Tra il Partito democratico è il Popolo della Libertà "c'è uno spazio enorme". Ne è convinto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, che, interpellato a margine di una conferenza stampa alla Camera, osserva: "Non stiamo affatto stretti". E a Giuliano Ferrara che, dal Foglio di oggi, gli suggerisce di "non stare seduti sulla riva del fiume" ma di fare quello che la lista Pro-Life avrebbe voluto fare se fosse stata eletta in Parlamento risponde con stizza: "Con tutto il rispetto per Ferrara ma l'opposizione che lui delinea oggi sul suo giornale la facciamo già tutti i giorni".

Per ora quindi l'Udc continuerà a stare nel mezzo, valutando di volta in volta, provvedimento per provvedimento, come votare. Tuttavia, a partire dal pacchetto sicurezza del governo che Casini elogia, il leader centrista ammette che le convergenze sono di più con il partito di Silvio Berlusconi che con quello di Walter Veltroni: "Non c'è nessuna concorrenza col Pd che ha una sua collocazione nella sinistra italiana.

E, anche se ha fatto una strada di innovazione e oggi siamo entrambi all'opposizione, restiamo diversi". Mentre "con molti di coloro che sono al governo condivido parecchi valori, come l'appartenenza al Ppe, anche se abbiamo fatto scelte diverse".
Tuttavia, "dissensi e convergenze li vedremo in Parlamento".

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