UDC: intervento in Consiglio di Longo sulla SICUREZZA
Posted On giovedì 4 febbraio 2010 at alle giovedì, febbraio 04, 2010 by Avv. Francesco QuerciOggi abbiamo una grande occasione: il consiglio comunale odierno sulla sicurezza imporrebbe un ampio e quanto mai articolato dibattito tra le forze politiche che oggi siedono in questi banchi.
Parlare oggi di sicurezza significa avere a cuore ogni sfacettatura della realtà che ci circonda, perché a mio modesto modo di vedere, la sicurezza non è solo un aspetto legato alla criminalità, ma ha una veduta molto più ampia, che comunque riguarda in primo luogo tutti i cittadini pratesi.
I cittadini, oggi più che mai, hanno bisogno di sentirsi sicuri, e questo non significa attuare politiche volte sclusivamente a combattere la criminalità, ma significa porre l’accento in modo serio e costruttivo su altri temi. Mi viene in mente ad esempio, la sicurezza del posto di lavoro,o la sicurezza in campo medico, la sicurezza di ottenere da parte dell’amministrazione, un aiuto sotto i più variegati punti di vista.
Accogliamo con molto piacere e favore le opere che la giunta in questi primi mesi di governo sta mettendo in atto, andando a lavoro ieri mattina, era la prima volta che ero contento di stare incolonnato in tangenziale, vedendo quegli uomini al lavoro che provvedevano a rendere nuovo il manto stradale, ormai riempito di buche per la negligenza di molti.
La sicurezza credo stia anche qui, credo che un cittadino si senta sicuro di volere vivere nella nostra città se trova una corrispondenza diretta tra se stesso e gli uomini preposti ad amministrare la città.
Certo, non è meno importante il patto sottoscritto la settimana scorsa dal ministro Maroni, segno che qualcosa si sta muovendo, che la politica messa in atto sin dal principio dal nostro Sin daco, stia dando i primi frutti. Ed è qeusto quello che da cittadino pretendo dall’amministrazione, un’operosità puntuale, che arriva a toccare il problema considerato più piccolo da parte di un singolo cittadino.
Per ispondere alla crisi che ci sta invadendo ancor oggi, dobbiamo dare delle risposte solidalmente, come ci ha chiesto il nostro sindaco e come, credo nella maggior parte delle situazioni, fin ora abbiamo fatto, privilegiando quelle istituzioni che da sempre nei confronti dei bisognosi si sono spesi senza misura , mettendo a disposizione di tutti - senza se e senza ma - risorse economiche e risorse umane : in primis la Chiesa Diocesana tramite la Caritas Italiana ad esempio, e comunque attraverso l'associazionismo cattolico, molto attivo nel nostro territorio. Solo questo permette alla Giunta Cenni una politica del rigore volta a ristabilire sempre e comunque la giustizia sociale, ovvero a non ledere la dignità della persona umana.
Inoltre , l'azione politica silenziosa , costante e operosa messa in atto dall'Unione di Centro (che non rappresenta più solo il voto cattolico, per i più distratti) in appoggio alla Giunta Cenni mostra come questo partito non abbia lottato per posizioni di rendita all'interno del Consiglio Comunale, ma abbia interpretata fin da subito un ruolo fondamentale volto al dialogo fra alleati e con le stesse opposizioni interessate al bene comune.
I problemi di Prato sono così ampi e complessi che le posizioni della Lega, e mi dispiace dirlo, mostrano tutta lo loro limitatezza ed esigua lungimiranza politica , mentre le politiche sociali impongono ben più del rigore estremo, quanto la capacità di mantenere una società civile accogliente e forte nel contrasto alla criminalità. Mi rendo conto che le elezioni regionali sono vicine, ma non credo nemmeno che con attacchi sferrati e privi di alcun senso, si possa fare della politica una strada per risolvere le istanza che oggi ci devono interessare , in quento membri di un’unica maggioranza. Le parola apparse in questi giorni sui quotidiani, e mi rivolgo al collega Tosoni, non voglio credere che siano una linea politica messa in atto dalla Lega nord per distinguersi nelle prossime consultazioni, credo piuttosto che siano un caso isolato di pensieri a voce alta da parte di un singolo, e per questo credo che i toni debbano esser molto più pacati, anzi, come ho più volte sottolineato, tesi sempre al dibattito, purchè costruttivo!
