Abbandonare Consiglio Comunale
Posted On mercoledì 24 dicembre 2008 at alle mercoledì, dicembre 24, 2008 by Avv. Francesco Querciil giorno della votazione sul Bilancio: atto di coraggio o di viltà o opportunismo politico?!
"Non c'è niente di più triste nel mondo che svegliarsi il Giorno di Natale e non essere un bambino" Erma Bambeck Menti "laiche" hanno oramai da tempo riconosciuto come la "natività" va oltre il suo aspetto religioso o di una tradizione di festa, ma si collochi come alto significato alto di libertà dal moomento che Dio ha deciso di farsi uomo. Da qui si sviluppa quel che comunemente viene rettamente chiamata "identità" di un popolo; ebraesimo e cristianesimo hanno "forgiato il ferro della storia del mondo nell'ambito della coscienza , in cui la ricerca e la libertà della volontà sono risorse fondamentali" (Michael Novak).
In un momento in cui anche eminenti esponenti laici chiedono il recupero e la valorzzazione delle nostre identità culturali, appare oltremodofuori luogo e forzato l'intervento dei nostri amici del Consiglio Comunale che è andata ben oltre la semplice stigmatizzazione di un fatto sul quale ovviamente si può anche (con coraggio) essere contro. Contestare un Presepe!
Si giunge alla spettacolarizzazione di una protesta che (coincidentemente) capita il giorno della discussione e della votazione del Bilancio Comunale.
Uno degli atti più importi per il governo della città, uno dei momenti più delicati anche per il momento di crisi in cui versa la città, Taiti e Vannoni hanno bene pensato di abbandonare l'aula non partecipando nè alla discussione nè all'approvazione. Il caso ha voluto che il giorno prima anche in circoscrizione centro (dove non c'è il Presepe) era all'odg il Bilancio ed anche lì non hanno partecipato gli esponenti di sinistra (SD e RC). A volta le coincidenze fanno pensare e il dubbio di una strumentalizzazione da parte dei consiglieri usciti dall'aula consigliare è purtroppo forte, per non volere prendere posizione in merito al bilancio e quindi alle scelte della giunta comunale. Francesco Querci segr. com. udc
dal CORRIERE DELLA SERA Intervista a CASINI su BERLUSCONI
Posted On lunedì 22 dicembre 2008 at alle lunedì, dicembre 22, 2008 by Avv. Francesco Quercidal CORRIERE DELLA SERA.it
Riforme L’intervista
«Addio al Berlusconi moderato Vuol diventare re del suo popolo»
Casini: eversione? Non lo è ma elimina di fatto i partiti dalla scena
ROMA — Sabato sera, dopo la conferenza stampa del presidente del Consiglio, ha preferito non reagire a caldo. Si è preso del tempo per riflettere sul lungo «sermone» di fine anno pronunciato da Silvio Berlusconi e sulla proposta, a sorpresa, del presidenzialismo. Ma ora a Pier Ferdinando Casini tutto è chiaro, lampante: «Altro che sorpresa. Il suo è un discorso coerente, molto coerente: vuole eliminare tutto ciò che è di impaccio nel rapporto tra lui e il popolo e così facendo trasformare completamente il quadro politico ». È quasi un grido d’allarme, quello del leader Udc: «Vuole mettere da parte i partiti per il suo progetto plebiscitario». Un progetto dal quale Casini prende nettamente le distanze. Anche se fa notare che è solo la logica conseguenza di un discorso avviato un anno fa: «La nuova proposta è in realtà il compimento della svolta del predellino, quando annunciò un nuovo partito mentre il dibattito nel centrodestra stava salendo di intensità».
Anche questa volta, in effetti, ha fatto l’annuncio più importante solo alla fine, rispondendo all’ultima domanda della conferenza stampa.
«Così è l’uomo. Certo, ci sono state anche le stagioni del Berlusconi moderato, quasi il continuatore della Dc. Ma noi che lo conosciamo bene abbiamo capito da tempo che c’era una differenza tra ciò che diceva e ciò che realmente pensava. E che ieri ha cominciato a dire apertamente ».
Cioè?
«È ormai evidente che Berlusconi non si accontenta più di avere una maggioranza schiacciante in Parlamento. Pensiamo solo ai continui voti di fiducia: nei passati governi, ogni volta che li si chiedeva, ci si sentiva in dovere di giustificarli per non essere sottoposti alle critiche. Ora invece Berlusconi se ne vanta».
Sostiene che è costretto a ricorrere a quel tipo di strumento perché il presidente del Consiglio in Italia non ha poteri adatti per governare.
«Non prendiamoci in giro. Se nel nostro Paese siamo inefficaci è perché la politica è inefficace».
Ripete che ovunque in Europa il premier ha poteri più forti.
«Lasci stare l’alibi dell’Europa. Il presidenzialismo che propone, con l’elezione diretta, porterebbe ad una desertificazione della politica in Italia».
Un’operazione eversiva?
«Non è certo eversione, ma è senza dubbio una trasformazione radicale del sistema che ci ha governato per sessant’anni. Perché porta all’eliminazione, di fatto, dei partiti per privilegiare l’unico rapporto che per Berlusconi conta, cioè quello del "re" con il suo popolo. Certo, non gli si potrebbe dare del tiranno in quanto eletto dalla maggioranza dei cittadini, ma ogni contrappeso sarebbe eliminato. C’è coerenza nel suo progetto: un bipartitismo solo di facciata perché ha l’obiettivo di blindare il rapporto tra il leader e il suo popolo».
Perché insiste tanto con la coerenza del progetto berlusconiano?
«Perché è alla luce del discorso fatto ieri che vanno lette anche altre sue scelte. Basta pensare a quella di evitare in campagna elettorale i temi eticamente sensibili: meglio non creare problemi con questioni che fanno ragionare la gente. Forse ora potete capire meglio perché non abbiamo accettato di entrare del Pdl. E anche la denominazione Popolo della Libertà non è casuale: il popolo si sostituisce al partito».
Non le sembra però che, al momento, l’opposizione sia troppo debole per contrastare i suoi progetti?
«Purtroppo l’opposizione è più che debole: non esiste. O, meglio, ci sono diverse opposizioni. E quella di Di Pietro è certamente funzionale all’egemonia di Berlusconi. Tra l’altro penso che anche lui sarà d’accordo con il presidenzialismo ».
Anche la sua Udc però è all’opposizione. E più volte dal Pd sono giunti appelli al dialogo.
«Veltroni ha fatto bene a scrollarsi di dosso Rifondazione comunista. Poi però, con Di Pietro, è passato dalla padella alla brace. Speriamo che ora accetti il dialogo sulla riforma della giustizia: è il vero banco di prova per il riformismo del Pd».
Vede comunque possibile in futuro un’alleanza con il partito di Veltroni?
«Normalmente in Europa il centro è alternativo alla sinistra. E anche noi lo siamo. Certo, i discorsi di Berlusconi di ieri cambiano completamente il quadro politico. Perché queste tesi si allontanano dalla tradizione del popolarismo».
Quindi?
«Dobbiamo restare coerenti alla nostra anima popolare e al tempo stesso osservare come si evolve la situazione, a che cosa porterà il progetto di Berlusconi. Ma magari nei prossimi giorni farà marcia indietro ».In Germania la Merkel governa con i socialisti.
«Beh, quella è un’eccezione. Comunque, prima delle prossime Politiche c’è ancora molto tempo. Vedremo, nel frattempo, che cosa succederà. E come reagirà anche il centrodestra alla nuova offensiva berlusconiana ».Roberto Zuccolini
22 dicembre 2008
Il Biglietto d'Auguri distribuito da UDC e PRATOPRIMA
Posted On at alle lunedì, dicembre 22, 2008 by Avv. Francesco Querciand the quick response was printed as an unsigned editorial Sept. 21. 1897.
Dear Editor, Some of my little friend say there is no Santa Claus.
Papa says, "if you see in the sun it's so".
Please tell me the truth; is there a Santa Claus?
