Cesa e Bosi a Prato. La politica della salute del PD e della PdL

In Toscana,
non è possibile una coalizione di centro-destra, e non per lo strapotere del PD toscano; questo è il paradosso dell’attuale legge elettorale.

Nel luglio scorso in Consiglio Regionale, fra PD e PdL, si è consumato l’ultimo “compromesso storico” siglato con la modifica della legge elettorale la quale, non solo riduce il numero dei futuri consiglieri, eliminando fra l'altro le preferenze, ma rende il Consiglio appannaggio di un bi-polarismo offensivo per i cittadini toscani; una legge studiata a tavolino che lo stesso candidato presidente Rossi ha bollato nei giorni scorsi e che, di fatto, rende possibile conoscere fin da oggi il nome dei prossimi consiglieri toscani.
Tempi moderni, dove i principali quotidiani toscani non fanno informazione, ostaggi come sono degli stessi partiti, dove le preferenze sono abolite a vantaggio di inesistenti primarie e dove il Consiglio Regionale toscano, prossimo venturo, avrà il solo dovere di approvare delibere e leggi della Giunta.
Questo, in sostanza, l’accordo elettorale che i cittadini elettori toscani andranno a siglare nelle urne il 28 e il 29 marzo se non voteranno diversamente da PD e da PdL.
Mentre a Prato è sembrata possibile ed è diventata realtà un’alternanza in virtù della figura straordinaria del candidato civico Roberto Cenni, in Toscana al contrario si è negata radicalmente la possibilità con un colpo di spugna tutto “legislativo” . Di fatto, anche l’ipotesi di una candidatura civica per la Presidenza della Regione avrebbe avuto le gambe corte perché le vere alternanze non si costruiscono su di un “bipolarismo” manipolato per spartirsi incarichi politici e partite economiche quali quelle della “Società della Salute” e quelle dei “Termovalorizzatori”. Il dato politicamente saliente di queste elezioni regionali è che, mentre la Lega è concentrata ad ottenere il massimo dei consensi in termini percentuali, ma non di governance, il Popolo delle Libertà ha definitivamente firmato l’accordo per restare all’opposizione portando in dote al PD la tanto agognata “alternanza”.

Francesco Bosi candidato UDC Presidente Regione Toscana
Enrico Mencattini, Chiara Bambagioni e Vito Tarantini candidati UDC Provincia di Prato

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