 2009 at alle martedì, marzo 24, 2009 by Avv. Francesco QuerciV Commissione Bilancio Tesoro e Programmazione; ex assessore Guazzaloca
"Federalismo Fiscale, come concepire e dare concreta attuazione ad una nuova regolamentazione dei rapporti finanziari tra Stato, regioni ed enti locali"L'accento sarà posto sulla reale attuazione dell'articolo 119 della Costituzione, con la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni che lo Stato deve garantire a tutti i cittadini, con le funzioni fondamentali degli enti locali e con il livello di decentramento necessario ad assicurare l'esercizio unitario delle funzioni sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza. Fare precedere l'esame del disegno di legge sul federalismo fiscale dall'esame e dall'approvazione del progetto di legge relativo alla Carta delle autonomie, in quanto l'aspetto istituzionale risulta logicamente precedere e prevalere sugli aspetti finanziari, ovvero in modo diametricalmente opposto di come si intende operare con l'approvazione del "federelasismo fiscale".
Interverranno alla serata:
On. Nedo Poli, (segretario regionale UDC)
Dott. Enrico Mencattini (Segretario provinciale U.D.C. Prato),
Avv. Francesco Querci (Segretario Comunale U.D.C. Prato),
Dott. Antonio Longo (Segretario Comunale Giovani U.D.C Prato),
Avv. Simone Goti (Coordinatore Provinciale Circolo Liberal Prato).
Incontro aperto a tutti.
UDC appoggia CENNI
Posted On mercoledì 18 marzo 2009 at alle mercoledì, marzo 18, 2009 by Avv. Francesco QuerciIn questi giorni a fianco delle riunioni dei Comitati del partito, si sono tenuti i primi e fondamentali contatti con Roberto Cenni, candidato Sindaco per Prato.
La convergenza su temi cari all'UDC Pratese e la passione con la quale sono stati trattati dal candidato, hanno confermato la bontà della candidatura da sempre auspicata dalla segreteria Pratese, che oggi, anche in modo formale, dichiara dunque di sostenere per la conquista del Municipio, mettendo a disposizione le proprie risorse.
La Segreteria é altresì grata alla disponibilità del nostro Candidato CAVERNI, sceso in campo per difendere la linea del partito contraria a sostenere candidati che non fossero espressione della città, super partes, idoenei da una parte ad attrarre e sintetizzare ogni forma di opposizione e dall'altra parte capaci di costruire una vera alterinativa di governo; Caverni si é fatto indietro coerentemente con la posizione assunta da lui e dal partito al momento della presentazione alla città, contribuendo in tal modo fattivamente alla migliore scelta, la più ampia e condivisa.
Cenni rappresenta, infatti, la migliore proposta politica in quanto vero momento di discontinuità nei confronti di un'amministrazione cittadina carratterizatasi solo da autoreferernzialismo e da totale indisponibilità all'ascolto delle istanze che provenivano dalla città, nonché da una grave incapacità di lettura e di risposta di quei fenomeni sociali ed economici in rapida evoluzione.
I concetti di "merito" e di "rinnnovamento" devono entrare nella nostra amministrazione, alla quale rimproveriamo anche di non avere saputo, attraverso le proprie rappresentanza politica, di accennare al cambiamento, candidando i vertici della "società partecipata per eccellenza" alla guida della città e precipitando poi nel caos a seguito di candidature di due ex assessori, quali lo sono stati Carlesi e Milone, idonee ad evidenziare solamente una crisi e un'incapacità della sinistra ad offrire risposte reali ed innovative ai cittadini.
Riteniamo di precisare che non é solo importante sottolineare il cattivo stato in cui Prato é stata ridotta o la necessità di dare attuazione alla vita democratica attraverso un'alternanza, di cui oggi la città sente il bisogno dopo decenni di governo di sinistra, ma siamo convinti che puntare su un canidato super partes, che abbia una visione "laica" dei problemi e che sappia chiamarli con il nome giusto lontano, dal peso del conformismo politico ed intellettuale di cui é inevitabilmente vittima il candidato del PD, sia l'elemento in più e la ricetta prescritta per la svolta che la città chiede a gran voce. I problemi della città sono molti e non sono né di destra, né di sinistra, ma vanno "laicamente" risolti con il candidato adatto al raggiungimento dello scopo ed in particolare alla salvaguardia del lavoro, della piccola e media impresa ovvero del rilancio di Prato nel "commercio globale".
