Caso Permesopoli approdato in Cinsiglio
Posted On martedì 16 novembre 2010 at alle martedì, novembre 16, 2010 by Avv. Francesco Querci
Seguire una politica per l'integrazione o per una convivenza segnata da rispetto reciproco, non significa ricercare incondizionata referenti e avanzare a tappe forzate occasioni di scambio, nel tentativo di mettere in pratica ciò che invece deve essere accuratamente verificato e contestualizzato.La Provincia, purtroppo, con il suo ex assessore prima e con il consigliere oggi, ha dimostrato quantomeno spregiudicatezza nella scelta dei propri referenti sul territorio e superficialità nella gestione di un fenomeno che non pare evidentemente in grado di gestire.
Una scelta di contatti con la comunità cinese,che nella migliore delle ipotese è da ritenersi avventata, una voglia di contatti condivisa da pochi soggetti di quella comunità ispirata da interessi personali; i più di quella comunità restano invero avari di segnali d'integrazione nei nostri confronti.
Le Istituzioni devono cercare di fare meglio, molto meglio e oggi sono chiamate a chiarire quali sono stati i criteri adottati in concreto per la scelta dei vari interlocutori e quali saranno domani i presupposti sui quali la Provincia vorrà operare.
Vogliamo trasparenza, chiarezza e responsabilità.
(presentata sul tema domanda di attualità in Provincia)
Francesco Querci
(Capogruppo UDC in Provincia)
CENTRO STORICO: il momento delle scelte...28/10/10
Posted On lunedì 25 ottobre 2010 at alle lunedì, ottobre 25, 2010 by Avv. Francesco QuerciInteverranno anche esponenti dell'UDC che ha promosso l'incontro.
Sbolgi (vicepresid. circoscriz. centro), Querci (coord. comunale Prato).
Modera Longo (capogruppo in Comune) e conclude Bambagioni (coord. prov.).


Carmignano, allarme “ecomostro” ad Artimino: Querci si appella alla Provincia: “Fermate lo scempio
Posted On mercoledì 20 ottobre 2010 at alle mercoledì, ottobre 20, 2010 by Avv. Francesco Querci“Di fronte al pericolo di deturpare uno degli scorci più belli del nostro territorio – dice Querci - la Provincia nonostante le proprie competenze volte alla tutela del paesaggio e delle aree turistiche, sembra stare a guardare gli effetti devastanti della costruzione. Eppure il Piano territoriale (Ptc) della Provincia colloca l’edificio all’interno di un area segnalata come “valori estetici percettivi del territorio rurale collinare”, nonchè all’interno di un area naturale protetta locale e soprattutto si trova è all’interno di “politiche di Tutela attiva”, a ridosso di due “Areali di Tutela statutaria” e ne impedisce la storicizzata reciproca introspezione visiva (chiesa/mura). La Provincia, a nostro parere, deve intervenire bloccando immediatamente i lavori e la realizzazione di un’opera che, fra l’altro, non pare avere nessuno dei requisiti richiesti dal PTC provinciale”.
In Consiglio sono state riunite due interrogazione sul tema, Querci UDC e Attucci PDL, che ne presenteranno una congiunta, in discussione al prossimo Consiglio
L’INTERVENTO/Querci e Bambagioni (Udc): “A Prato mancano 30 milioni di euro in trasferimenti per la sanità. Rossi passi dalle parole ai fatti”
Posted On lunedì 11 ottobre 2010 at alle lunedì, ottobre 11, 2010 by Avv. Francesco QuerciMa dopo le parole servono i fatti. La nostra provincia riceve di trasferimenti di competenza regionale per la sanità 1.523,78 euro per ogni residente su 226.202 abitanti ufficiali e, in base a questo calcolo è la terza provincia in Toscana. Su molti documenti della Regione Toscana e recentemente anche durante l’audizione del direttore Cravedi nella Commissione Sanità della Regione Toscana è stato chiaramente certificato che resiedono in provincia almeno 20mila persone in più. Noi pensiamo siano di più di 20.000 ma se anche accettassimo quel dato i calcoli andrebbero riparametrizzati su 246.000 residenti.
Allora caro presidente Rossi a Prato mancano 30 milioni l’anno di trasferimenti sanitari di competenza regionale. Quando si pensa di rimuovere questa condizione? Quando si comincerà a chiederà scusa alla nostra provincia per la costante sottovaluzione subita dai vari livelli Istituzionali a partire dalla Regione Toscana per arrivare al governo centrale? I cittadini pratesi, le forze politiche e sindacali, i parlamentari dovrebbero accorgersi e ribellarsi al fatto che la nostra città sia largamente la peggio considerata delle provincie toscane e sia, di fatto la cenerentola fra le importanti realtà della nostra nazione.