Virginia O'Hanlon
Si, Virginia, Babbo Natale esiste. Esiste così come esistono l'amore, la generosità e la devozione, e tu sai che abbondano per dare alla tua vita bellezza e gioia. Cielo, come sarebbe triste il mondo se Babbo Natale non esistesse! Non ci sarebbe nessuna fede infantile, né poesia, né romanticismo a rendere sopportabile la nostra esistenza! Non avremmo altra gioia se non quella dei sensi e della vista. La luce eterna con cui l'infanzia riempie il mondo si spegnerebbe.
Non credere a Babbo Natale! E' come non credere alle fate! Puoi anche chiedere a tuo padre che mandi delle persone a tenere d'occhio tutti i camignoli del mondo per vederlo, ma se anche nessuno lo vedesse venire giù, che cosa avrebbe provato? Nessuno vede Babbo Natale, ma non significa che non esista? Le cose più vere del mondo sono proprio quelle che né i bimbi né i grandi riescono a vedere. Hai mai visto le fate ballare su un prato? Naturalmente no, ma questo non é una prova che non siano veramente lì. Nessuno può concepire o immaginare tutte le meraviglie del mondo che non si possono vedere.
Puoi rompere a metà il sonaglio di un bebé e vedere da dove viene il rumore, ma esiste un velo che ricopre il mondo invisibile che nemmeno l'uomo più forte, nemmeno la forza di tutti gli uomini più forti del mondo, potrebbe strappare. Sono la fede, la poesia, l'amore possono spostare quella tenda e mostrare la bellezza e la meraviglia che nasconde. Ma è tutto vero? Ah Virginia, in tutto il mondo non esiste ninet'altro di più duro e durevole. Nessun Babbo Natale? Grazie a Dio lui é vivo e vivrà per sempre. Anche tra mille anni Virginia, 10 volte 10 mila anni da ora, continuerà a fare felici i cuori dei bambini.
(lettera distribuita con gli Auguri Natalizi da Udc e PratoPrima oggi in Piazza del Comune)
Gli Auguri alla città
Posted On venerdì 19 dicembre 2008 at alle venerdì, dicembre 19, 2008 by Avv. Francesco Quercisi ritrova per gli AUGURI NATALIZI in Piazza del Comune di Prato alle ore 15,00 dove verrà allestito un Gazebo sino alle 19,00 per la distribuzione di un regalino per i bambini di Prato.
Saranno presenti i segretari cittadini e il responsabile di PRATOPRIMA che potranno offrire gli aggiornamenti sulla situazione politica cittadina contraddistintasi in questa fase nella ricerca di come meglio affrontare la prossima campagna elettorale in modo positivo e decisivo per il futuro della città.
L'Augurio é quello di vedere da una parte un serio dibattito fra le forze di opposizione per contrastare al meglio l'oligopolio di sinistra, oggi allo sbando.
Dall'altra parte uno scontro dai toni pacati, che vedano al centro esclusivamente gli interessi della città.
Nella speranza di vedervi tutti lunedi invio i migliori Auguri di un Felice Santo Natale.
Francesco Querci
Apriamo il dibattito su due argomenti Consiag e Provincia
Posted On at alle venerdì, dicembre 19, 2008 by Avv. Francesco QuerciApriamo il dibattito su due argomenti Consiag e Provincia Crediamo che soltanto attraverso la disponibilità della stampa il dibattito politico nella nostra città e provincia possa prendere forma e sentiamo il dovere di alcune considerazioni politiche. E’ ormai chiaro per tutti che anche a Prato la logica del Bipartitismo , uno comanda uno controlla, non ha funzionato,anzi addirittura oltre ad almeno 5/6 partiti si sviluppa la nascita di molte liste che concorreranno all’elezione dei nuovi Consigli Comunale e Provinciale, all’elezione del Sindaco e del Presidente della Provincia di Prato. Dalle aggregazioni,non più scontate per nessun partito o lista,dalle intese sui programmi nascerà la Prato del prossimo decennio. E’ infatti concordato da tutti,anche dalle rappresentanze economiche e sociali, che oltre ai problemi politici è in atto per tutti un cambio generazionale. Crediamo che sia nescessario riscoprire le motivazioni di una politica condivisa,che chi parte da posizioni di forza chieda risposte di equilibrio sulle proposte anche a chi rappresenterà l’opposizione,comunque parte dell’organoistituzionale da tutti condiviso. Arroccarsi già prima delle elezioni in roccaforti di logica di un potere difeso a tutti i costi o da espugnare a tutti i costi non è il bene comune che i cittadini chiedono. Il passato è finito per tutti .Nel rinnovarci però dobbiamo prepararci a dare comunque risposte sui temi più importanti che ci aspettano e che anche se con angolature diverse tutti sappiamo quali saranno: declino industriale,perdita della certezza del lavoro,sgretolamento delle certezze sociali.Riproponiamo una idea di città, di Provincia ,di Comunità in grado di stare insieme qualunque sia il nostro ruolo dal sindaco all’ultimo cittadino,dal partito più importante all’associazione meno rappresentativa. Proponiamo due temi sui quali vorremmo confrontarsi con due autorevoli candidati del PD al comune ed alla Provincia Abati e Melighetti, due persone ognuna delle quali con una storia di comando con luci ed ombre che hanno fatto un passo avanti si sono messi a disposizione quale sarà il risultato elettorale. Ambedue facendo questo atto rinunciano a qualcosa che hanno rappresentato a decisioni che hanno determinato scelte di altri-, a loro vorremmo formulare riflessioni su due punti strategici per il programma: Quale vantaggio economico rappresenterà la nuova Holding di energia ESTRA per gli abitanti della città e della Provincia di Prato? Quale posizione intendano prendere in merito all’ipotesi di una unica Area Metropolitana o nell’applicazione da parte regionale nell’organizzazione di Servizi di logiche di area vasta quale ormai ASL ,ATO si vanno configurando. In attesa di queste risposte anticipiamo alcune nostre considerazioni che possano iniziare un dibattito sui temi proposti. Estra: stiamo assistendo ancorprima che si vadano costituendo gli organi definitivi amministrativi ad un assetto organizzativo che rende ormai Prato di fatto esclusa dal controllo sulla nuova società. La decisione di affidare la tesoreria al Monte dei paschi e quindi di allontanare la Cassa da Prato ed al contempo gli impegni di anticipo finanziario ed organizzativi che potenziando Siena ed Arezzo stanno svuotando il Consiag della capacità di controllo sulla nuova società,e a questo un potenziale disimpegno per la politica di investimenti immobiliari ,e di promozione che il Consiag esercitava verso la comunità pratese, rendono non difficile ipotizzare che la nostra città otterrà solo impoverimento reale dalla nascita del nuovo organismo,e questo proprio nel momento in cui le rendite accumulate in tanti anni di lavoro grazie al contributo dell’industria,non ultimo anche i costi pagati per pozzi e riciclo,avrebbero dovuto nel momento di massima difficoltà servire all’abbassamento di prezzi ed innalzamento del numero delle rateizzazioni,e che verrà meno la capacità politica di controllo. In Merito al futurodel ruolo della Provincia noi riteniamo che in questi anni si sia svolto un lavoro indubbio di potenziamento, quale inevitabile negli anni successivi alla nascita,ma che la provincia abbia svolto un’eccessiva politica immobiliare e di contributi ad enti ed associazioni,ma che poco o nulla abbia svolto il ruolo di programmazione epianificazione del territorio in merito ad infrastrutture collegamenti su ruote e gomma,coordinamento di osservatori su lavoro, sanità,trasporti e scuola in grado di sviluppare con Pistoia e Firenze piani di coordinamento. Ed ora che il ruolo dell’ente provincia sembra nelle scelte di Revisione costituzionale declinare Prato si trova in ritardo difficilmente colmabile. Basta pensare ad un Ospedale insufficente,ad una area Universitaria di Serie B anche se inserita nel polo Fiorentino,di un allontanamento dal sistema ferroviario Nazionale con il decollo dell’alta velocità senza una vera metropolitana,Con decisioni ambientali Inceneritore e Parco della Piana solo fiorentine,con l’isolamentio dell’alta valle,dove non siamo riusciti a collegare i 4 km tra vernio –mangona e Barberino.Con la variante di valico si allontanerà anche il traffico pesante e probabilmente i centri di autotrasporto. Ormai il ritardo è così alto che più che colmarlo ci dovremo preparare a gestirlo. Saremo periferia abbandonata dell’area metropolitana della grande Firenze o riusciremo ad essere il centro di una grande area metropolitana comprendente Prato Firenze e Pistoia? Noi propendiamo per questa ipotesi,scommettendo sulle capacità del nostro territorio e dei nostri operatori ecomomici di trovare in questo diversificazioni al tessile che rimane il nostro settore da salvaguardare. Ma e’ tardi ed almeno in campagna elettorale dobbiamo chiarirsi le linee scelte. Sarebbe paradossale che ci trovassimo allo scioglimento delle Provincie senza almeno aver ipotizzato scelte strategiche alternative da esercitare verso Pistoia e Firenze e la stessa regione Toscana. Il dibattito è aperto
PILLOLA ABORTIVA:Sarà un aborto lungo ben tre giorni
Posted On martedì 16 dicembre 2008 at alle martedì, dicembre 16, 2008 by Avv. Francesco QuerciLa ratifica finale del via libera dell’Agenzia del farmaco alla pillola abortiva sarebbe imminente. Se davvero accadrà, se davverò la porta aperta nello scorso febbraio resterà aperta, in ospedale le donne potranno optare per l’aborto chimico. Nonostante i rischi di effetti collaterali della Ru486, stando alla letteratura scientifica, siano più elevati, l’introduzione in Italia è da anni sostenuta da un fronte politico e mediatico massiccio. Per la Ru486 sono intervenute coralmente le più autorevoli voci progressiste. L’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti ebbe a dire che l’ introduzione della Ru era indice del «grado di civiltà e rispetto della persona», e su "Repubblica" Miriam Mafai spiegò alle lettrici come la contrarietà dei cattolici alla Ru486 fosse reazione «contro la pretesa della donna di abortire senza adeguata sofferenza». Inoltre, argomento facile, in Europa molti Paesi hanno già adottato la pillola; e si sa che l’adeguarsi al trend degli "altri" è tema di forte presa, in un’Italia che ha sempre il complesso di essere in ritardo su una altrui pretesa modernità.
