Gazebo Sabato in Piazza Duomo

L'UDC pratese costato il successo riscosso lo scorso fine settimana ha deciso di ritrovarsi sotto il Gazebo allestito in Piazza del Duomo per gli Auguri di Buona Pasqua con amici e simpatizzanti

Posted in |

1 commenti:

  1. Anonimo Says:

    Riflessioni molto interessanti sul perchè Veltroni assomiglia più a Hillary Clinton che a Barack Obama, scritte da un mio amico:
    ===
    [..] ti do alcuni argomenti per cui, secondo me, Obama NON è come Veltroni
    (che anzi assomiglia in certi aspetti ad Hillary Clinton):1) Veltroni finge di essereunanovità (chi si ricorda che era vicepremier di Prodi nel '96? Dodici anni fa!!!). Obama E' una novità.

    a) Veltroni è figlio degli apparati di partito. E' un coniglio tirato fuori dal cilindro quando non sapevano più che pesci prendere. E' il paravento dietro il quale si cela l' inconsistenza del PD. Similmente, se Hillary si sta giocando la candidatura è perchè è moglie di un ex presidente. Capace,
    certo... ma "è moglie di". Obama non è "figlio di", "marito di", "discepolo di".
    b) Veltroni ha fatto il politico tutta la vita. Obama no. Dopo la laurea, ha rinunciato a soldi e carriera per andare a "lavorare" tra le strade di
    Chicago. Poi è stato professore universitario (affiancandovi il volontariato
    e la battaglia per i diritti civili). L' impegno politico è arrivato dopo ed
    è stato a lungo "indiretto", da militante. Ha fatto campagna per Bill
    Clinton, per la Braun (prima senatrice di colore al Congresso degli Stati
    Uniti). Quando ha deciso di correre per un seggio prima al parlamento
    statale dell' Illinois (ci è stato 8 anni), poi al Senato americano (da tre
    anni), lo ha fatto senza "il Partito" dietro a coprirgli le spalle (ha avuto
    un ruolo maggiore la carta stampata che il Partito).
    c) Veltroni viene da quella che si potrebbe definire una famiglia
    "alto-borghese". Anche Hillary. Obama da una classe sociale medio-bassa. E' cresciuto senza padre, poi coi nonni materni. Ha rischiato di perdersi nel crack nel South Side di Chicago. Ha visto l' inferno, ne è uscito con una
    laurea alla Columbia University e poi un Master ad Harward [Veltroni non è
    laureato eppure ha diretto un giornale...]. E negli USA l' università (e
    certe università in particolare) sono un privilegio per pochi. Se non hai i
    soldi, quindi o *sei capace* (e prendi una fellowship) e al tempo stesso *ti
    fai il culo*, oppure niente.

    2) Veltroni è maanchista (come Hillary in politica estera e militare). Obama
    ha avuto le palle di dire in pubblico che la guerra in Iraq era sbagliata,
    nel 2002/3. Quando in America ti bollavano come anti-patriottico, se non
    come terrorista. Con un nome come Barack Hussein Obama, che dava adito a
    facili ironie. Che si sia d'accordo o no, è uno che prende posizioni
    scomode, che non convengono nell' immediato. E che in diversi casi si sono
    rivelate azzeccate (a differenza dell' "espertissima Hillary"). Dimmi quando
    mai Veltroni abbia preso una posizione scomoda. Piuttosto il Prodi migliore,
    certo non Veltroni...

    3) Veltroni "ama" dipingersi come trascinatore di folle. Obama le ispira
    davvero, con naturalezza.
    Ma non con le buffonate delle primarie telecomandate. Obama le folle (e non
    solo loro) le trascina davvero. Il video postato da Crucio, che annovera
    star come Scarlett Johansson, non è stato fatto su commissione. E' stata un'
    iniziativa spontanea di attori e artisti. Mi dirai: "le solite star
    pseudo-sinistrorse". Il bello è che lo stesso succede con la gente comune.
    Obama sta raccogliendo una barca di soldi con donazioni "popolari" di pochi
    dollari. Alcune di pochi centesimi. Questo non è mai successo prima. Non è
    mai successo prima che un candidato portasse sulle stesse posizioni i
    "liberals" delle Università californiane, le celebrità di New York e
    Hollywood, i neri della Carolina del Sud, i bianchi ex-segregazionisti della
    Georgia, i coltivatori di origine tedesca dell' Iowa, i ragazzi delle
    cittadine delle montagne rocciose. Sarà retorico per un "palato" europeo...
    ma non è un ipocrita, quello che dice lo crede, lo ha dimostrato nella sua
    vita. Tocca le corde più profonde dell' identità americana. Forse non
    riuscirà a fare granchè... ma è già riuscito a ridare fiducia a gente che
    non ci credeva. Gente che non andava a votare. E nonostante le sue
    posizioni, i suoi colleghi repubblicani lo stimano pubblicamente. Non è
    poco, per uno che dice di voler rivoltare da cima a fondo gli errori di
    Bush.

    [4) C'entrerà poco, ma Hillary si congeda sempre con un "Che Dio vi
    benedica"; Obama, pur da credente, è restio a tirare in ballo Dio nei
    discorsi. Si congeda di solito con un "Grazie, ora torniamo al lavoro!"]

    Tra parentesi, "Yes we can" (o, meglio "Sí se puede") è un motto sindacale,
    in particolare della United Farm Workers of America. Dimmi quando è successo prima, che un motto sindacale si gridasse nelle strade e negli auditorium americani. E che a dirlo fosse uno che ha chance reali di diventare presidente (ovviamente, col rischio molto concreto che gli sparino, di cui è
    consapevole lui e la moglie... anche se non ne sentite parlare, sempre
    "ovviamente")

    Ha una visione per l' America, ed è qualcosa di nuovo e diverso. Potrebbe rivelarsi un disastro per gli USA (ma guardate Bush!) o più semplicemente un insuccesso, questo non lo so. Ma so che questo paese è condannato a
    rinnovarsi o perire. E che, già in passato, sull' orlo di un baratro, ha trovato gli uomini e la forza per risorgere. Alcuni dei più grandi visionari che sono andati al potere negli USA hanno cambiato le sorti di questo paese e del mondo. Non credo si possa dire lo stesso in Italia, purtroppo.