Questo sta alla base della nostra scelta di questo tipo candidato, che oggi si pone come elemento impriscindibile per superare "l'ingessatura" della città provocata da una giunta oramai al capolinea.
Per questo, oggi L'UDC é pronta a fare la sua parte, anche attraverso la valorizzazione di nuovi soggetti che la politica attende in un momento assai delicato della nostra comunità, per la quale ci sarà bisogno di tutti e soprattutto sarà necessario una maggiore partecipazione dei cittadini per la realizzazione di un disegno complessivo che dia nuova assetto ai delicati equilibri sociali ed economici, che stanno alla bane del nostro vivere quotidiano ovvero al così detto " bene comune".
Enrico Mencattini (Segr Prov Udc) - Francesco Querci (Segr. Com. UDC)
“Misure a favore dell’efficienza e della funzionalità delle Forze Armate”
Posted On giovedì 12 marzo 2009 at alle giovedì, marzo 12, 2009 by Avv. Francesco QuerciSondaggio Casini (UDC) in forte crescita
Posted On martedì 3 marzo 2009 at alle martedì, marzo 03, 2009 by Avv. Francesco Quercida "La Repubblica"
"Prato non deve chiudere" Atto Camera da UDC
Posted On venerdì 27 febbraio 2009 at alle venerdì, febbraio 27, 2009 by Avv. Francesco Querci
Aderiamo in modo ufficiale alla manifestazione indetta per sabato 28 febbraio,nella difesa del distretto,Invitiamo simpatizzanti ed iscritti alla partecipazione,
ci facciamo promotori attraverso i nostri parlamentari ad attivare ancora presso le commissioni parlamentari competenti l’attenzione per la Vertenza Prato ,sollecitando provvedimenti all’esecutivo di Governo.
Enrico Mencattini segretario Provinciale
premesso che:
il distretto tessile di Prato, con oltre 48.000 addetti ai lavori, vanta un ruolo chiave nell'economia nazionale, sicuramente paragonabile a quello rivestito dalla ex compagnia di bandiera Alitalia;
nei primi sei mesi del 2008 gli indici economici hanno segnato un preoccupante calo della produzione industriale, pari al 7 per cento ed un notevole aumento delle ore di cassa integrazione, pari al 50 per cento;
negli ultimi sei anni si è verificata una forte riduzione delle persone impiegate nel settore in misura di circa 8.000 unità, con conseguente diminuzione di fatturato pari al 24 per cento per quanto riguarda i tessuti e al 36 per cento per quanto concerne le fibre;
la perdita di posti di lavoro e la chiusura di numerose ditte operanti nella filiera tessile pratese rappresenta una grave perdita per l'economia nazionale e per il Made in Italy;
è necessario salvaguardare il settore tessile pratese in attesa della ripresa economica e di più favorevoli condizioni di accesso al credito;
il sottosegretario allo Sviluppo Economico Adolfo Urso ha recentemente preso atto della situazione e condiviso la necessità di un impegno concreto,
impegna il Governo ad individuare le strategie utili e gli strumenti idonei a tamponare le emergenze economiche e finanziarie e le criticità sociali che potrebbero derivare dall'attuale crisi che sta colpendo il distretto tessile di Prato.
(7-00122)
«Anna Teresa Formisano, Poli, Pezzotta».
Magdi Cristiano Allam per l'Udc alle EUROPEE
Posted On giovedì 26 febbraio 2009 at alle giovedì, febbraio 26, 2009 by Avv. Francesco Querci
Il giornalista egiziano in lista alle Europee per il partito centrista: ''Dobbiamo costruire in Italia e in Europa una realta' nuova, consapevole delle radici cristiane''
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - ''Non ha i caratteri somatici cosi' belli, ma noi non decidiamo in base a queste caratteristiche... Potremo dire che e' 'abbronzato', il che porta bene''. Pier Ferdinando Casini, annunciando la candidatura di Magdi Cristiano Allam per l'Udc alle europee, fa un ironico riferimento alla battuta rivolta dal premier Silvio Berlusconi nei confronti del presidente degli Usa, Barack Obama.