Dunque, nonostante nuove e lodevoli verifiche inducano a non dare per scontato alcunché, avremo anche noi la "nostra" Ru486: 48 ore per uccidere l’embrione e, dopo una seconda dose, 24 per espellerlo. Un aborto lungo tre giorni. Proviamo a metterci in una prospettiva puramente femminile. Immaginiamo una donna che scelga la pillola abortiva: sia per il battage che ne è stato fatto, sia perché sembra cosa meno cruenta che un intervento. Assumerà il mifepristone e aspetterà per 48 ore la morte dell’ embrione, prima che la seconda dose al terzo giorno lo snidi dall’utero. 72 ore così possono essere lunghissime; nell’ambivalenza che tante in sé hanno verso un figlio pure razionalmente non voluto; nel rimpianto di quelle che lo avrebbero tenuto, ma pensano di non potercela fare. Tre giorni come questi sembrano una prova aspra per chiunque non sia completamente assente da se stessa. Il parlare di Ru486 come di aborto «con minore dolore» sta nella logica per cui il dolore è solo fisico; logica maschile, elementare, che ignora come sciocche favole il lavorìo dei pensieri e del cuore .
E il dibattersi, se non in tutte certo in molte donne che interrompono la gravidanza, di una profonda radice, che anche nella negazione con quella creatura concepita ha comunque un istintivo legame, e non dimenticherà. L’aborto semplice, l’aborto da bere – promettono – libererà le nostre figlie dai ferri del chirurgo. È probabile che, a diciott’anni, alla scoperta di essere incinte per sbaglio saranno più tranquille: «In fondo, è una pillola». Solo una pillola. E una rimozione, più facile soltanto nell’immediato, dell’evento drammatico che è per una donna un aborto; e insieme una semplificazione per le strutture sanitarie che risparmiano anestesie, e per i ginecologi, che da un ruolo attivo e penoso diventano asettici somministratori di pastiglie.Un affare, per molti.
Poi, in ospedale o fuori, l’aborto in un bicchiere d’acqua resta a totale carico della madre mancata: lucida e sola in quelle ore di agonia con i suoi pensieri, che ben difficilmente troveranno il luogo per dirsi, e meno ancora di quanto non sia sempre stato. L’aborto più "facile" sarà il più duramente censurato nel dolore – che non viene solo dal bisturi. Procedure più agili, costi minori, medici liberati da un pesante fardello: l’aborto da bere, quasi invisibile, ha la stessa efficacia pragmatica della cultura che teorizza l’eliminazione dei figli malformati e la soppressione dei malati in stato vegetativo. Promette una rapida cancellazione di tutto ciò che è "problema". Se diventerà possibile, avrà successo. Le donne però sono più complicate di quanto questo pragmatismo comandi. La banalizzazione del dolore non le renderà più libere, né più felici.
Marina Corradi
Scuole Paritarie "Ansa del 5/12"
Posted On martedì 9 dicembre 2008 at alle martedì, dicembre 09, 2008 by Avv. Francesco QuerciFINANZIARIA: GOVERNO, RIPRISTINIAMO FONDI SCUOLE PRIVATE (ANSA) - ROMA, 5 DIC -
I fondi per le scuole paritarie "vengono ripristinati": è quanto assicura il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas a margine dei lavori della commissione Bilancio del Senato sulla finanziaria. "C'é un emendamento del relatore che ripristina - dice Vegas - il livello originario, vale a dire 120 milioni di euro. Possono stare tranquilli, dormire su quattro cuscini". Il taglio originario era di circa 130 milioni di euro. L'emendamento che ripristina quasi totalmente i fondi è al disegno di legge bilancio.
estinzione delle scuole paritarie...... (?)
Posted On giovedì 4 dicembre 2008 at alle giovedì, dicembre 04, 2008 by Avv. Francesco QuerciAnche a Prato si raccolgono le firme contro il reale rischio dell'estinzioni delle scuole paritarie.
Se ne sono già accorte le scuole paritarie pratesi che già da qualche tempo hanno avviato una raccolta firme per ripristinare quanto tagliato dal Governo con la finanziaria ed io stesso ho provveduto a sottoscrivere la relativa petizione.
L'Unione di centro già da alcune settimane ha denunciato (attraverso l'On Santolini) questa situazione insostenibile e denotando stupore per una decisione del Governo che mina la liberta' di scelta delle famiglie sull'educazione, questa valore fondamentale su cui occorre invece investire, tenendo di conto che lo spostamento degli studenti alle statali comporterebbe un aumento di costi notevole per lo Stato, così come del resto sempre sostenuto dallo stesso premier.
Anche l'UDC Pratese é pronta a scendere in campo con una campagna informativa (per il prossimo 22 dicembre- gazebo Piazza del Comune) ed ad appoggiare qualsiasi iniziativa a difesa della scuola paritaria, nella speranza che il Governo intervenga quanto prima a ristabilire i fondi tagliati in finanziaria (posto che ad oggi sono state fatte solo dichiarazioni in tal senso).
Francesco Querci
segretario comunale Udc
Pacchetto Anti Crisi del Governo
Posted On martedì 2 dicembre 2008 at alle martedì, dicembre 02, 2008 by Avv. Francesco QuerciLe princpali misure adotta con il decreto (09/11/2008, n. 185)
Tra le disposizioni di rilievo si segnala la riduzione degli acconti IRES e IRAP e - in materia di detassazione degli straordinari - l’innalzamento a 35.000 euro della soglia per la detassazione dei premi e del salario di produttività e l’aumento (da 3.000 a 6.000 euro) della parte di reddito sulla quale si applica l’agevolazione. Gli studi di settore, inoltre, verranno rivisti tenendo conto della crisi economica e dei mercati, con particolare riguardo a determinati settori o aree territoriali. L'integrazione degli studi stessi verrà effettuata tenendo conto anche dei dati della contabilità nazionale, degli elementi acquisibili presso istituti ed enti specializzati nell'analisi economica e delle segnalazioni degli osservatori regionali dell'Agenzia delle Entrate. Infine, per quanto riguarda l’IVA, per le imprese con fatturato fino a 200.000 euro, l'obbligo di versamento dell'imposta slitta al momento dell'incasso.
