Frane es esondazione: interrogazione in Provincia
Posted On lunedì 28 dicembre 2009 at alle lunedì, dicembre 28, 2009 by Avv. Francesco QuerciGruppo Consiliare U.D.C.
Consiglio Provinciale di Prato
Interrogazione: Difesa del suolo e protezione civile Provincia di Prato
premesso che la Provincia, nella sua qualità di autorità idraulica, realizza e cura la manutenzione di opere idrauliche e idrogeologiche e rilascia autorizzazioni, concessioni e nulla osta ai fini idraulici e in materia di Protezione Civile coordina il volontariato e supporta i Comuni per il superamento dell’emergenza.
Si occupa di tutela e salvaguardia della pubblica incolumità dai rischi idraulici e idrogeologici e dai danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da eventi calamitosi, mediante l’individuazione delle criticità del territorio e la definizione di una corretta pianificazione degli interventi volti alla mitigazione del rischio.
Ciò nonostante si sono verificati a causa degli importanti fenomeni atmosferici che hanno colpito il nostro territorio, comportanti danni e disagi nei giorni antecedenti la presente interrogazione e
considerate le competenze specifiche in materia di progettazione, realizzazione e manutenzione di opere di difesa idraulica e idrogeologica di gestione delle proprietà demaniali , di gestione e salvaguardia della risorsa idrica, dei compiti di polizia idraulica, di servizio di piena e di pronto intervento idraulico, di coordinamento degli enti locali e del volontariato della protezione civile e del servizio di reperibilità per il monitoraggio e la gestione delle emergenze.
Preso atto anche della circostanza che un Comune della Provincia ha espresso contrarietà all'operato della Provincia e che molti avvertono l'esigenza di conoscere se e quanto è stato fatto per evitare parte dei lamentati danni e prevenirne altri nel futuro
Si chiede al Presidente della Provincia e all'Assessore competente
a) di riferire al Consiglio se il servizio di sorveglianza idraulica (argine) e di rilevamento circa la tenuta delle infrastrutture (frana sulla “325”) abbia effettivamente funzionato ed in quale misura.
b) Inoltre di precisare le proprie competenze in merito alle diverse opere di manutenzione e quale fosse, al momento dei citati fenomeni, lo stato di manutenzione dell'argine e della strada.
c) di informare quali sono state le misure dottate per il superamento dell'emergenza.
Francesco Querci (Capogruppo UDC Consiglio Provincia Prato)
L'esproprio del voto di preferenza persiste in ogni caso
Posted On martedì 15 dicembre 2009 at alle martedì, dicembre 15, 2009 by Avv. Francesco QuerciStupiscono in questi giorni le affermazioni del PD dirette a giustificare lo scippo agli elettori della preferenza al momento del voto, grazie alle primarie in vista delle regionali.
Il dato dell'affluenza parla chiaro; un dato misero (forse nemmeno tutti gli iscritti hanno votato)! che difatti chiarisce che la scelta dei nominativi è il risultato di una metodologia (a spese di tutti) interna ai partiti per chi dovrebbe correre alle elezioni, anzichè procedere con indicazioni provenienti dalla stessa dirigenza (come avviene negli altri partiti).
Le Segreterie, invece di imporre candidature le scelgono dunque attraverso le primarie: poi la parola agli elettori.
"Poi la parola agli elettori" manca e ne deriva che il procedimento democratico rimane strozzato nel momento più importante, allorchè scendono in campo gli elettori, che come l'esperienza di insegna, si interrogano sulle sclete elettorali nelle settimane che precedono il voto.
Cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia.
Elettori che quindi arrivano alle urne con i giochi comunque già fatti all'interno delle segreterie.
Le primarie risultano solo un metodo democratico (migliorabile) confinato nella fase prodromica delle elezioni.
Sicuramente meglio di altri partiti, ma decisamente insufficienti ed anzi menzoniere allorchè le si voglia mascherare da qualcosa a cui nemmeno lontanamento assomigliano.
In un Paese come il nostro, contraddistinto dalla presenza dei partiti , solo lavorando sulla democraticità interna di essi ( come del resto previsto dalla Costituzione) e sulla reintroduzione del voto di preferenza, si potrà trovare l'equillibrio con l'elettorato, chiamato a scegliere comunque su indicazioni dei partiti.
(Il richiamo ad esperienze di oltre oceano sono ridicole; si sta parlando di sistemi, come quello in USA, privo dei partiti, dove tutto si gioca sulle primarie mediante azione dei movimenti createsi ad hoc)
Dunque, il PD non venda aria fritta all'elettorato!
Sul voto di preferenza resta l'indignazione per una legge regionale, così come voluta dal PD e dal PDL, che resta iniqua e che ci fa pure pagare le spese per le primarie interne di un partito.
Perchè i Signori della politica temono tanto la preferenza?
Francesco Querci
Consigliere Provinciale Udc
La folle aggressione ad un Presidente del Consiglio,
Posted On at alle martedì, dicembre 15, 2009 by Avv. Francesco QuerciLa compostezza delle reazioni politiche è altrettanto essenziale.
Se da domani iniziasse la rincosa a chi ha provocato l'odierna situazione, le parole di oggi sarebbero gettate al vento.
Ognuno, nel proprio campo d'influenza giochi la sua maledetta parte!
Francesco Querci
(un cittadino italiano)
contributo all’Emporio Caritas. Pdl e Lega si astengono, l’Udc vota sì e si arrabbia
Posted On domenica 13 dicembre 2009 at alle domenica, dicembre 13, 2009 by Avv. Francesco QuerciLa Provincia aumenta il contributo all’Emporio Caritas. Pdl e Lega si astengono, l’Udc vota sì e si arrabbia: “Incomprensibile”
da Notizie di Prato
Il consiglio provinciale ha approvato il rinnovo del protocollo d’intesa triennale per l’attuazione del progetto Emporio Caritas, che vede come partner, oltre alla Provincia, il Comune di Prato, la Caritas Diocesana e la Fondazione Cassa di Risparmio. A favore dell’aumento del contributo di 5mila euro hanno votato Pd, Idv e Udc mentre i gruppi Pdl e Lega si sono astenuti. L’assessore al Sociale Loredana Ferrara ha spiegato che il percorso già attivato insieme agli altri partner ha dato modo di costruire uno strumento di aiuto alle famiglie pratesi in difficoltà. “I numeri dell’attività dell’Emporio, centinaia di famiglie e migliaia di persone assistite, e i tanti segnali di emergenza sociale che arrivano dalle rilevazioni e dagli interventi richiesti, ci hanno spinto a prevedere un aumento del contributo di cinquemila euro, che portano l’impegno complessivo della Provincia a ventimila euro l’anno – ha detto Ferrara – Del resto il quadro della gestione dell’Emporio è assolutamente virtuoso e comprende anche azioni propositive nei confronti di associazioni e supermercati per recuperare prodotti di prima necessità”.