Oltre al giornalista, ci sara' spazio nelle liste anche per altri rappresentanti del movimento 'Protagonisti per l'Europa cristiana'. E proprio sulla riaffermazione del principio delle radici giudaico cristiane dell'Europa punta Magdi Allam.
''Dobbiamo costruire in Italia e in Europa -spiega- una realta' nuova, consapevole delle radici cristiane''. Allam ringrazia Casini per ''la straordinaria possibilita' di collaborare a partire dalle elezioni europee''. ''Siamo un partito libero e la candidatura di Magdi Allam -rimarca Casini- e' un modo nuovo di fare politica''. ''Il tema dell'identita' cristiana -rimarca Casini- e' un nostro elemento genetico. E Magdi rappresenta il segno della nostra accettazione della diversita'''. Casini guarda a Allam come un uomo che ''viene da lontano''. Ma la disponibilita' verso le diverse culture non puo' esistere se non si ha una forte consapevolezza della propra: ''Non e' possibile accogliere gli altri se non abbiamo la percezione di chi siamo noi'', sottolinea Casini. Con Magdi Allam ''stiamo lavorando insieme per costruire una casa nuova''.
SINDACO per PRATO CAVERNI : video e rassegna stampa
Posted On sabato 21 febbraio 2009 at alle sabato, febbraio 21, 2009 by Avv. Francesco Querci
da TOSCANA TV guarda il VIDEO (clicca) TOSCANA TV
clicca sull'articolo per ingrandi
re

(leggi anche Se l’Udc non si apre a sinistra)
(Mencattini (Udc): Con Roberto Caverni per rilanciare la nostra Prato)E' Roberto Caverni il candidato a Sindaco dell'Udc pratese.
Prato, 20 febbraio 2009 - La candidatura è stata ufficilìalizzata questa mattina durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato oltre al candidato, Enrico Mencattini e Francesco Querci, rispettivamente segretario provinciale e comunale dell'Udc, Lisa Taiti responsabile del progetto Prato prima di tutto.
Roberto Caverni è nato a Prato il 14 luglio 1948 - il giorno dell'attentato a Togliati, precisa - e da sempre vicino al mondo cattolico. Imprenditore in "sordina", come ama definirsi, è entrato in politica quasi per caso circa 15 anni or sono, quando fu eletto consigliere di circoscrizione ottenendo il maggior numero di preferenze pur non facendo campagna elettorale. Stesso successo alle elezioni regionali quando ottenne preferenze doppie di quelle del secondo eletto. Successo ripetuto anche alle ultime elezioni amministrative.
Svolge l'attività di imprenditore dal 1972. E' presidente del Lanificio Caverni e Gramigni Spa ed amministratore delegato dell'immobiliare CG, sempre legata al lanificio. Oggi il lanificio Caverni e Gramigni è una delle più solide del distretto (non ricorre al credito da oltre quindici anni, occupa trentadue dipendenti e fattura circa 14milioni di euro all'anno.
«La mia candidatura - ha spiegato Caverni - è nata dopo aver verificata l'impossibilità di trovare un accordo con i nostri probabili alleati. Già prima di Natale avevo fatto un appello dichiarandomi pronto anche ad un passo indietro pur di trovare una una convergenza unitaria all'interno di una coalizione di centrodestra, Ad oggi questo non è stato possibile ed ecco quindi la mia candidatura. Mi preme però sottolineare la disponibilità a riconsiderare questa decisione nel caso di importanti candidature». E poi precisa «Una candidatura interna del PdL e di Aldo Milone non ci convince. Conosco Milone e lo rispetto, ma come Massimo Carlesi sono personaggi che hanno condiviso tutta la politica della sinistra a Prato. Non si sono trovati d'accordo su un punto (trasporti pubblici per Carlesi e sicurezza per Milone), ma su tutto il resto si sono trovati d'accordo ed hanno così contribuito al degrado della città».