Le misure per i cittadini
Bonus per cittadini a basso reddito I cittadini residenti che compongono un nucleo familiare a basso reddito da lavoro dipendente o pensione o redditi assimilati riceveranno un bonus straordinario tra 200 e 1.000 euro, parametrato al numero dei componenti del nucleo familiare e a seconda che in famiglia vi siano portatori di handicap;
Mutui I mutui per l’acquisto della prima casa non potranno superare il 4% e, per i mutui già stipulati, lo Stato si accollerà l’eventuale parte eccedente; notevole la portata di tale previsione, unica nel suo genere del panorama europeo, e sicuramente destinata ad essere favorevolmente accettata dalla numerosa platea di potenziali soggetti che, pur desiderosi di acquistare un immobile, erano stati di fatto impediti dall’oggettiva difficoltà (spesso impossibilità) di accedere al canale dei mutui.
Blocco delle tariffe Il decreto ha disposto che le tariffe vengono bloccate o ridotte per tutte le forniture abituali (fuorché l’acqua) fino al 31 dicembre 2009. Inoltre, a decorrere dal 1° gennaio 2009, le famiglie economicamente svantaggiate che hanno diritto all’applicazione delle tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica avranno anche diritto alla compensazione della spesa per la fornitura di gas naturale.
Pedaggi autostradali e tariffe ferroviarie Il decreto è poi intervenuto in aiuto ai lavoratori pendolari: sono bloccati i pedaggi autostradali e le tariffe ferroviarie sulle tratte regionali.
Prestito agevolato per nuove nascite
Il decreto ha previsto un prestito (a tasso particolarmente agevolato) alle famiglie nel cui ambito avvengano nuove nascite, al fine di supportare le spese connesse alle esigenze dei primi anni di vita. A tali misure va aggiunto il beneficio della “carta acquisti” recentemente varato dal Governo.
Le misure per l’economia e l’impresa
Interventi sulle imposte Il decreto ha ridotto di 3 punti percentuali l’imposta sul reddito delle società e l’imposta regionale sulle attività produttive.
Tassazione salari Il decreto ha prorogato la detassazione dei salari di produttività con innalzamento da 30 a 35.000 euro del reddito massimo per beneficiare dell’aliquota agevolata e con innalzamento da 3 a 6.000 euro del salario di produttività agevolato fiscalmente.
Fondo sociale per l’occupazione e la formazione Il decreto è intervenuto anche offendo un sostegno “in deroga” al reddito di coloro che perdono il lavoro, che sarà garantito dal nuovo Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, nel quale confluisce anche il Fondo occupazione per gli ammortizzatori in deroga, finanziato per un miliardo e 26 milioni di euro. La detassazione riguarderà anche i militari e le forze dell’ordine e di soccorso.
IVA: L’IVA verrà pagata al momento dell’effettiva riscossione dei corrispettivi.
Costi imprese: Il provvedimento ha ridotto i costi amministrativi sostenuti dalle imprese; viene inoltre prevista la revisione degli studi di settore, soprattutto in talune aree del Paese, per rimodulare gli indicatori di reddito agli effetti della congiuntura.
Tassazione ricerca Al fine di incentivare il rientro in Italia di ricercatori residenti all’estero viene previsto che siano fiscalmente imponibili solo per il 10%.
Opere strutturali Il decreto-legge concreta il deciso intendimento del Governo di accelerare le procedure per la realizzazione di opere, comprese quelle di messa in sicurezza delle scuole.
Interventi a sostegno dei trasporti pubblici locali e delle ferrovie e ulteriori misure di lotta e contrasto all’evasione fiscale completano la manovra di sostegno all’economia.
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L'UDC ha offerto sostanzialmente sostegno alla manovra economica varata dal Governo. L'unico nodo aperto resta la tassazione di SKY (pluralimsmo dell'informazione a parità di diritti e doveri.) , ma
04/12/08 SKY: CASINI, Berlusconi intelligente spazza via i sospetti |
Raccogliamo sua disponibilita' e separiamolo dai cattivi consiglieri |
Roma, 2 dic. (Adnkronos) - "Berlusconi e' intelligente e ha capito che bisogna spazzare via con nettezza il sospetto di una manovra anti Sky da parte del governo. Almeno per un giorno evitiamo la polemica e raccogliamo la sua disponibilita': separiamo il presidente del Consiglio dai cattivi consiglieri" |
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presentazione lista Giovani Pratesi
Posted On lunedì 1 dicembre 2008 at alle lunedì, dicembre 01, 2008 by Antonio LongoEravamo presenti questa sera alla presentazione della Lista “Movimento Giovani Pratesi”e vorremmo complimentarci ed esprimere i migliori auguri per il continuo dell’attività posta in essere dagli amici Giovani Pratesi. In un momento politico delicato come quello che la città di Prato sta vivendo in questo momento, non possiamo far altro che concordare sui molti punti programmatici espressi questa sera a Palazzo Novellucci e non possiamo che essere concordi sui vari temi che hanno espresso Andrea Caverni e co.
Siamo lieti di poter affermare che i molti argomenti “concretamente” esposti dalla nuova lista possono solo trovare accoglimento positivo in una politica che, in questo momento come non mai, ha bisogno di volti nuovi che si “giochino la faccia” e che affrontino in maniera concreta i problemi della nostra Città, non soltanto in maniera aleatoria e ideale. Pertanto concludiamo affermando che la politica appena cominciata dai Giovani Pratesi non può che trovare da parte nostra un particolare gradimento e speriamo che la nuova formazione politica sappia realmente portare avanti il progetto esposto questa sera; quindi ancora un in bocca al lupo per il vostro futuro.
Antonio Longo
Segretario Mov. Giovanile UDC Prato
Querci (Udc): Una proposta alternativa ad una giunta di sinistra che ha fatto male alla nostra città.
Posted On venerdì 28 novembre 2008 at alle venerdì, novembre 28, 2008 by Avv. Francesco QuerciQuerci (Udc): Una proposta alternativa ad una giunta di sinistra che ha fatto male alla nostra città.
In realtà, e ci duole rilevarlo, da un lato si assiste ad una disgregazione politica senza precedenti con una sinistra allo sbando, incapace di imporre un cambio generazionale (andando a ripescare ancora una volta nel solito recipiente degli ex amministratori) e impotente di fronte ad ogni problema della città.
Sul lato opposo, quello del PdL, si denota gravi ritardi e incapacità di porsi come una reale alternativa di governo, dando la sensazione di non volere o di non potere approffittare di un'occasione storica. Dal silenzio che dura mesi, interrotto solamente da sussurri riguardanti il segretario di AN, esce in questi giorni un valzer di nomi frutto solamente di anticipazioni ufficiose ed estemporane, certo non contraddistinte da un serio, responsabile e condiviso progetto politico.
La volontà dell'Udc, volta a contribuire concretamente ad una proposta seria e condivisibile ed alternativa ad una giunta di sinistra che ha fatto male alla nostra città, rimane strozzata da atteggiamenti e ritardi incomprensibili in un momento decisivo per gli scenari cui può preludere.
L'Udc quindi va avanti con un proprio progetto avviato oramai da alcuni mesi che punta a porsi al centro dei due schieramenti, mirando a comporre la disgregata realtà di Prato cercando di intercettare e chiamare a raccolta le numerose istanze di cambiamento e miglioramento, ed è disposta sin da ora a schierare i propri candidati per riuscire finalmente a dare quella svolta che da tempo serve alla città. Francesco Querci, Segretario Comunale Udc». specialmente da parte dei due schieramenti politici di maggioranza e di opposizione che si candiderebbero ad amministrare la nostra città.
IN TEMA DI SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO
Posted On at alle venerdì, novembre 28, 2008 by Avv. Francesco QuerciOn.Ciccanti il 25/11
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ciccanti. Ne ha facoltà.