Giovanni Bambagioni
Coordinatore Prov. Udc
Francesco Querci
Capogruppo Provincia Udc
Querci (Udc): «Legge 40, il solo punto fermo a tutela dei diritto del nascituro e della donna».
Posted On venerdì 8 ottobre 2010 at alle venerdì, ottobre 08, 2010 by Avv. Francesco QuerciQuerci (Udc): «Legge 40, il solo punto fermo a tutela dei diritto del nascituro e della donna».
Prato, 8 ottobre 2010 - «L'attuale dibattito sulla Legge 40 accende nuovamente i riflettori sulla regolamentazione della procreazione assistita. Si tratta di decidere in pratica se debba esistere una legge che regoli compiutamente la materia, oppure se si debba ritornare in una situazione di completo vuoto normativo su un tema così delicato come quello della procrezione. I continui attacchi alla Legge evidenziano il tentativo, neppure celato, di rendere vuota la norma. Una norma che è invero stato il frutto di un ampio dibattito parlamentare e non solo per oltre dieci anni ed è stata poi approvata con una larga maggioranza.trasferimenti statali: UDC Prato per l'unità d'intenti
Posted On domenica 26 settembre 2010 at alle domenica, settembre 26, 2010 by Avv. Francesco QuerciGiovanni Bambagioni
Coordinatore Prov. UDC - Partito della Nazione
Una battaglia per rimuovere una grave ingiustizia
Posted On martedì 14 settembre 2010 at alle martedì, settembre 14, 2010 by Avv. Francesco QuerciI dati pubblicati di recente sulla misura dei trasferimenti statali annuali alla nostra città sono viceversa inaccettabili.
Prato riceve ogni anno 343 euro per abitante. Livorno 373; Pistoia 380; Siena 409; Lucca 423, Pisa 453, Massa 513; infine Firenze con 555!
Perchè?
Con il livello di trasferimento di Lucca noi otterremo un aumento di risorse trasferite di E. 19 MLN; di oltre 24 MLN nel caso di Pisa; di ben 33 MLN nel caso di Firenze. E sopratutto non con carattere di una tantum.
Consideriamo che oltre ai cittadini residenti ufficiali, Prato ha, come ben sappiamo, qualche abitante in più.
Per decenni la nostra città ha ovviato con la piena occupazione e la forza economica a questa particolare iniquità ma adesso non possiamo più permetterci che, utilizzato il finanziamento straordinario di 25MLN, ci si trovi ad abbandonare nostri concittadini sfortunati sul lavoro e privi di ogni tutela successiva.
Noi pensiamo che Prato abbia la forza, se supportata da un grande spirito unitario, di rimuovere l' ingiustizia, profonda e inescusabile, di questa carenza di risorse.
Tutti dovrebbero sentirsi in dovere di contribuire a riportare la nostra comunità almeno sul livello degli altri capoluoghi di provincia toscani. Si apra una forte battaglia, a tutti i livelli decisionali. Prato è il terzo comune dell' Italia centrale e vige l'obbligo, per la sua classe dirigente, di farselo riconoscere in tutte le sedi. Dotiamo questa Giunta e il Sindaco Cenni delle risorse di cui godono altri, certamente non più virtuosi di noi e lavoriamo per il bene comune della nostra amatissima città.
Giovanni Bambagioni (Coordinatore Prov. UDC) Antonio Longo (Capogruppo Comune Prato UDC)
“Coprifuoco” a Chinatown, Querci contro Lorusso: “In gioco non c’è la libertà di mercato e la concorrenza ma la salute pubblica”
Posted On giovedì 9 settembre 2010 at alle giovedì, settembre 09, 2010 by Avv. Francesco QuerciNon è piaciuta in casa Udc la presa di distanza dell’esponente “finiano” Federico Lorusso rispetto all’ordinanza che il Comune intende adottare per obbligare i locali del Macrolotto Zero a chiudere entro mezzanotte. In un’intervista rilasciata a Notizie di Prato il consigliere comunale, ormai quasi ex Pdl, si era augurato una retromarcia di sindaco e assessore Caverni proprio su quel provvedimento. E la cosa viene ora stigmatizzata da Francesco Querci, segretario comunale dell’Udc: “Il consigliere Lorusso - scrive Querci - ben sa che uno dei motivi per cui il sindaco Cenni e la propria giunta hanno vinto le elezioni, corrispondeva ad un’effettiva esigenza di “fare”, di prendere delle decisioni, a causa di un lassismo, che la paura di pestare i piedi a quello o quell’altro, ha lasciato la città in mano agli avvenimenti. Chinatown è l’emblema più forte di quella situazione, di cui le vittime principali sono proprio quei residenti, cittadini italiani e cinesi, che si sono ritrovati intrappolati in una situazione surreale. Forse il consigliere Lorusso dovrebbe capitare da quelle parti per rendersene conto che esiste un’emergenza”.