Come detto, Pdl e Lega si sono astenuti. Riccardo Bini (Pdl), pur riconoscendo che la situazione di precarietà sociale ha assoluto bisogno di sostegno, ha parlato di valutazioni che sarebbero in corso da parte del Comune di Prato su una maggiore partecipazione dei partner alla realizzazione concreta del progetto. “Mi chiedo se non valga la pena di aspettare e concertare una nuova delibera d’intesa con il Comune una volta che il percorso sia concluso”. Da qui la decisione di astenersi ribadita anche dalla dichiarazione di voto della capogruppo Attucci. Decisione che non è piaciuta a Francesco Querci (Udc) che ancora una volta ha marcato le distanze dal resto dell’opposizione: “Sinceramente - dice Querci - sono rimasto sconcertato e dispiaciuto dalle titubanze e dalle incertezze di un Pdl che in modo compatto ha inteso, insieme alla Lega, non votare a favore di un provvedimento che a mio avviso appare non solo opportuno, ma indilazionabile. In questo caso non si tratta di prendere una decisione su una strada o su un piano provinciale che verrà, ma si tratta di entrare da subito in casa e nell’emergenza di quei cittadini e di quelle famiglie anche pratesi, che sappiamo oggi in grave difficoltà e ricorrono all’Emporio come una necessità immediata e concreta per loro primarie esigenze di sostentamento. In un momento di difficoltà come il presente, andava in ogni caso preferito il buon senso (se non il buon cuore), mettendo da parte le differenze di partito, la retorica o preconcette posizioni e puntare direttamente all’essenziale”.
Caverni incontra Comitati del Centro Storico
Posted On mercoledì 2 dicembre 2009 at alle mercoledì, dicembre 02, 2009 by Avv. Francesco QuerciIeri sera, invece, il vice-sindaco Borchi ed il presidente della circoscrizione Centro Massimo Taiti hanno risposto alle domande poste dai tanti cittadini, circa 80, fra i quali alcuni volti noti della politica, accorsi all’assemblea pubblica promossa dal Coordinamento dei Comitati. I propositi iniziali erano ambiziosi: “Centro storico, proposte a confronto”, titolo subito richiamato da una chiosa del portavoce Fedi ad inizio serata: “Cerchiamo di guardare a quello che succederà domani, evitiamo quindi delle filippiche sul passato”.
segue su NOTIZIE DI PRATO
UDC: Opedale vecchio;Università per rilancio del centro
Posted On at alle mercoledì, dicembre 02, 2009 by Avv. Francesco Quercipratoblog.it
Francesco Querci, Consigliere Provinciale Udc».
capogruppo PDL Arezzo passa nell'UDC
Posted On mercoledì 25 novembre 2009 at alle mercoledì, novembre 25, 2009 by Avv. Francesco Querci"Coma vegetativo" Quando la scienza fallisce.....
Posted On martedì 24 novembre 2009 at alle martedì, novembre 24, 2009 by Avv. Francesco QuerciAvevano diagnosticato a seguito di un incidente in auto, il "coma vegetale". Quel coma che secondo molti dovrebbe permettere il famoso "stacco della spina"
"Non dimenticherò mai il giorno in cui hanno scoperto me", ha detto. "E 'stata la mia seconda nascita".
"Ho urlato, ma non c'era niente da ascoltare", ha detto, tramite la sua tastiera.
L'argomento del "fine Vita" torna alla ribalta, non dalla parte di quei familiari che hanno fatto la battaglia per interrompere una vita, ma di quelli che l'hanno difesa per 23 anni per poi scoprire che Rom voleva vivere e apprendere da lui stesso la "seconda nacita" nonostante una condizione di sofferenza, conscia e pienamente vissuta, di 23 anni.
Francesco Querci
Consigliere Provinciale UDC
Console Cinese: cosa vi aspettavate? Ha svolto appieno la propria funzione!
Posted On at alle martedì, novembre 24, 2009 by Avv. Francesco QuerciPrima di rispondere a questo, facciamocene un'altra: Chi è il (o un) Console della Repubblica Popolare Cinese? Il Console è il rappresentante di uno stato estero, un burocrate di uno stato comunista che in questa faccenda non entra perchè sistematicamente nel proprio paese violi diritti umani, ma perchè altrettanto sistematicamente applica una politica diretta a favorire l'immigrazione cinese in Italia, con ogni mezzo e con ogni forma.
Escono dalla Cina con i documenti, arrivano in Italia senza. Gli scambi di manodopera sona favoriti (sostituendo i malati con i sani, alla stregua dei pezzi di ricambio di un'autovettura!!), nessun controllo sul traffico di capitali in entrata (verso la Cina) e via dicendo, la lista sarebbe lunga.
Prova definitiva della connivenza del Governo Cinese sta nel rifiuto di adottare qualsivoglia politica diretta a favorire il rientro dei propri concittadini, perseguiti da un provvedimento di espulsione da parte dello Stato, o se risaliamo più a monte, a permettere il loro riconoscimento. Un comportamento che rende totalmente inidoneo anche il C.I.E. (Centro di Espulsione e di Identificazione), per la pratica impossibilità di effettuare un rimpatrio.
Dunque, torniamo dal Console Cinese. Difronte a controlli che tendono a porre un freno ad un fenomeno, caldeggiato e favorito dal proprio governo, cosa c'era da attendersi? Null'altro di quello di cui si è reso attore principale ovvero il difensore della politica del proprio Governo. Ha svolto appieno la propria funzione!
Peccato!. Un'occasione persa. Persa per acquisire da parte della comunità cinese, nel suo esponente più alto, una certa credibilità. Quello che a mio avviso doveva fare il Console doveva concretizzarsi non tanto nell'esercitare un ruolo di difensore dell'illegalità diffusa (e certa!), ma quello di cercare di ottenere un riequilibrio degli interessi in gioco, ovvero il riconoscimento di "maggiori diritti" per chi rispetta le regole, cercando di ottenere misure premianti per coloro che lavorano nella legalità, epuntano ad un loro inserimento nella nostra comunità.
Poteva, quindi, esercitare quel ruolo fondamentale di paladino dei diritti dei cittadini ed imprese cinesi "regolari", imprimendo un forte slancio al processo di integrazione.
Ciò non è avvenuto.
Il "Funzionario" ha agito da "funzionario", rispettoso di un mosdus operandi della casa madre.
Francesco Querci
(Consigliere Provinciale UDC)
PARISI (PDL) apre a UDC e dunque....sulle regionali...
Posted On lunedì 23 novembre 2009 at alle lunedì, novembre 23, 2009 by Avv. Francesco QuerciChiude l'argomento asserendo che se l'UDC non appoggiasse il canidadato della PDL, dovrebbe spiegarlo ai suoi lettori! (Evidentemente in chiave negativa).
Quindi, tradotto, non un'allenaza "alla Cenni", cioè con un candidato condiviso, ma "all'Attucci", con un candidato imposto. Con Cenni poi è stato un discorso, con Attucci un altro!.