AMEDEO CICCANTI. Signor Presidente, signor sottosegretario Mantovano, onorevoli colleghi, la tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico sono funzioni primarie ed esclusive dello Stato; tale compito non è né di destra né di sinistra, è un compito che spetta a chiunque governi. Noi dell'Unione di Centro su questo tema da tempo abbiamo dato il nostro contributo di idee e di voti ai provvedimenti del Governo presentati in questo Parlamento, pur stando all'opposizione. La nostra perplessità, quando è stata espressa, ha riguardato la superficialità, la leggerezza, la frammentarietà, il significato meramente propagandistico con cui si è affrontato un tema delicato, serio e sentito dagli italiani. Abbiamo sempre visto con fastidio problemi così importanti ridotti a spot, strumentalizzando paure e preoccupazioni degli italiani. L'utilizzo dei militari per compiti di sicurezza è sicuramente una scelta da condividere, solo però per situazioni emergenziali e non in termini sostit utivi delle competenze delle forze dell'ordine. È stata ricordata dal collega Rao l'operazione «Vespri siciliani»: in quell'occasione furono previsti ventimila soldati con compiti di supporto logistico in sostituzione di forze dell'ordine così recuperate ai propri compiti istituzionali, per rafforzare il contrasto alla criminalità, soprattutto quella organizzata.
Anche a voler accedere all'impostazione del Governo di un utilizzo occasionale e disorganico dei militari, per quanto riguarda l'articolo 2, che prevede l'utilizzo di un contingente non superiore alle 500 unità oltre le tremila già impiegate, chiediamo che ci sia almeno una coerenza di misure legislative. Si prevede, infatti, che la copertura finanziaria della maggiore spesa sia riferita alle economie derivanti dal ritardato impiego di un mese - ad agosto anziché a luglio di quest'anno, come previsto - del contingente dei tremila uomini. Questo significa che l'impiego non sarà più per sei mesi come previsto, ma sol o per cinque mesi, perché se i mesi dovessero essere sei, con lo slittamento in avanti di un mese, allora le risorse aggiuntive per i 500 soldati non ci sarebbero. Questo ulteriore contingente deve essere considerato aggiuntivo con risorse aggiuntive. In tal senso noi dell'Unione di Centro abbiamo presentato un nostro emendamento tendente a trovare una copertura finanziaria adeguata.
Altra questione è quella di rendere più efficiente il sistema giudiziario.
Il contrasto alla criminalità prevede un complesso di misure legislative che risolvano le difficoltà del nostro sistema giudiziario. Troppe volte abbiamo assistito ad un'aggressione verbale da parte di esponenti della maggioranza verso l'attuale ordine giudiziario, soprattutto verso gli organi di autogoverno, senza preoccuparsi di rimuovere gli ostacoli di ordine organizzativo e funzionale che determinano gli attuali ritardi per una giustizia rapida. L'Italia registra una serie di condanne da parte della Corte di giustizia europea per i ritardi denunciati dai cittadini italiani in forza della cosiddetta «legge Pinto». La riforma del diritto di procedura civile approvata qualche mese fa è un intervento limitato ed occasionale.
Abbiamo bisogno di una riforma organica del processo civile e penale, traducendo in norme il lavoro svolto da commissioni tecniche formate da insigni giuristi nominati proprio dal precedente Governo Berlusconi. Occorre anche ridefinire i relativi codici per rendere più trasparente e razionale l'utilizzo delle norme che disciplinano i vari riti giudiziari. Detto questo, il provvedimento in esame si limita a riconoscere alla magistratura onoraria alcuni emolumenti di carattere economico; non ci troviamo di fronte a una ridefinizione del ruolo dei giudici onorari e dei vice procuratori onorari ovvero al potenziamento dei magistrati togati per accelerare i processi civili e penali che per l'80 per cento cadono in prescrizione. No, signor sottosegretario, ci troviamo di fronte al riconoscimento di un compenso di soli 98 euro per la durata dell'impegno lavorativo giornaliero. In base all'articolo 3-bis del provvedimento, l'indennità aggiuntiva non scatta più automaticamente in caso di seconda udienza giornaliera, ma solo se l'impegno lavorativo supera le cinque ore giornaliere. Quindi, non solo non si risolve con un compenso adeguato la qualità di una prestazion e che non ha paragoni con i compensi dell'avvocatura per le stesse prestazioni, ma non si soddisfa neanche una rivendicazione economica da tempo sollevata dalla magistratura onoraria, che rimane, quindi, insoddisfatta anche con questo provvedimento. Riteniamo che per il modo con cui viene affrontato il problema si corra il rischio che il costo sia molto superiore ai risultati attesi; non sfugge, infatti, all'attenzione dei colleghi più avvertiti, la difficoltà di riconoscere il diritto alla relativa indennità, non essendoci ancora un concetto definito del
significato da dare alla parola «udienza» nelle rispettive procedure di rito. Tale difficoltà si evince anche dalle numerose e contrastanti circolari ministeriali in risposta ai quesiti sollevati dai vari uffici giudiziari.
Non sfugge nemmeno il fatto del naturale allungamento dei processi in ragione del superamento delle cinque ore per percepire la seconda indennità.
Tale questione si risolve in un allungamento irragionevole dei processi, premiando così la minore efficienza del magistrato onorario. La misura proposta dal Governo, quindi, non risolve il problema che abbiamo di fronte ma anzi, va dalla parte opposta rispetto agli obiettivi previsti. È di tutta evidenza, inoltre, che la seconda indennità sia del tutto inutile per i vice procuratori onorari, ancorati, come sono, all'indennità giornaliera.
Non crediamo che questo provvedimento possa costituire un deterrente per la Federmot che ha annunciato una richiesta di apertura di una procedura di infrazione alla Commissione europea.
Queste misure legislative sono necessarie, ma non sufficienti; avvertiamo nfatti la necessità di interventi più incisivi. Questo è un Governo che decide e ha una forte maggioranza che consente di decidere; ci troviamo, invece, di fronte ad uno spezzatino di decisioni che dà l'idea di un'attività di Governo che vive alla giornata, rincorrendo gli eventi. La lotta alla criminalità richiede interventi organici, soprattutto sul lato della prevenzione; c'è la necessità di recuperare innanzitutto una cultura della legalità, cominciando da un maggior rigore di amministratori e di rappresentanti politici. È necessario riprendere un indispensabile raccordotra Stato, regioni ed enti locali; le intese interistituzionali sulla sicurezza delle città, mettendo a rete tutte le forze di polizia e le risorse del volontariato e della partecipazione civica, rappresentano un caposaldo indispensabile per quella cultura della sicurezza senza la quale si rischia di percepire le forze dell'ordi ne come una componente estranea alla vita civile. Non posso ignorare le scritte sui muri contro le forze dell'ordine e le aggressioni degli agenti di polizia da parte dei cittadini a Napoli come a Torino, al sud come al nord. Va segnalata a questo Governo la necessità di una maggiore efficienza delle forze di contrasto alla criminalità: abbiamo una criminalità ambientale, alimentare, economico-finanziaria; una criminalità organizzata e una microcriminalità predatoria che colpisce l'incolumità delle persone; nonché una criminalità terroristica e politica: per ogni tipo di criminalità esiste una struttura organizzativa di contrasto, militarizzata o civile.
Molte di queste strutture agiscono in autonomia, pur agendo con competenze sovrapposte funzionalmente e territorialmente. La polizia di Stato svolge i compiti dei carabinieri, i quali fanno cose a cui provvedono i vigili urbani e la guardia di finanza. Troppe polizie: polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato e polizia penitenziaria sono le cinque polizie di Stato al netto delle capitanerie di porto. Vi sono, inoltre, le polizie locali: provinciali, municipali, fluviali, la polizia per il controllo delle attività venatoria e per il controllo della pesca nelle acque interne. Non parliamo poi degli uomini in divisa che interagiscono nei casi di calamità naturali e nelle situazioni di emergenza. Costi di mezzi e risorse umane che si moltiplicano senza efficacia e in misura esponenziale. Ministro Maroni o sottosegretario Mantovano, voi siete ben consci di moltiplicazioni e di inefficienze, ma dimostrate di non avere la forza di sfidare le rispettive gerarchie per razionalizzare e per dare maggiore efficienza al sistema. Dimostrate, infatti, troppa timidezza verso la forza di una burocrazia di vertice che vi impone prassi e regole che non sono in sintonia con gli interessi del Paese. Dovete dimostrare a questo Parlamento e al Paese di essere forza di Governo, senza compromessi e senza debolezze.