“Quello in gioco - prosegue l’esponente centrista - non è la libertà di mercato e di concorrenza, ma quello di salute di chi vive in quell’area, che inevitabilmente necessita di interventi mirati, come quello coraggiosamente assunto dalla giunta. Capisco la volontà di essere parte del dibattito cittadino, ma non confondiamo - in modo disarmante - le diverse criticità fra Chinatown e piazza Mercatale, per la quale, come ben dovrebbe sapere, sono allo studio altrettanti e diversi progetti per la sua riquallificazione, che in realtà è già partita con la rimozione del mercato delle bancherelle”
Il Gruppo provinciale Udc non condivide la scelta di Gestri.
Posted On at alle giovedì, settembre 09, 2010 by Avv. Francesco Querci
Prato, 9 settembre 2010 - «Il ruolo istituzionale di rappresentante di tutta la comunità lo obbligava ad essere presente a fianco della ciittà, soprassedendo a contrasti di natura politica che ben potevano trovare sfogo in altre sedi ed in differente momento, senza recare così danno ad una manifestazione radicata in otto secoli di storia, alla cui tradizione resta ancorata l'immagine della nostra città.La disfida del Corteggio/Il centrodestra accusa Gestri: “La sua è stata una mancanza di rispetto per la città e per l altre istituzioni”
Posted On at alle giovedì, settembre 09, 2010 by Avv. Francesco QuerciNon si è affatto rasserenato il clima politico cittadino il giorno dopo il Corteggio con le polemiche legate prima alla decisione della Provincia di far sfilare dietro il proprio Gonfalone i rappresentanti delle comunità di immigrati, con conseguente parere contrario da parte del Comune, e poi con la scelta del presidente Gestri e dell’intera giunta provinciale di non sfilare nel Corteggio. Da una parte e dall’altra adesso si rinfacciano le accuse di aver rischiato di rovinare la festa dei pratesi. Il centrodestra accusa senza mezzi termini Gestri di ingerenza in una manifestazione da sempre organizzata dal Comune e di aver voluto fare per ragioni meramente politiche un doppio sgarbo istituzionale. Il gruppo provinciale del Pdl ha dichiarato al proposito che chiederà conto a Gestri con una domanda di attualità del suo comportamento e “come intenda provvedere allo sgarbo istituzionale verso il sindaco di Prato e soprattutto verso il prefetto”. “La partecipazione - si legge in una nota del Pdl - di cittadini stranieri e di qualunque provenienza estera agli eventi collegati alla Festa della Madonna della Fiera è da sempre stata libera e benvenuta, oltre che naturalmente numerosa. Chiediamo quindi in base a quale ragionamento il presidente della Provincia abbia ritenuto non solo di proporre, ma di spingersi fino alle estreme conseguenze che segnano evidentemente un precedente nei rapporti tra istituzioni. Se il presidente della Provincia e i suoi assessori, anzichè giocare a nascondino tra le vie del centro, avessero sfilato dietro il Gonfalone della Provincia, avrebbero semplicemente fatto il loro dovere di rappresentare l’interezza della comunità pratese, senza inutili distinguo frutto di valutazioni puramente ideologiche e di parte”.
Concetti che tornano in quanto afferma Francesco Querci, capogruppo Udc in Provincia: “Il ruolo istituzionale di rappresentante di tutta la comunità di Gestri lo obbligava ad essere presente a fianco della città, soprassedendo a contrasti di natura politica che ben potevano trovare sfogo in altre sedi ed in differente momento, senza recare così danno ad una manifestazione radicata in otto secoli di storia, alla cui tradizione resta ancorata l’immagine della nostra città. Il Corteggio è festa di campanile, del comune di Prato e la Provincia riveste un ruolo indiretto: questo doveva correttamente indurla a portare, se vogliamo, un elemento di riflessione sul tema della partecipazione della comunità cinese e non certo un elemento di disgregazione e di rottura, aggravato dalla scelta di non presenziare”.
Molto più peso l’affondo di Riccardo Mazzoni, coordinatore provinciale del Pdl: “La decisione del presidente della Provincia Gestri di disertare il Corteggio storico è insieme una mancanza di rispetto nei confronti della mediazione del prefetto e uno schiaffo alla cittadinanza pratese. Una conferma della totale mancanza di senso delle istituzioni di chi vuol piegare tutto, anche le tradizioni più antiche, ai propri interessi politici”. Mentre Leonardo Soldi, segretario comunale della Lega Nord, ribadisce come l’organizzazione del Corteggio storico spetti al Comune: “La Provincia - afferma Soldi - dovrebbe guardare alle cose di sua competenza, come per esempio tentare di reinserire nel mondo del lavoro le migliaia di cassaintegrati e di lavoratori in mobilità e di trovare un’occupazione per coloro che sono nelle liste di collocamento, invece di pensare esclusivamente agli stranieri”.




Francesco Querci