Ci viene proposta dunque un appoggio alla PDL, sulla fiducia, in difetto del programma e del candidato: solo per motivazioni idologiche di carattere storico. Mi chiedo e Vi chiedo è sufficiente basare un'allenza sulla "fiducia" ad un partito (nel caso alla PDL)? L'UDC ha fatto il suo percorso; il suo elettorato oramai si contraddistingue come un elettorato di centro, critico del governo di sinistra, ma anche di un modo di fare politica caro al centrodestra e sinceramente un po' di acqua è passata sotto i ponti per capire anche questo. Certamente - ribadisco - rimane una posizione fortemente critica del governo della Regione da parte della sinistra, contro la quale un nostro candidato farà la sua parte, anche in assenza di alleanza con la PDL.
Personalmente vedo difficile u'alleanza che si basi esclusivamente su fatti diversi dalla tipologia del candidato e dal programma, quando l'unico partito che ad oggi ha svolto conferenze programmatiche su tutto il territorio regionale è stata l'UDC. Alla conferenza regionale di Venerdi, abbiamo concordato di andare da soli; mi prendo la responsabilità di spiegare ai lettori perchè esiste una legge elettorale voluta dal PDL e dal PD che blocca le candidature, toglie le preferenze, penalizza la rappresentanza e che in realtà come all'orizzonte non si profili alcun candidato alla Presidenza in grado di effettivamente mutare il corso delle cose, in quanto - verosimilmente - sarà un nominativo scelto all'interno delle blindate nomenclature di partito.
Andiamo avanti nella costruzione di una forza politica nuova, basata su nuove regole e su contenuti marcatamente innovativi, con una politica del buon senso e se si vuole del bene comune, volta cioè ad evitare lo scontro a tutti i costi, ma mettendo davanti l'interesse collettivo, prima ancora di quello di parte.
Francesco Querci
(Capogruppo Consiglio Provinciale UDC)
UDC a favore della "Moratoria del Patto di Stabilità"
Posted On giovedì 19 novembre 2009 at alle giovedì, novembre 19, 2009 by Avv. Francesco QuerciPagamenti sospesi e investimenti potrebbero essere messi subito in cantiere per dare ossigeno ad un economia del territorio oggi in apnea.
Una politica che l'UDC pratese ha sostenuto in campagna elettorale, riscontrando il favore di molte categorie economiche; una misura ritenuta da molti non solo come opportuna, ma addirittura come inevitabile ed essenziale (c'è chi sosteneva e sostiene la necessità di sforamento anche in difetto della moratoria).
Coerentemente, dunque, al proprio programma e nel rispetto del "bene comune" l'UDC in Provincia ha deciso di appoggiare detta richiesta.
Non si dimentichi che la proposta è diretta all'UPI e all'ANCI, ovvero alle organizzazioni di tutte le Province e Comuni italiani che racchiudono tutte le amministrazioni (di destra, di centro e di sinistra) e saranno queste a dovere mediare con il Governo circa la suddetta moratoria.
Tengo, inoltre, a precisare che il Patto di stabilità è una misura adottata e mantenuta in questi anni sia dai Governi di c-destra che di c-sinistra; non si discute che il Patto di Stabilità sia stata e mantenga una funzione importante di controllo della spesa pubblica; ma in un momento di crisi come il presente una sua sospensione, di cui se ne avvantaggiarenno verosimilmente gli enti più virtuosi, darebbe al nostro territorio la possibilità di "tirare il fiato", usufruendo di nuove e maggiori risorse sia per la Provincia, sia per il Comune.
Ritengo, infine, sottolinerare che trovare accordo su provvedimenti ritenuti utili alla collettività, aggiunga qualcosa ad una politica fatta solo di contrasto ideologico, il quale - ripeto - deve lasciare il passo al dialogo se di mezzo ci sono interessi superiori alle logiche di parte. Un approccio che si chiede alla politica nazionale, ma che non deve lasciarci indifferenti a livello locale, dove in realtà meno pressanti dovrebbere essere le motivazioni "politiche" o "ideologiche".
Va da sè, e concludo, che altra cosa resta l'esame di come verranno eventualmente utilizzate le maggiori risorse e spese, ma principi di buon governo obbliga gli amministratori a fare le scelte e all'opposizione di effettuarne il controllo, anche duro, ma quelli devono essere messi in condizione di governare, a prescidere dai diversi colori politici delle singole amministrazioni.
Francesco Querci
Capogruppo UDC Provincia Prato
Conferenza Programmatica UDC Provincia di Prato
Posted On venerdì 13 novembre 2009 at alle venerdì, novembre 13, 2009 by Avv. Francesco QuerciImmigrazione e sicurezza - Giovani e Università - Sanità - Sviluppo Economico e Ambiente
Avv. Cristiano Ciani e Avv. Piero Nieri immigrazione e sicurezza
Chiara Bambagioni (Resp. Giovani Udc) giovani e università
Roberto Bartoloni economia
Franca Petrà sanità e sociale
Roberto Caverni (Assessore Comune di Prato) svilupo economico
Francesco Querci (Consigliere Provinciale) ambiente e territorio
Intervengono
Enrico Mencattini (Segretario Provinciale)
Antonio Longo (consigliere comune prato)
Massimo Conti (consigliere comune di Poggio a Caiano)
Mauro Mazzoni (consigliere di Carmignano)
***
On. G.L.Galletti
On. Nedo Poli (segretario regionale)
On. Salvatore Cuffaro
Marco Carraresi (Capogruppo in Regione)
DIBATTITO
Conferenza Programmatica UDC Provincia di Prato
Posted On at alle venerdì, novembre 13, 2009 by Avv. Francesco QuerciImmigrazione e sicurezza - Giovani e Università - Sanità - Sviluppo Economico e Ambiente
Avv. Cristiano Ciani e Avv. Piero Nieri immigrazione e sicurezza
Chiara Bambagioni (Resp. Giovani Udc) giovani e università
Roberto Bartoloni economia
Franca Petrà sanità e sociale
Roberto Caverni (Assessore Comune di Prato) svilupo economico
Francesco Querci (Consigliere Provinciale) ambiente e territorio
Intervengono
Enrico Mencattini (Segretario Provinciale)
Antonio Longo (consigliere comune prato)
Massimo Conti (consigliere comune di Poggio a Caiano)
Mauro Mazzoni (consigliere di Carmignano)
***
On. G.L.Galletti
On. Nedo Poli (segretario regionale)
On. Salvatore Cuffaro
Marco Carraresi (Capogruppo in Regione)
DIBATTITO
Kebab e Divieti
Posted On lunedì 2 novembre 2009 at alle lunedì, novembre 02, 2009 by Avv. Francesco QuerciLa proposta del Comune è assolutamente in sintonia con quanto stabilito nei regolamenti delle altre città, in primis Pistoia, dove suggerisco ai cari critici oppositori di andarsi a leggere, il regolamento del "Comparto Commerciale della Sala", dove all'art. 2 si fa espresso divieto agli "insediamenti commerciali e agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che per tipologia, arredi e specialità facciano espresso riferimento a culture diverse da quella locale".