Vi attendiamo su questi appuntamenti e intanto vi incalziamo su queste riforme di sistema al posto degli spot. Spero che non serva il Ministro Brunetta per mettere d'accordo Tremonti, Alfano, Maroni, Zaia e La Russa, ma spero che basti Berlusconi.
Quello che vediamo, però, è che ha il tempo di incontrare gli imprenditori di tutte le vanità (soprattutto quelli che fanno pubblicità televisiva), ma non ha ancora avuto il tempo di mettere intorno ad un tavolo i Ministri di riferimento delle varie polizie per definire un nuovo ordine di contrasto per la criminalità. Intanto il Paese aspetta e noi dell'Unione di Centro ve lo ricorderemo comunque in ogni occasione di dibattito sulla sicurezza e l'ordine pubblico.
Mencattini UDC, intervista amministrative 2009 Prato
Posted On sabato 22 novembre 2008 at alle sabato, novembre 22, 2008 by Avv. Francesco QuerciLa Nazione
Posted On venerdì 21 novembre 2008 at alle venerdì, novembre 21, 2008 by Avv. Francesco QuerciPRATOPRIMA: nuovo simbolo
Posted On giovedì 20 novembre 2008 at alle giovedì, novembre 20, 2008 by Avv. Francesco QuerciMa dove sarà mai quel Palazzo Novellucci? di Simone Goti
Posted On lunedì 17 novembre 2008 at alle lunedì, novembre 17, 2008 by Avv. Francesco Quercida PratoBlog
Prato, 17 novembre 2008 - Mentre ancora in molti stanno chiedendosi il perché del solito comportamento "due pesi e due misure" teuto nei confronti da questa amministrazione di centrosinistra nei confronti di chi non la pensa come loro, da un lettore ci viene segnalato un fatto perlomeno sconfortante.
«Mi permetto di intervenire sulla questione dell'intervento della Polizia Municipale di Prato per segnalare una cosa che ritengo ancor più grave. In occasione dell'intervento in Piazza del Comune, mentre i Vigili stavano redigendo il verbale per le ormai ragioni conosciute, si avvicinava una turista che chiedeva alla vigilessa - quella irreprensibile sul rispetto dei regolamenti - dove fosse Palazzo Novelucci. In serio imbarazzo, la vigileasa rispondeva desolatamente di non sapere dove fosse Palazzo Novellucci!
Simone Goti, Udc Prato».
ELUANA. LA CASSAZIONE DECIDE QUALI VITE SONO DEGNE DI VIVERE ORA LA PAROLA PASSA ALLA CORTE EUROPEA. E SOPRATTUTTO AL PARLAMENTO
Posted On at alle lunedì, novembre 17, 2008 by Avv. Francesco QuerciORA LA PAROLA PASSA ALLA CORTE EUROPEA. E SOPRATTUTTO AL PARLAMENTO
«Nascondersi dietro schermi formali non serve a mascherare la realtà» commenta così Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita la sentenza della Cassazione sul caso Eluana. «E¹ una sentenza che ha come presupposto ed effetto quello di discriminare tra vite umana più o meno degne di vivere.
«Questa decisione mette in pericolo le altre migliaia di Eluane accudite amorosamente dai congiunti, le migliaia e migliaia di vite di persone gravemente handicappate che dipendono dalla capacità di accoglienza da parte dell¹intera società. In definitiva mette in pericolo tutti noi quando diventiamo marginali ed inutili.
«Al fondo della decisione dei giudici vi è una cattiva interpretazione del diritto alla salute il cui contrario è la morte.
«Allo stato attuale è ancora possibile un ricorso alla Corte europea dei diritti dell¹uomo, che però non ha effetto sospensivo. Per cui» conclude Casini «sarà necessario impegnarsi subito con grande vigore per l¹approvazione di una legge la quale, restituendo verità all¹articolo 32 della Costituzione, impedisca che si verifichino ancora altri drammatici abbandoni di persone in stato di grave disabilità come Eluana»
Polizia Municipale: multe e disagi
Posted On domenica 16 novembre 2008 at alle domenica, novembre 16, 2008 by Antonio Longo
Reputiamo totalmente inaccettabile l’operato della Polizia Municipale di questo periodo: due scandali in due giorni consecutivi. Il primo ha inizio sabato nel primo pomeriggio, in occasione del gazebo dell’UDC e dell’Associazione Prato Prima (per la raccolta firme contro il degrado del centro storico e la richiesta di dimissioni del Presidente del Quartiere centro Rosita Mattei). Polizia Municipale già appostata da un’ora, e appena arrivati con la macchina per scaricare l’occorrente per il gazebo i due erano pronti a scrivere un bel verbale da 36 euro. Siamo coscienti del fatto che non è una zona accessibile alle autovetture, ma è da anni ormai è consuetudine arrivare, scaricare e poi spostare l’automobile, per poter esercitare quello che è un diritto pubblico nell’interesse di tutti i cittadini. Non critichiamo il lavoro degli ufficiali, ma critichiamo il Comando che ordina di andare a controllare e ci chiediamo quale sia il motivo scatenante che spinge una pattuglia a verificare cosa accade alle due del pomeriggio nel centro di Prato… mah…!?
Scandalo numero due: via Caduti Senza Croce, Domenica mattina, Chiesa di Maliseti. Si celebra un momento importantissimo che vede cresimarsi oltre 50 ragazzi. Chiesa gremita e, ovviamente, parcheggi esauriti, cosicchè genitori e parenti, pur di assistere alla Confermazione del figlio o del nipote, cercano di trovare posto anche fuori dalle righe pur restando nel rispetto della circolazione e della viabilità. Risultato: all’uscita, due Ufficiali della Polizia Municipale riempivano di multe le strade circostanti la Chiesa e, dopo il rumoreggiare dei cittadini che gridavano, inveivano contro di loro e telefonavano al Comando per chiedere spiegazioni, si giustificavano affermando semplicemente di essere stati chiamati a fare il proprio dovere (eppure la Celebrazione è durata esattamente un’ora per cui è da ritenersi estimabile il tempismo dei Vigili!!!). Ancora una volta non siamo a criticare il lavoro (le multe potevano essere anche legittime, per carità), ma ci chiediamo chi possa mandare i Vigili a fare delle multe davanti ad una Chiesa una tantum e chissà per quale caso, proprio quando si Celebrano 50 Cresime, anziché durante eventi del Partito Democratico. Infatti mi sovviene un ricordo di pochi mesi fa: a Luglio, tutto il mese per tutte le sere, non lontano dalla Chiesa di Maliseti si svolgeva la Festa del PD (per gli abitudinari, dette anche Feste dell’Unità); com’è possibile che lì, ogni sera, fossero parcheggiate in ogniddove e, seppur, dopo svariati richiami telefonici, non venissero mai inviate pattuglie a controllare?
Concludendo, è possibile che ogni volta vengano usati due pesi e due misure? Ci chiediamo inoltre se ogni Domenica vengono fatti controlli in tutte le Chiese di Prato…o forse i fedeli di Maliseti sono stati particolarmente sfortunati questo fine settimana? Anche al mercato del Lunedì, ci sono così tanti controlli?
La cosa ci suona un po’ strana e, dopo due scandali in soli due giorni, ci sembra francamente troppo!
Antonio Longo, Segretario Giovani UDC Prato
UDC CONTRO PRESIDENTE DELLA CENTRO
Posted On venerdì 14 novembre 2008 at alle venerdì, novembre 14, 2008 by Avv. Francesco QuerciSi chiede un atto di responsabilità serio e concreto da parte di chi ha rappresentato un organo di decentramento risultato vuoto ed incapace di imporre politiche posititive e utili alla città, incapace dunque di contrastare un’amministrazione cittadina cieca e distratta nella gestione di un Centro che incarna in pieno il fallimento della giunta di sinistra.