Caverni sembra raggruppare tutte le caratteristiche richieste ad un candidato: impegnato in politica, imprenditore, proviene dalla cosidetta società civile - termine che rifiuta - e non ha mai vissuto di poltica «è sempre stato il mio "limite" politico». «Ad oggi - sottolinea - posso dichiarare di essere l'unico candidato di centrodestra» e attacca «L'incapacità del centrodestra ad indicare un candidato a sindaco mette a nudo la mancanza di selezione di classe dirigente all'interno, non so di Alleanza Nazionale, ma di Forza Italia sicuramente».
I punti del programma elettorale di Caverni rappresentano le nececessità più impellenti della città, dal lavoro alla sicurezza, ma, come tiene a precisare, con proposte serie ed attuabili «se ne parla tanto ma non si dice cosa si intende fare». A partire dall'immigrazione. «Bisogna distinguere coloro che vengono in questo Paese per lavorare: devo ammettere che se non ci fossero stati i lavoratori stranieri avrei già dovuto chiudere. Per quanto riguarda il distretto parallelo è necessaria un'analisi più profonda. I cinesi, ad esempio, hanno svolto una funzione di supplenza nei confronti di una economia che andava deteriorandosi, ma questo non vuol dire che sono una cosa positiva. Per quanto riguarda la concorrenza sleale si deve riconoscere che per l'indstria tessile pratese tradizionale intesa come produttore di tessuti o di filati non esiste».
E poi il centro storico. «Dobbiamo riqualificare chi abita il centro storico partendo dal concetto di fondo che il cittadino che vive in centro storico è un previligiato ed orgoglioso di esserlo. Quindi stabilire una "corsia preferenziale" a chi ristruttura le case del centro storico». Infine, ma non per ultima l'economia. «Vedo positivamente questa iniziativa di creare un tavolo al quale partecipino banche ed imprese. Bisogna arrivare ad una visione diversa del credito: non solo il credito per le aziende sanema anche il credito per accompagnare le aziende verso la chiusura. Smettere di finanziare aziende decotte che più le mandi avanti e più fanno danni. Bisogna portare il distretto a dimensione con un "soft landing" e quindi farlo ripartire».
Ad accompagnare Caverni in questa maratona elettorale che si concluderà il prossimo giugno, si è già mossa la macchina elettorale delll'Udc pratese, impegnata su altri fronti, come ha sottolineato il segretario comunale Francesco Querci e la coordinatrice del "Progetto Prato prima di tutto" Lisa Taiti. Il progetto è nato nel mese di giugno sta avvicinando molte persone e movimenti spontanei che intendono impegnarsi per la città al di fuori dei soliti schemi e secondo gli organizzatori, la candidatura di Caverni costituisce un'oppurtunità per tutti e non solo per coloro che sono all'interno di un partito.
da TOSCANA TV
Caverni candidato sindaco dell'Udc di Prato
| 20/02/2009 - E' Roberto Caverni il candidato sindaco dell'Udc di Prato per le prossime elezioni amministrative. La decisione e' stata ufficializzata oggi dal partito che ha stabilito di correre in modo indipendente rispetto a Forza Italia e An per il Pdl. 'I problemi del distretto, legati alla crisi economica ed alla forte immigrazione di questi anni, accentuati dalla cattiva amministrazione delle giunte di centro sinistra che si sono alternate alla guida della citta', chiedono una svolta radicale nell'individuazione della scelta' spiegano gli esponenti dell'Udc. Caverni, imprenditore, da anni e' impegnato in politica. Ha ricoperto l'incarico di consigliere regionale e comunale. L'Udc nelle varie realta' e' libero di formare alleanze, come stabilito dai vertici del partito. La decisione di correre da soli a Prato, come spiega il segretario provinciale, Enrico Mencattini, e' dipesa dal fatto che il Pdl non ha invitato l'Unione di Centro a dare vita ad un percorso comune e dalla notizia che probabilmente il centro destra appoggera' l'ex assessore della giunta di centro sinistra, Aldo Milone. |