A me sembra un provvedimento molto più restrittivo di quello proposto e soggetto ancora a possibili cambiamenti annunciato dall'Assessore del Comune di Prato Caverni.
A questo punto, essendo l'amministrazione di Pistoia di Centro-Sinistra, essendo il provvedimento approvato da una giunta di Centro-Sinistra, o i rappresentanti del Centro-Sinistra pratese non sanno cosa fanno i loro colleghi di altre vicinissime città, oppure non sapendo cosa dire, perchè non hanno argomenti da proporre come non hanno avuto argomenti da approvare per il bene della città negli ultimi anni, si celano dietro una retorica di attacchi che ormai va avanti da decenni.
A questo punto se l'attuale Giunta propone cose razziste, populiste e qualunquiste, quali definire il rendere decoro ad un centro portato al disastro dall'aver permesso uno stravolgimento completo della nostra tradizione e cultura, sono fiero di appartenere a questa maggioranza.
--
Giacomo Sbolgi
VicePresidente Circoscrizione Centro UDC (Prato)
UDC: APU Centro Storico: ridisegnare la mappa
Posted On mercoledì 21 ottobre 2009 at alle mercoledì, ottobre 21, 2009 by Avv. Francesco QuerciLa segreteria comunale dell'Unione di Centro, da anni impegnata sulle problematiche connesse dal centro storico pratese, vede indispensabile - allo stato - la riduzione dell'APU ad un'area più ristretta, meglio servita, dotata di particolari agevolazioni (TOSAP e UFFICI TECNICI per ristrutturazioni, TIA) e di interventi sul decoro urbano e archittettonico. Una APU chiusa ermeticamente al traffico ed alla sosta e destinata nel tempo ad allargarsi,
Due fasi: la prima fase diretta a concentrare i primi sforzi in un'area ridotta, garantendone il recupero ed il rispetto, mettendo sul tavolo i progetti per la realizzazione dei servizi (Bus elettrici, parcheggi, nuovi interventi ecc...) da eseguire nella seconda fase con il riallargamento dell'APU.
Nell'area circostante dovrà essere predisposta una riapertura al traffico limitatamente "da e per" il rinnovato cuore cittadino, prevedendo una sistema di accesso al traffico, a cui corrisponda quello di uscita; si entra e si esce dalla stesso o limitrofo varco, prevedendo all'interno una velocità massima di 30 km/H
Assolutamente da evitare una riapertura del traffico che consenta l'attraversamento del Centro per spostarsi da una zona ad un'altra della città , con finalità più o meno dirette al decongestionamento del traffico delle arterie periferiche, le cui problematiche dovranno essere risolte diversamente, non potendo il Centro storico essere gravato anche delle criticità legate alla viabilità urbana cittadina.
Tale intervento, necessario ma anche provvisorio, consegue alle errate politiche della scorsa giunta che nonostante la previsione dei ticket per il parcheggio, l'allargamento della APU e della ZTC e ZTL, non ha fatto seguire alcuna iniziativa diretta a migliorare i servizi per il Centro Storico (parcheggi, viabilità, agevolazioni economiche), così come era nelle promesse evidentemente restate tali.
Resta da concordare con le categorie e i residenti la portata della manovra e dove intervenire: quello che si vuole è ripartire da un punto fermo (il cuore ermeticamente chiuso), dove potere intervenire (copertura economica) ed il rispetto delle nuove regole (controlli e limitazioni effettivi). Ovviamente particolare attenzione dovrà essere posta alle regole della ZTL, ovvero alla cornice dell'APU.
Francesco Querci
UDC- Segr. Comunale
Aereoporto di Firenze : serve più PRATO
Posted On lunedì 12 ottobre 2009 at alle lunedì, ottobre 12, 2009 by Avv. Francesco QuerciRimane questione fondamentale per la partecipazione di Prato all’assetto urbanistico ed alle scelte di sviluppo dell’area metropolitana.
La rapidità del cambiamento,a cui globalizzazione e trasformazioni economiche ormai coinvolgono anche la nostra area ci impongono rapide scelte ,ognuna delle quali comporta un margine di rischio e di valutazioni negative,e quindi anche il potenziamento di un aeroporto in un area urbana,fortemente antropizzata ,con potenziale sviluppo residenziale ed infrastrutturale pone delle riserve,d’altra parte alcune scelte sbagliate prese nel passato oggi impongono decisioni correttive.Infatti
è da tutti concordato che almeno per 10/15 anni anche se si scegliesse il ridimensionamento dell’aeroporto Vespucci sarebbe impensabile un collegamento con Pisa, per la mancanza di treni in quel tratto ad alta velocità e la mancata realizzazione della bretella per signa e quindi il collegamento veloce con la FI/Pi/Li.
La necessità in un momento di rlilancio del ditretto tessile e di potenziale riconversione industriale e soprattutto commerciale dell’area pratese, la necessità di un interscambio veloce con il resto dell’europa e del mondo per persone e merci non può rimanere prigioniera di infrastrutture primarie di mobilità quali sono aereo e treno.
Diciamo dunque si alla proposta del sindaco Roberto Cenni sull’Aeroporto Vespucci che non può più essere solo dei commercianti fiorentini.
Certamente ci sono scelte e comunque temi importanti collegati ad una decisione così impegnativa.Noi vediamo a questa collegato una riconversione di sviluppo dell’area del Macrolotto 2, a patto che la destinazione sia indirizzata verso il commerciale e nello specifico verso una area di accoglienza qualificata di tipo alberghiero,ristoro e fitness,settori che hanno un suo naturale sviluppo vicino ad importanti areoporti e che firenze non è ormai più in grado di offrire ai livelli richiesti dai viaggiatori internazionali.
Come Campi negli anni passati ha sviluppato interventi per la ricreazione ed il commercio alimentare ed abbigliamento, prato potrebbe cercare di attrarre investimenti in grado di trasformare il turismo ora solo di transito veloce dell’area Fi/Pi/Pt.
Prato con il Montalbano ,Pistoia con l’area della Montagna.Firenze con il suo rinascimento ineguagliabile.
Ma la soluzione Questione aeroporto potrebbe essere soprattutto lo strumento politico per potere garantire a Prato ed alla sua Provincia di entrare come forte interlocutore nei problemi di assetto dell’area metropolitana dalla quale non possiamo isolarci,qualunque sarà l’assetto istituzionale che le future decisioni legislative porteranno per questa area.
Un primo urgente argomento collegato alla questione aeroporto è l’orientamento che si va delineando di una stazione per l’alta velocità a Campo di Marte.