In pochi centinaia di metri, da Piazza Mercatale, alla stazione del Serraglio, da Piazza Lippi a Via Martini, da Via Cironi a Via Pistoiese, esempi scellerati di pessima amministrazione, di degrado e di illegalità, che in questi giorni sono al centro della cronaca cittadina, ma che da anni si trascinano come problematiche lasciate colpevolmente senza una risposta da parte di chi era chiamato responsabilmente a darla.
Cosa deve ancora accadere perche’ chi ha sbagliato si metta da parte ?
Dopo la decisione della non ricandidatura del Sindaco Romagnoli, occorre un altro segnale forte alla città da parte di chi cinque anni fa fu eletto dai cittadini e che oggi assiste passivamente al degrado del nostro Centro.
L’iniziativa viene contraddistinta anche con il logo di “pratoprima”; l’associazione che sta raccogliendo intorno a se cittadini provenienti dalla società civile che intendono sostenere iniziative e uomini capaci di dare idee e programmi, ovvero coloro che aspirano ad un nuovo modello di governace, alternativo all’attuale e pregresso governo della città.
Francesco Querci
segretario comunale consigliere udc prato
"sostenibilità area metropolitana"
Posted On lunedì 3 novembre 2008 at alle lunedì, novembre 03, 2008 by Avv. Francesco QuerciLunedì 3 novembre 2008 ore 21.00
Sala Consiliare della Circoscrizione Centro via dell'Accademia 42
Introduce: Matteo Prussi Centro di Ricerca Energie Alternative e Rinnovabili Università degli Studi di FirenzeIntervengono:Sergio GentiliResponsabile nazionale PD per la mobilitàStefano ArrighiniAssessore alle politiche ambientali della Provincia di PratoCamilla CurcioAssessore alle politiche ambientali del Comune di Prato Sono invitati al dibattito:Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità del Comune di Prato - Assessorato allUrbanistica del Comune di Prato - Assessorato alla Mobilità della Provincia di Prato - Arci - Associazioni ambientaliste (Italia Nostra, Legambiente, Tandem) - Comitato Nazionale Paesaggio - Consorzio Trasformazioni Urbane (Urban S.p.a) - Ordini professionali - Regione ToscanaModera il dibattito:
Lorenzo GiustiCoordinatore Ecologisti Democratici Provincia di Prato
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare
europee: legge elettorale 3-11-08
Posted On at alle lunedì, novembre 03, 2008 by Avv. Francesco Quercieuropee: legge elettorale
3/11/08 da "La Repupplica""La dichiarazione di Berlusconi e' stata positiva. Il presidente del Consiglio ha ascoltato non solo l'opposizione, ma anche le centinaia di esponenti del suo partito che nei consigli comunali, provinciali e regionali avevavno votato i nostri documenti". Cos'i' il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, commenta le parole del premier Berlusconi uscendo dall'assemblea dei parlamentari di Udc, Pd, Idv e Mpa riuniti, nella Sala della Regina a Montecitorio, contro la riforma della legge elettorale per le europee proposta dalla maggioranza e a difesa del voto di preferenza. "La preferenza - aggiunge - e' un fatto di liberta', che riguarda tutti i cittadini italiani. Noi lavoriamo affinche' ci sia un accordo e perche' la legge elettorale possa essere migliorata".
preferenze e primarie
Posted On mercoledì 29 ottobre 2008 at alle mercoledì, ottobre 29, 2008 by Avv. Francesco QuerciOggi ci sono in Italia dei deputati e dei senatori che per essere riconosciuti come tali dovrebbero appendersi al collo un cartello con su scritto: «Sono un parlamentare della Repubblica italiana». Questo perché, con l'abolizione del voto di preferenza, molti parlamentari italiani sono conosciuti, oltre che dalle loro famiglie, solo da chi li ha messi in lista.
Questo sistema di votazione non consente, infatti, agli elettori di decidere chi fisicamente debba rappresentarli alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica.
I nemici del voto di preferenza sostengono che questo strumento di selezione democratica della classe dirigente in realtà corrompe i sani costumi della Res Publica sviluppando ogni possibile forma di clientelismo. In verità questo rischio, con il voto di preferenza, è più che possibile. L'alternativa, però, è ben peggiore. I deputati e i senatori li sceglie da solo il capo partito riempiendo le liste da sottoporre agli elettori di obbedientissimi suoi dipendenti, uomini o donne che siano, e che sono chiamati solo ad eseguire i suoi ordini.
Ecco perché l'on. Berlusconi, quando dice, in questi giorni, che il Parlamento è pieno di persone depresse, afferma una pura e semplice verità: gli attuali parlamentari sono evidentemente consapevoli di rappresentare solo chi li ha nominati membri del Parlamento.... Ed è paradossale che proprio Berlusconi, che ha voluto questo sistema elettorale senza preferenze, pianga sul Parlamento così com'è oggi.
Purtroppo questo sistema è stato voluto per la prima volta in Italia dal Consiglio regionale della Toscana per esplicita volontà degli ex comunisti e con l'appoggio di Forza Italia.
Ora il Parlamento italiano vorrebbe levare il voto di preferenza anche per le prossime elezioni europee. Tutto questo servirà ad affondare nel servilismo e nell'opportunismo quel poco che rimane della classe dirigente italiana.
Sarebbero necessarie, invece, nuove leggi elettorali (anche in Toscana) con il voto di preferenza che rimane comunque, con tutti i suoi difetti, il sistema più democratico per l'elezione ai diversi livelli dei rappresentanti del popolo.
Anche per le primarie immaginate dal PD per l'individuazione dei candidati a sindaco, o ad altri similari incarichi, bisognerebbe che ci fossero delle regole ben precise: la pubblica registrazione, per esempio, dei cittadini che intendono votare alle primarie.
Questo eviterebbe il rischio di dover sopportare le scelte di associazioni o clan che, partecipando alle primarie di diversi partiti, contribuirebbero a far eleggere chi promette loro soldi o favori.
Un rischio, questo, molto più reale nelle elezioni primarie, con poche e confuse regole, di quanto il cittadino medio possa immaginare.
VERSO LE AMMINISTRATIVE 2009: UDC SI CONFRONTA
Posted On mercoledì 22 ottobre 2008 at alle mercoledì, ottobre 22, 2008 by Avv. Francesco QuerciL'Unione di Centro, Giovedi 30 ottobre, si ritroverà presso la sede di Viale della Repubblica alle ore 21,00 e seguenti, per discutere a proposito dell'attuale situazione politica della città.
Continuano nel frattempo i colloqui con le altre forze politiche e civiche della città, al fine di promuovere programmi condivisi e rispettive intenzioni.
SABATO 25/ottobre/2008
continuerà la raccolta firme per la reintroduzione del voto di preferenza presso i gazebo allestiti in Centro cittadino.
Sull' Incontro dei Comitati Cittadini con il Vescovo Simoni.
Posted On at alle mercoledì, ottobre 22, 2008 by Avv. Francesco QuerciFrancesco Querci (segr. com. Udc)
Romagnoli e Logli: una crisi annunciata
Posted On venerdì 17 ottobre 2008 at alle venerdì, ottobre 17, 2008 by Avv. Francesco QuerciUn generale che però, nonostante l'alto grado, ha avuto poche occasioni di comando con a fianco colonnelli troppo invadenti attenti magari più agli alloggi ufficiali che all'esigenza della truppa.
Niente di strano se le truppe desertano o se, male armate, arretrano.
Ne sappiamo qualcosa noi della circoscrizioni, caporali, col grado che davano anche ai muli, ma soldati di fatica nelle trincee.
Giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, abbiamo chiesto agli assessori, alla nostra Presidente maggiore attenzione, presentando mozioni, interrogazioni, raccogliendo firme; mi ricordo la petizione contro i ticket sottoscritta da oltre 2000 cittadini, neppure mai presentata dal Sindaco in Consiglio: perché? (!).
Tutta un'attività documentata dall'archivio di questo Blog, dove alle tante domande quali risposte; eppure i problemi erano quelli! Dopo anni sono ancora lì fra una discussione su Piazza Mercatale e quella su l'ex Banci, nulla é cambiato (se non in peggio).