Comunque, né il mio partito, né io siamo soggetti a cui piace soffermarsi molto su queste questioni che non servono a nessunno, stiamo parlando di sicurezza e del futuro della nostra città.
Come dicevo prima, una politica esclusivamente del rigore non può essere solamente la via d’uscita per ritornare ai livelli produttivi di una volta, non può essere nemmeno l’unica soluzione caricare tutti gli extracomunitari su un container e rispedirli a casa. Una politica del rigore significa, a mio parere, una politica volta al rispetto SERRATO delle regole, per Italiani e per extracomunitari indistintamente. Accanto a questa deve essere sempre presente, e mi rivolgo all’ottimo operato dell’Assessore Silli, una politica attenta sull’integrazione. Sia i nostri concittadini che gli extracomunitari che qui lavorano e che sono in regola, hanno saputo integrarsi nel migliore dei modi, trovando nel distretto pratese una risorsa per il loro futuro, non semplicemente una piazza su cui fare piazza pulita annientando la libera concorrenza.
Comunque, se la sicurezza, non è solo legata a fattori di integrazione e di concorrenza l’UDC pratese sta già lavorando affinchè l’amministrazione possa operare per un welfare più innovativo non solo nell’ambito dei servizi, ma anche per altre politiche che possono valorizzare gli ambiti educativi, della cura, del lavoro, del tempo libero, delle politiche tariffarie e fiscali.
È per questo motivo che mi sento di proporre e di buttare sul tavolo una proposta che a mio parere, serva come parte della soluzione da noi tanto auspicata: le modalità di intervento, sia in campo economico, che fiscale, che educativo devono assumere un differente orientamento a seconda della diversa responsabilità delle famiglie rispetto ai figli: ad esempio per le famiglie numerose va misurata adeguatamente la capacità economica correlata al numero dei figli. Questa è ovviamente solo una bozza, ma rispecchia in pieno ciò che noi intendiamo per sicurezza e per rigore: non è solamente con politiche distruttive, e concludo, ma accanto alle posizioni prese dall nostra giunta, alla quale va il pio plauso, chiedo che si tengano in seria considersazione in maniera più che seria, le politiche COSTRUTTIVE - e so che il Sindaco ci tiene molto affinchè gli vengano fatte proposte concrete - perche è solo attuando un giusto mix tra le due, e mettendo a tema la nostra città, senza scontri ideologici tra forze politiche, che si torna alla città intesa come fucina e come artefice di un’economia moderna per il raggiungimento del benessere che vogliamo e che i cittadini ci chiedono.
Antonio Longo
I cittadini, oggi più che mai, hanno bisogno di sentirsi sicuri, e questo non significa attuare politiche volte sclusivamente a combattere la criminalità, ma significa porre l’accento in modo serio e costruttivo su altri temi. Mi viene in mente ad esempio, la sicurezza del posto di lavoro,o la sicurezza in campo medico, la sicurezza di ottenere da parte dell’amministrazione, un aiuto sotto i più variegati punti di vista.
Accogliamo con molto piacere e favore le opere che la giunta in questi primi mesi di governo sta mettendo in atto, andando a lavoro ieri mattina, era la prima volta che ero contento di stare incolonnato in tangenziale, vedendo quegli uomini al lavoro che provvedevano a rendere nuovo il manto stradale, ormai riempito di buche per la negligenza di molti.
La sicurezza credo stia anche qui, credo che un cittadino si senta sicuro di volere vivere nella nostra città se trova una corrispondenza diretta tra se stesso e gli uomini preposti ad amministrare la città.
Certo, non è meno importante il patto sottoscritto la settimana scorsa dal ministro Maroni, segno che qualcosa si sta muovendo, che la politica messa in atto sin dal principio dal nostro Sin daco, stia dando i primi frutti. Ed è qeusto quello che da cittadino pretendo dall’amministrazione, un’operosità puntuale, che arriva a toccare il problema considerato più piccolo da parte di un singolo cittadino.
Per ispondere alla crisi che ci sta invadendo ancor oggi, dobbiamo dare delle risposte solidalmente, come ci ha chiesto il nostro sindaco e come, credo nella maggior parte delle situazioni, fin ora abbiamo fatto, privilegiando quelle istituzioni che da sempre nei confronti dei bisognosi si sono spesi senza misura , mettendo a disposizione di tutti - senza se e senza ma - risorse economiche e risorse umane : in primis la Chiesa Diocesana tramite la Caritas Italiana ad esempio, e comunque attraverso l'associazionismo cattolico, molto attivo nel nostro territorio. Solo questo permette alla Giunta Cenni una politica del rigore volta a ristabilire sempre e comunque la giustizia sociale, ovvero a non ledere la dignità della persona umana.