Prato non si può permettere una stazione a per la Tav a campo di Marte senza avere la garanzia che prima della sua inagurazione non sia già efficiente una Metropolitana veloce di collegamento Pistoia Prato Campo di marte,magari con fermata aeroporto.
Altrimenti saremo tagliati fuori dal collegamento con l’Europa.
Un altro argomento Università che non dovremmo volere solo come delocalizzazione ma integrazione con scelte economiche industriali turistiche sociali dei territori e quindi degli enti locali.
Per far questo bisogna che l’università di firenze divenga nel suo rilancio ormai necessario, l’Università di tutta l’area.
Avanti Sindaco l’UDC è con te.
Enrico Mencattini segretario provinciale udc Prato
Sulla questione dei nomadi
Posted On domenica 11 ottobre 2009 at alle domenica, ottobre 11, 2009 by Avv. Francesco QuerciLegalità, però, deve andare all'unisono con il rispetto delle persone e della loro dignità. L'articolo che riportava l'intervento degli assessori al sociale e quello all'intergrazione, non hanno soddisfatto, ma sembra che anzi non tengono di conto che il sino a che non sussista una condanna si presume l'innocenza delle persone.
Prevedere un nuovo regolamento, con restrizioni tali da precludere le libertà fondamentali, non significa fare rispettare un regolamento, ma andare a ledere principi che vanno oltre il rispetto delle regole comuni.
Spero che nell'iter del nuovo regolamento si tenga conto di questo e che forse per quelle poche decine di nomadi non c'era bisogno di scomadare due assessorati, ma sarebbe bastato la volontà di fare rispettare l'attuale regolamento che già prevede vincoli lavorativi, d'igiene e scolastici ben precisi, ma oggi dimenticati a causa dell'indiscutibile mala gestio della precedente amministrazione.
Segretario Comunale U.D.C. Francesco Querci
Domanda di Attualità: Quale "Progetto" per Gonfienti?
Posted On giovedì 1 ottobre 2009 at alle giovedì, ottobre 01, 2009 by Avv. Francesco QuerciDomanda di Attualità ex art.44 Regolamento del Consiglio Provinciale con oggetto:
“Progetto di recupero zona archeologica di Gonfienti”
premesso
che è notizia di questi giorni quella relativa ad un progetto per il recupero della zona archeologica di Gonfienti ovvero per la realizzazione del “parco archeologico” che comprenda Gonfienti e l'area di Artimino e Comeana, da inserire nel Pinao di Sviluppo Locale;
che tale intervento intereserebbe un importo complessivo di € 500.000,00:
che la Provincia di Prato avrebbe fatto proprio il progetto dell'Arch. Poggesi, responsabile di zona per la soprintendenza ai Beni archeologici;
considerato
che quanto sopra è stato appreso unicamente dalla lettura dei giornali;
che non risulta che il progetto dell'Archietetto Poggesi sia stato passato al vaglio della Commissione di riferimento;
che il Consiglio sia stato interessato o chiamato ad esprimersi sul progetto e più in generale sul “parco archeologico”;
che la zona interessata dal progetto, area di Gonfienti,cumula più interessi e situazioni delicate;
ritenuta
l'opportunità e la necessità che il Consiglio si esprima e sia chiamato a compiere le necessarie valutazioni sul Parco Archeologico e argomenti correlati.
chiede
al Presidente della Provincia e all'Assessore alla Cultura e Sviluppo Economico di riferire al Consiglio circa le circostanze sopra descritte
Francesco Querci Consigliere Provinciale U.D.C.
“Caritas in Veritate” Prof. Zamagni,
Posted On mercoledì 23 settembre 2009 at alle mercoledì, settembre 23, 2009 by Avv. Francesco QuerciAppunti liberamente tratti da Francesco Querci Consigliere Provinciale UDC alla Conferenza Etica e Regole per l'Economia Globale, organizzata dall'Ordine dei Dottori Commercialisti 21.09 T. Politeama Prato.
Una lettura della “Caritas in Veritate” assai penetrante quella offerta dal Prof. Zamagni, intesa da una parte ad evidenziare le ragione e la natura dell'attuale Crisi, dall'altra ad indicarne il suo possibile superamento.
Una crisi definita “antropica” per la perdita di “senso” e di “direzione”; un collasso che colpisce il sistema senza che si produca un cambiamento, diversamente invece di quanto accade nelle crisi “dinamiche” , conseguenti ad un evento eccezionale ch contiene in se i geni del superamento (per esempio una guerra che provoca una rivoluzione). Un'implosione simile a quella che ha colpito l'impero romano o il feudalesimo o ancora l'impero russo con la caduta del muro di Berlino.Come se ne esce dalla crisi antropica? La strada spesso è dettata da minoranze, da correnti di pensiero sino a questo momento inascoltate, che riesce ad indicare un nuovo orientamento di organizzazione sociale.
Il Prof. Zamagni pone l'attenzione principale sul significato e importanza del “Lavoro” e sul significato delle parole dell'enciclica “Il Lavore come Vocazione”.Ci riporta con il pensiero a San Benedetto allorchè con il “ORA ET LABORA, parificando il Lavoro con la Preghiera, conferì al Lavoro quella nobiltà che sino ad allora gli era stata sottratta (il lavoro era prerogativa delle classi più povere).Dal rinnovato senso del Lavoro deriverà l'Umanesimo e con questo l'Economia di Mercato, i monti di pietà, la borsa valori, ma senza finalità speculativa: un mercato civile e non speculativo.
L'umanesimo di San Benedetto antidoto alla cultura dell’ego Illustrando la figura del fondatore del monachesimo occidentale, il Papa dice che l’Europa da due guerre mondiali e da crollo delle ideologie per trovare la sua unità ha bisogno anche degli insegnamenti religiosi e morali che emergono dalle sue radici cristiane.
L'Enciclica “Caritas in Veritate” offre dunque un nuovo modo di pensare, tendendo a cambiare le mappe politiche sino ad oggi ritenute corrette, secondo cui fondamentalmente il Mercato era in grado di autoregolarsi.
L'economia moderna si è contraddistinta sostanzialmente nella divisione fra la sfera economica, tesa all'efficienza e quindi al profitto e quella sociale, volta a riequilibrare le diseguaglianze createsi per la ricerca del profitto. Recentemente, però, in epoca di globalizzazione, vengono sottrati agli statii importanti politiche da quelle monetarie a quelle industriali, che sini a 30 anni fa circa, servivano per riequilibrare appunto il sistema all'interno degli stati moderni.Conseguentemente lo squilibrio sociale è superiore di 4 volte rispetto al progresso di efficienza di un paese occidentale (studi Madison USA) e ciò causa la crisi.
L'Enciclica in commento indica come “direzione” quella di rimettere al primo posto l'individuo (con le sue necessità, aspirazioni, sofferenze) al fine di ricondurre nell'economia anche il sociale. Si dovrà parlare di una Economia Sociale e di un Sociale Efficiente.