Non resta che prendere atto di un sondaggio che certifica sicuramente la delusione di una città e il fallimento di una giunta di sinistra, ribadendo che "certifica" posto che la cosa era oramai alquanto evidente e c'è voluto un sondaggio paracadutato da Roma per farglielo rendere conto e ciò testimonia quabto fosse enorme la lontananza dalla città.
I consiglieri di opposizione in Centro Sergio Toccafondi -fi Francesco Querci -udc Matteo Cocci - an
SIT-IN PIAZZA DUOMO "UNA PREFERENZA PER LA DEMOCRAZIA"
Posted On giovedì 16 ottobre 2008 at alle giovedì, ottobre 16, 2008 by Avv. Francesco Quercisarà anche possibile firmare per la petizione europea
Petizione europea per la vita e la dignita' dell'uomo
destinata a raccogliere milioni di firme di cittadini europei che saranno consegnate alle autorità continentali (EuroParlamento, Commissione europea, Consiglio dei ministri Ue, Consiglio d'Europa) ed al Segretario generale dell'Onunel prossimo mese dicembre, quando ricorrerà il sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.Perche' tale Petizione possa avere un peso sull'attiva' degli organismi di governo del Vecchio continente e' necessario che le firme siano tante e che il Popolo della vita che pure, nel silenzio, agisce in tutti i Paesi europei si mobiliti.
In Italia hanno gia' aderto all'iniziativa Scienza&vita e Forum delle associazioni familiari
Mencattini su il "no" di Logli e Romagnoli
Posted On at alle giovedì, ottobre 16, 2008 by Avv. Francesco QuerciIl no alla ricandidatura di Logli e Romagnoli Apre la Campagna elettorale.
Logli e soprattutto Romagnoli pagano per errori certamente non completamente loro ma lo fanno in modo maldestro ,quasi sbattendo la porta.
Ci rifiutiamo di credere che l’input del segretario regionale del PD abbia potuto espellerli dalla corsa elettorale. Logli e Romagnoli escono perché l’isolamento in cui ormai si sentivano relegati li rendeva impotenti in scelte strategiche che nei prossimi mesi avrebbero dovuto prendere e che avrebbe potuto rendere evidente poi la sconfitta elettorale.
Romagnoli e Logli escono per una Variante non spiegata alla città, escono per scelte urbanistiche di precedenti amministrazioni non realizzate,escono per la scelta di un ospedale insufficente,per una politica verso gli immigrati contraddittoria ed inefficiente,
escono per il disordine e la sporcizia del centro storico,per il caos del traffico,per la 325in grave ritardo di sistemazione,escono per un problema di smaltimento rifiuti ,di rapporti con le provincie di Pistoia e Firenze non risolti,escono per non aver capito che alta velocità e variante di valico senza un sistema di collegamento rapido metropolitano allontaneranno Prato dal resto del paese,escono per una politica immobiliare faraonica.
Logli e Romagnoli escono per non aver avuto coraggio di uscire fuori dalle mura per difendere Prato e promuoverla nella regione nel paese in europa.
Diciamo la verità :è stata una politica piccola piccola.
Ed Ora il rischio,quasi una certezza che si mettano sull’Aventino per 7/8 mesi ,quanto ci divide dalle prossime elezioni,è un ulteriore minaccia per il Distretto e l’economia li Prato.Questo momento politico necessita di una riflessione profonda che auspichiamo si apra in modo trasparente e nei consigli elettivi e nei luoghi di incontro,magari sorretto dalla stampa,perché non c’è più tempo di aspettare, è necessario un tempo ove sconfitti e potenziali vincitori scrivano regole diverse.
Il rifiuto di Romagnoli e Logli dimostra che la figura del sindaco /presidente padre padrone eletto con il massimo del potere che cade per l’inadempienza dell’apparato,è ormai superata.
Noi al momento pensiamo alla necessità di una squadra vera di persone che con umiltà
Ascoltando si impegnino a risolvere i mille problemi che certamente non sono soltanto cittadini,ma lo facciano non per la parte che rappresentano ma per la città e la Provincia di Prato.
Enrico Mencattini segretario 16/10/08
"via" le preferenze anche dalle europee.
Posted On lunedì 13 ottobre 2008 at alle lunedì, ottobre 13, 2008 by Avv. Francesco QuerciRecentemente a Prato, come in altre Province toscane, abbiamo concluso una raccolta firme per reintrodurre il voto di preferenza per le amministrative Regionali, ma le notizie che giungono a livello nazionale marcano un trend nella precisa direzione opposta.
Dopo che la legge regionale toscana, fortemete voluta da Martini (PD) e Verdini (FI), ha sancito la scoparsa delle preferenze dalle regionali, rimaste anche escluse dalle elezioni politiche nazionali (liste bloccate per le politiche 2008), per il prossimo 27 ottobre é prevista l'approvazione montecitorio del testo oggi alla commissione affari istituzionali che sancisce per le EUROPEE 2009 l'ABOLIZIONE DELLE PREFERENZE, oltre allo sbarramento al 5% e l'aumento delle circoscrizioni da 5 a 10.
Preferenze che si pongono indispensabili anche per la mancanza di reale democrazia interna ai partiti (per la quale tutti dobbiamo impegnarci ad ogni livello) e per la conncorrente assenza di elezioni primarie atte ad indicare il candidato "prescelto" (minate anch'esse dal "gap" democratico interno ai partiti.
Una libertà di scelta al voto che comunque ricadi su candidati già indicati dalle segreterie e che quindi risulta un bilanciamento di due distinte posizioni, corpo elettorale nel suo complesso e associazioni partitiche.
L'UDC Pratese rinnova dunque il proprio impegno e sostegno a tutte quelle iniziative a difesa del voto di preferenza organizzando Sabato mattina in Piazza Duomo un sit-in su 'Una preferenza per la democrazia'.
Francesco Querci (segretario com. Udc)
MOZIONE: sul voto di preferenza UDC
Posted On giovedì 9 ottobre 2008 at alle giovedì, ottobre 09, 2008 by Avv. Francesco QuerciPRATO:
presentata in Consiglio la seguente
MOZIONE:
ad avviare iniziative legislative mirate alla reintroduzione del voto di preferenza per le elezioni politiche, o comunque a garantire all’elettore il diritto-dovere di scegliere il loro rappresentante in parlamento;
Francesco Querci (segr com Prato)
PRATOPRIMA si ritrova
Posted On at alle giovedì, ottobre 09, 2008 by Avv. Francesco Quercideposito autobus della Cap
Posted On mercoledì 8 ottobre 2008 at alle mercoledì, ottobre 08, 2008 by Avv. Francesco QuerciUn deposito posto al centro della città idoeno - ovviamente- a produrre effetti negativi per inquinamento e per rumori molesti in tutta la zona,densamente abitata.
Anni di ricerca di un nuovo sito e subito polemiche per una scelta evidentemente discutibile.
Oggi però ho inteso soffermarmi sul presente (che ancora non é archiviato) per comprendere come in tutti questi anni si é mossa l'amministrazione pubblica ed il risultato debbo dire non é stato dei migliori, anzi (!).
Ho proposto, infatti, un'interrogazione alla Presidente della Circooscrizione Centro, sicuro invero che si fosse provveduto nel tempo a tutto una serie di controlli ed al monitoraggio inquinamento atmosferico ed acustico, chiedendone i relativi dati.
La risposta é stata "inquietante". Mai é stato eseguito alcun controllo!
Certo non é facile trovare una giustificazione ad un'omissione che ritengo assai grave.
Si misura tutto; ci costringono a domeniche ecologiche (discutibili per le modalità di attuazione) e non si controlla minimamente l'impatto ambientale di decine di mezzi pesanti, in continuo movimento ( e stazionamento ) in un'area ben deliminata e interessata da un traffico elevato.
Concludo solamente per il momento col riferire di avere chiesto di provvedere senza ritardo ad incaraicare l'ARPAT per le necessarie rilevazioni.
La Presidente avrebbe garantito che sarebbe stato fatto.
Ed alloraun pò come fanno a "striscia", mi sono fatto un nodo al fazzoletto per ricordarmi di tornare entro breve sull'argomento.