Inoltre , l'azione politica silenziosa , costante e operosa messa in atto dall'Unione di Centro (che non rappresenta più solo il voto cattolico, per i più distratti) in appoggio alla Giunta Cenni mostra come questo partito non abbia lottato per posizioni di rendita all'interno del Consiglio Comunale, ma abbia interpretata fin da subito un ruolo fondamentale volto al dialogo fra alleati e con le stesse opposizioni interessate al bene comune.
I problemi di Prato sono così ampi e complessi che le posizioni della Lega, e mi dispiace dirlo, mostrano tutta lo loro limitatezza ed esigua lungimiranza politica , mentre le politiche sociali impongono ben più del rigore estremo, quanto la capacità di mantenere una società civile accogliente e forte nel contrasto alla criminalità. Mi rendo conto che le elezioni regionali sono vicine, ma non credo nemmeno che con attacchi sferrati e privi di alcun senso, si possa fare della politica una strada per risolvere le istanza che oggi ci devono interessare , in quento membri di un’unica maggioranza. Le parola apparse in questi giorni sui quotidiani, e mi rivolgo al collega Tosoni, non voglio credere che siano una linea politica messa in atto dalla Lega nord per distinguersi nelle prossime consultazioni, credo piuttosto che siano un caso isolato di pensieri a voce alta da parte di un singolo, e per questo credo che i toni debbano esser molto più pacati, anzi, come ho più volte sottolineato, tesi sempre al dibattito, purchè costruttivo!
Comunque, né il mio partito, né io siamo soggetti a cui piace soffermarsi molto su queste questioni che non servono a nessunno, stiamo parlando di sicurezza e del futuro della nostra città.
Come dicevo prima, una politica esclusivamente del rigore non può essere solamente la via d’uscita per ritornare ai livelli produttivi di una volta, non può essere nemmeno l’unica soluzione caricare tutti gli extracomunitari su un container e rispedirli a casa. Una politica del rigore significa, a mio parere, una politica volta al rispetto SERRATO delle regole, per Italiani e per extracomunitari indistintamente. Accanto a questa deve essere sempre presente, e mi rivolgo all’ottimo operato dell’Assessore Silli, una politica attenta sull’integrazione. Sia i nostri concittadini che gli extracomunitari che qui lavorano e che sono in regola, hanno saputo integrarsi nel migliore dei modi, trovando nel distretto pratese una risorsa per il loro futuro, non semplicemente una piazza su cui fare piazza pulita annientando la libera concorrenza.
Comunque, se la sicurezza, non è solo legata a fattori di integrazione e di concorrenza l’UDC pratese sta già lavorando affinchè l’amministrazione possa operare per un welfare più innovativo non solo nell’ambito dei servizi, ma anche per altre politiche che possono valorizzare gli ambiti educativi, della cura, del lavoro, del tempo libero, delle politiche tariffarie e fiscali.
È per questo motivo che mi sento di proporre e di buttare sul tavolo una proposta che a mio parere, serva come parte della soluzione da noi tanto auspicata: le modalità di intervento, sia in campo economico, che fiscale, che educativo devono assumere un differente orientamento a seconda della diversa responsabilità delle famiglie rispetto ai figli: ad esempio per le famiglie numerose va misurata adeguatamente la capacità economica correlata al numero dei figli. Questa è ovviamente solo una bozza, ma rispecchia in pieno ciò che noi intendiamo per sicurezza e per rigore: non è solamente con politiche distruttive, e concludo, ma accanto alle posizioni prese dall nostra giunta, alla quale va il pio plauso, chiedo che si tengano in seria considersazione in maniera più che seria, le politiche COSTRUTTIVE - e so che il Sindaco ci tiene molto affinchè gli vengano fatte proposte concrete - perche è solo attuando un giusto mix tra le due, e mettendo a tema la nostra città, senza scontri ideologici tra forze politiche, che si torna alla città intesa come fucina e come artefice di un’economia moderna per il raggiungimento del benessere che vogliamo e che i cittadini ci chiedono.
Antonio Longo