La cultura popolare del nostro tempo intravede solo nella speculazione la possibilità di generare valore, mentre tende ad affievolirsi e a sparire il Lavoro come matrice di ricchezza.Ciò ha generato un'illusione collettiva portando l'economia mondiale nella rincorsa agli strumenti finanziari e ad una finanza virtuale con le conseguenze a noi tutte note.
Secondo l'Enciclica è indispensabile riporre il Lavoro al centro dell'economia: “Il Lavoro come Vocazione”
Si crede o si è creduto oggi che il Mercato sia distinto dalla Democrazia, giungendo a deviazioni paradossali come quello del modello Cina. Viceversa l momenro democratico è tutt'uno con quello economico (il riferimento anche in questo caso all'Umanesimo è chiaro). Un sistema che non tiene uniti i due fattori è destinato ad entrare in crisi.
Da respingere l'idea che il Mercato sia una zona “moralmente neutra”; altra cosa discutere quale sia il migliore modello democratico da adottare.
Concludendo il Prof. Zamagni rileva come l'Enciclica esprima alcune parole fondamentali di indirizzo al nuovo modo di intendere e interpretare la realtà per uscire dalla crisi: Fraternità, Sussidiarietà e Bene Comune.
Fraternità, ancora prima di solidarietà, in quanto principio di organizzazione sociale che punta all'eliminazione delle diseguaglianze (mentre il concetto di Solidarietà mira a mitigare le diseguaglianze.) Fraternità come Reciprocità all'interno dell'Economia in controtendenza, dunque, con l'intendere l'Economia solo come scambio di equivalenti.
Sussidiarietà, questa sia orizzontale che verticale, ma anche in assenza di un eccessivo statalismo o privatismo. Ovvero libera da condizionamenti forti dallo stato o da uno o più gruppi di privati.
Questo sistema “tripolare”, pubblico, privato e civile, ancora non ha trovato riconoscimento giuridico.
Il Bene Comune è un concetto tipico della dottrina sociale della Chiesa e sostanzialmente detta la regola secondo la qualle Io devo stare bene Con Te (e non senza di Te o sopra o sotto di Te. Tale impostazione rovescia il concetto di competizione o concorrenza.In sistemi come quelli italiani dove ad esempio esistono i distretti industriali, il fenomeno di una concorrenza diretta ad eliminare il concorrente è stata contenuta. Nei Paesi come gli USA è stato defagrante e concausa principale dell'attuale crisi.
Ho pensato di fare cosa utile nel riportare parte del pensiero del professor Zamagni, sperando di averne preso correttamente il significato in occasione della lodevole Conferenza su Etica e Regole per l'Economia Globale, organizzata dall'Ordine dei Dottori Commercialisti 21.09 T. Politeama Prato.
Francesco Querci (Consigliere Provinciale UDC)
Green Economy per la Provincia di Prato
Posted On mercoledì 16 settembre 2009 at alle mercoledì, settembre 16, 2009 by Avv. Francesco QuerciLa notizia (che riporto di seguito) delle intenzioni della giunta provinciale di una valorizzazione della "Green Economy", (una giusta Green Economy si estende oltre il piano energetico passando dalle politiche dei rifiuti "Zero", alla filiera corto o media, ai sistemi di recupero in ambito tessile, alla mobilità) e quindi dalla Bioedilizia alla Finanza Etica si possono unire vantaggi economici e sviluppo sostenibile.
Sappiamo che il nostro territorio ha un gap alto (anche in una recente indagine del CORRIERE DELLA SERA, Prato è molto lontana da quei Comuni "virtuosi" che hanno già fatto della Green Economy, il fiore all'occhiello della propria azione politica); compito dei nostri amministratori è recuperare, passando dunque dalle parole ai fatti.
Francesco Querci
Consigliere Provinciale UDC Prato
segue l'articolo apparso sulla stampa
Dalla Sr325 alla “green economy” e al turismo: la Provincia si confronta con i progetti su Vaiano
E’ partito ieri dalla Val di Bisenzio il tour della Provincia con gli incontri dei sindaci e delle giunte dei Comuni e della Comunità montana, ognuno sul suo territorio. (...)
Molti naturalmente i temi ‘caldi’ illustrati dal sindaco di Vaiano Annalisa Marchi. Anzitutto gli impegni sulle infrastrutture e la partita dei lavori alla SR 325. “Sia sul primo che sul secondo lotto c’è bisogno di lavorare a un coordinamento stretto di cantieri e lavori – ha detto Marchi – Perché questa ristrutturazione è un’occasione per agire davvero, anche con interventi di affiancamento che il progetto originario non prevede, sulla viabilità attorno alla principale arteria della Vallata, penso per esempio alla Rotonda di Gabolana, per noi di grande importanza”. Necessario, secondo Marchi, anche ripensare il piano del trasporto pubblico, soprattutto alla luce dell’attivazione dell’Alta Velocità, con qualificazione e adeguamento di infrastrutture e stazioni e la realizzazione di quelle metropolitane.
Il sindaco si è poi soffermato sulla sfida dell’economia verde, con l’idea della Val di Bisenzio come laboratorio della green economy e del parco fotovoltaico diffuso a Vaiano e su quella del turismo, una scommessa a cui l’amministrazione vaianese punta molto. “In questi giorni parte la proposta Sotto il segno di Galileo, all’interno del progetto regionale. Ma stiamo sviluppando un progetto turistico che potenzia l’offerta ricettiva, i prodotti di filiera corta e la rete del museo diffuso e si rivolge soprattutto a giovani e famiglie. La Provincia in questi anni ha fatto molto su questo fronte e ci ha permesso di sviluppare idee e progetti”, ha detto il sindaco. E poi il progetto di due nuove scuole, gli investimenti sugli impianti sportivi e anche la realizzazione di una piscina. Molte dunque le proposte su cui nei prossimi mesi le due amministrazioni avranno modo di lavorare in sinergia.
Nel tardo pomeriggio la giunta provinciale si è spostata a Vernio, nel palazzo comunale, dove dopo le 17 è iniziato il confronto con il sindaco Paolo Cecconi e i suoi assessori.
Housin Sociale: nuovi modelli di edilizia
Posted On martedì 15 settembre 2009 at alle martedì, settembre 15, 2009 by Avv. Francesco QuerciInteressante tema trattato al convegno organizzato dall'Istituto di Bioarchitettura "Edilizia Sociale Sostenibile" sull'Housing Sociale.
Spesso l'H.S: viene confuso (anche da parte di frequentatori del Parlamento e da giornalisti, come Edilizia pubblica in quanto contenente la parola "social". Non è così. Uno o più modelli di edillizia sostenibile in funzione di uno sviluppo dei centri urbani all'insegna del rispetto dell'esigenza dell'abitazione, ancor prima della casa.
Modelli che possono concretizzarsi anche in una opportunità di reinvestimento e recupero di immobili, altrimenti destinati all'abbandano o al degrado.
DI seguito alcuni appunti (credo utili) del Convegno.
Francesco Querci Consigliere Provinciale UDC
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Un Moderno Social Housing Sostenibile
Housing Sociale (SH) è sicuramente tutto ciò che non ce la fa a stare sul mercato o che non riesce ad accedere alla casa pubblica… ma oggi SH è anche: riqualificazione e rigenerazione urbana di intere zone della città dove la dismissione industrilae e/o l’abbandono da parte dei residenti, la mancanza di servizi al cittadino più elevati, il degrado sociale ed ambientale, le inefficienze energetiche e gli sprechi etc. richiedono un modello tipologico di intervento innovativo ad un costo più basso del mercato… Sustainable Social Housing (SHS).
Da “diritto alla casa” a “diritto all’abitare”.
Il problema è che oggi la linea della povertà è salita e quella delle risorse (pubbliche e/o private) si è abbassata. Il numero, la quantità di case ha così paradossalmente seguito una forbice: da un lato si è ridotta l’offerta pubblica, dall’altra è aumentata quella del mercato immobiliare, ma entrambe le offerte risultano inaccessibili a sempre maggiori strati della popolazione.
In pratica, il disagio abitativo è il risultato sia di un declassamento che della crisi del mercato immobiliare.
Anche se è vero che il mercato immobiliare e l’edilizia popolare pubblica hanno svolto un ruolo importante – nella costruzione delle città italiane e nel soddisfare le esigenze di larghi strati della popolazione – l’incidenza dell’intervento pubblico diretto, oggi, risulta minore che nel passato, se paragonata al resto dei paesi europei, ovvero sembra “esaurita” per il mutare delle condizioni sociali ed economiche.
Dunque, il modello del SHS sta diventando un vera e propria “terza via”, pubblico-privata, per uscire dalla crisi sociale, economica ed ambientale, non ultima immobiliare, ed obbliga i vari operatori, pubblico-privati, a rivedere un diritto fondamentale, come quello della casa, trasformandolo in un diritto più esteso e socialmente fondamentale: il diritto all’abitare con servizi (standard) qualitativamente calibrati all’esigenze specifiche del contesto e con modelli tipologici (edilizi) economicamente, energeticamente ed ecologicamente più efficienti.
Mentre l’edilizia popolare pubblica si rivolge direttamente agli “ultimi”, il moderno o contemporaneo SHS si rivolgerà sempre di più ai “penultimi” e ai “terzultimi”: studenti e ricercatori universitari, persone con mobilità lavorativa, giovani e adulti occupati con basso reddito, immigrati residenti ma ancora in stato di precarietà lavorativa, anziani con pensioni non sufficienti al mantenimento di una casa in affitto senza averla di proprietà, persone portatrici di particolari handicap o che necessitano di ospitalità in residenze assistite etc.
Di fronte a tutto ciò – crisi, nuove esigenze e nuove emergenze abitative – si prospetta pertanto la soluzione alternativa del moderno SHS ; alternativa ad altri tipi di interventi pubblici (edilizia popolare) e privati (mercato immobiliare) senza escluderli.
Ma con quali modelli ?
La discussione è aperta ..."
Filippo Boretti
Un forte appello all’impegno politico dal Vescovo
Posted On lunedì 31 agosto 2009 at alle lunedì, agosto 31, 2009 by Avv. Francesco Querci
Prato, 19 agosto 2009 - Un forte appello all’impegno politico (“Non si può, non è lecito per un cristiano, disinteressarsi della responsabilità politica”) è stato rivolto dal vescovo di Prato, Gastone Simoni , ai cattolici italiani in occasione di un confronto sulla nuova enciclica di papa Benedetto XVI “Caritas in Veritate”. L’appuntamento, organizzato dal Collegamento Sociale Cristiano (associazione nazionale pre-politica, rigorosamente bipartisan, promossa dallo stesso mons. Simoni per “dare una casa comune di riflessione e formazione ai tanti cristiani ancora oggi impegnati nelle difficili frontiere della politica e del sociale”), si è svolto a Fiumetto (Marina di Pietrasanta) presso la Casa per Ferie (“La Versiliana”) della diocesi pratese.
I ntrodotto dal presidente del CSC Angelo Passaleva (“Il CSC è uno strumento utile per l’animazione e la ripresa del movimento cattolico in Italia: chi entra in politica come credente ha il dovere prioritario di sentirsi, e di essere veramente, al servizio del bene comune, in umiltà e trasparenza”), all’incontro ha preso parte il vaticanista TG1 Fabio Zavattaro (“Un collega laico tedesco si chiedeva, ironizzando, come dopo questa enciclica possa esserci ancora qualcuno in grado di collocare papa Ratzinger su posizioni “di destra” visto che è ormai rimasto praticamente il solo a parlare di lavoratori, giustizia e sindacati”).
Per mons. Simoni l’enciclica di papa Benedetto è “una bella occasione, anche per i cattolici italiani ovunque abbiano scelto di agire, di essere sé stessi e di esprimersi come tali nell’impegno per il bene comune locale e generale e nel dialogo con tutti. Senza dimenticare – ha aggiunto – quanti nell’ambito delle diverse parti politiche, non sentendosi di casa né di qua né di là, possano trovare un’altra casa nella quale, secondo loro, meglio possa incarnarsi oggi e domani la più vera tradizione del cattolicesimo sociale e democratico del XX secolo”. Per Gastone Simoni le parrocchie, i circoli, le associazioni e i movimenti del cattolicesimo italiano devono occuparsi maggiormente della politica (“Dovete darvi da fare per agire”).
Nel dibattito, mons. Simoni si è detto “totalmente d’accordo” con un intervento che prendendo spunto dal confronto, appena concluso nel vicino parco della “Versiliana” fra Denis Verdini e Piero Fassino sulla “inevitabilità” del bipolartismo, sosteneva come molti cattolici italiani si sentano, al contrario, in forte difficoltà nell’attuale quadro politico (“Nell’Italia di oggi occorrono – ha commentato mons. Simoni - cattolici coerenti, indipendenti, politicamente competenti e stimabili, liberi dalle soggezioni ai rispettivi capi oltre che capaci di resistere alle forzature dell’attuale bipartitismo”). Particolare attenzione, nel vescovo di Prato, anche per i temi dell’immigrazione (“la vera spia del terribile e inaccettabile sottosviluppo di questo mondo”).
Alla folta rappresentanza di cattolici pratesi (circa 200 i presenti sotto i pini della casa per ferie diocesana, il vescovo ha annunciato che il prossimo 21 settembre, ospite dell’associazione dei ragionieri e commercialisti, sarà a Prato per una iniziativa regionale proprio Stefano Zamagni: uno degli intellettuali che più da vicino ha contribuito alla “Caritas in Veritate”. E mons. Simoni - leggendo proprio il paragrafo dell’enciclica dedicato alla necessità di introdurre, nel mercato e nelle attività economiche, “forme di gratuità” e “logiche di dono” - ha inaugurato l’iniziativa promossa dal Ucsi Toscana, Collegamento Sociale Cristiano e TV Prato: i 79 paragrafi dell’enciclica saranno letti, davanti a una telecamera, da altrettante personalità. Sarà realizzato un dvd che sarà poi consegnato a papa Benedetto XVI nel 2010. Fabio Zavattaro ha letto il paragrafo dedicato ai media; Angelo Passaleva quello sulla centralità della giustizia.
degrado dei giardini nella nostra città
Posted On at alle lunedì, agosto 31, 2009 by Avv. Francesco Querci Leggendo l'articolo pubblicato dalla Nazione Domenica 30 Agosto, relativo al degrado dei giardini nella nostra città, soprattutto nei giardini che ricadono nella Circoscrizione Centro (via Marx e via Sant'Orsola), sono a sottolineare che già durante la campagna elettorale che nell'immediatezza della mia elezione a Presidente della Commissione Verde attrezzato ho verificato di persona lo stato del verde pubblico, constatando zone molto estese di degrado.
Ho preso contatto immediatamente con i responsabili dell'ASM che hanno in gestione la manutenzione del verde pubblico ed abbiamo concordato verbalmente gli interventi del caso.Rassicuro i cittadini che tornerò sull'argomento già dalla prima riunione in Circoscrizione e che prima di tutto tutelerò la sicurezza degli impianti.
Sappiate comunque che sarei grato ai cittadini che vorranno incontrarmi per elencarmi i problemi relativi al verde attrezzato, così da poter intervenire direttamente.
Il mio orario di ricevimento è il Lunedì dalle ore 17,00 alle ore 18,00 c/o i locali della Circoscrizione Centro, previa appuntamento telefonico.
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Giacomo Sbolgi
VicePresidente Circoscrizione Centro UDC (Prato)
Presidente II Commissione - Urbanistica - Ambiente - Verde Attrezzato
ginnastica "tai chi", che viene praticata nei giardini di Via Colombo
Posted On at alle lunedì, agosto 31, 2009 by Avv. Francesco QuerciHo letto i vari interventi in merito, e dato che sono il Presidente della Commissione che si interessa appunto degli spazi verdi nella Circoscrizione Centro, ritengo opportuno dare anche il mio punto di vista.
Io parto dal concetto che ogni cittadino che abita nel nostro territorio (Italiano o extra-comunitario) abbia il sacrosanto diritto di usufruire degli spazi pubblici nel rispetto delle regole e della popolazione prospiciente.
A quanto apprendo dai quotidiani, quanto richiesto mi sembra una crociata anti cinese dal sapore totalmente demagogico, dettata dalla esclusiva voglia di escludere i cinesi in quanto tali.
Forse qualcuno ha fatto delle promesse in campagna elettorale e cerca ogni pretesto per attuarle, ma stiamo attenti ai mezzi che usiamo; i cittadini cinesi sono persone, come sono persone i cittadini italiani, non possono essere considerati abitanti di serie B, devono essere trattati nella stessa maniera che vengono trattati i nostri connazionali, questo è un principio fondamentale dettato dalla nostra Costituzione.
A questo punto se ci sono lamentele da parte di alcuni cittadini della zona, verifichiamo l'effettivo disturbo che crea questo gruppo di persone che liberamente e spontaneamente si riunisce per fare un po' di sport (cosa che credo abbia già fatto la Polizia Municipale con esiti del tutto positivi; cioè non avviene alcun azione di disturbo), poi se verrà accertato che già dalla prime ore del mattino (07,00), viene usata musica ad alto volume e si susseguono schiamazzi tali da recare disturbo alla quiete pubblica, allora e solo allora prendiamo provvedimenti del caso.
Inoltre visto che partecipano alle lezioni di ginnastica anche alcuni cittadini italiani, invece di attuare una politica repressiva, perché non farla diventare un'opportunità d'integrazione?
Lo Sport per sua natura unisce, non usiamolo per dividere.
Buona mi sembra comunque l'indicazione del presidente della Circoscrizione Centro, Massimo Taiti, e cioè di posticipare l'apertura alle ore 09,00, ma prima verifichiamo l'effettivo disturbo e poi agiamo.
Il Presidente comunque se ha ricevuto lamentele da parte di molti cittadini bene fa a prendere questo provvedimento, ma per il momento mi limiterei solo a questo.
Non credo proprio ci sia bisogno di un'ordinanza del Sindaco che vieti l'aggregazione di persone che svolgono liberamente un loro diritto sancito dalla Costituzione.
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Giacomo Sbolgi
smaltimento dei rifiuti nel Centro Storico cittadino.
Posted On at alle lunedì, agosto 31, 2009 by Avv. Francesco QuerciRitengo che un sistema come quello dei cassonetti sotterranei, messo in atto sia dal Comune di Firenze, ma anche da parte di Comuni molto più piccoli (es. Seravezza), sia il giusto orientamento in cui dovremo indirizzarci per risolvere i problemi che crea anche la raccolta porta a porta.
E' giusto chiarire che la raccolta porta a porta sia stata efficiente per quanto riguarda la differenzazione di rifiuti, l'educazione allo smaltimento e all'eliminazione dei cassonetti dal Centro, ma è anche giusto dire che la stessa ha creato non pochi problemi ai residenti ed al decoro urbano all'interno delle mura, anche ieri sera vicino alla "Passerella", c'erano dei sacchi di rifiuti depositati sul marciapiede.
Ho ricevuto lamentele da molti residenti in Centro, da chi lamenta la mancanza di spazio tra le mura domestiche per collocare i rifiuti una settimana (plastica, carta e indifferenziata), a chi lamenta la mancanza di spazi esterni per depositare il contenitore dell'organico, creando specialmente nel periodo estivo un cattivo odore per tutta la casa.
Ci sono anche persone che per turni lavorativi non possano essere a casa nell'ora del passaggio degli addetti alla raccolta e chiaramente anche persone (soprattutto anziani) che si scordano di "scendere il rifiuto" nella sera prefissata.
La raccolta porta a porta così com'è lega fortemente la persona residente in Centro ad uno schema, cosa che dobbiamo assolutamente evitare nell'amministrare una città, dobbiamo cioè cercare il più possibile di agevolare la libertà delle singole persone, pertanto lodo la proposta del Vicesindaco Goffredo Borchi di cercare e trovare una soluzione alternativa.
D'altro canto, visto che la raccolta porta a porta è un'educazione della persona allo smaltimento del rifiuto, lancio una provocazione al Vicesindaco con delega all'Ambiente, perchè non introdurla obbligatoria almeno per gli esercizi commerciali di China town?
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Giacomo Sbolgi
VicePresidente Circoscrizione Centro UDC (Prato)
Presidente II Commissione - Urbanistica - Ambiente - Verde Attrezzato