"Prato non deve chiudere" Atto Camera da UDC




La X Commissione,
premesso che:
il distretto tessile di Prato, con oltre 48.000 addetti ai lavori, vanta un ruolo chiave nell'economia nazionale, sicuramente paragonabile a quello rivestito dalla ex compagnia di bandiera Alitalia;
nei primi sei mesi del 2008 gli indici economici hanno segnato un preoccupante calo della produzione industriale, pari al 7 per cento ed un notevole aumento delle ore di cassa integrazione, pari al 50 per cento;
negli ultimi sei anni si è verificata una forte riduzione delle persone impiegate nel settore in misura di circa 8.000 unità, con conseguente diminuzione di fatturato pari al 24 per cento per quanto riguarda i tessuti e al 36 per cento per quanto concerne le fibre;
la perdita di posti di lavoro e la chiusura di numerose ditte operanti nella filiera tessile pratese rappresenta una grave perdita per l'economia nazionale e per il Made in Italy;
è necessario salvaguardare il settore tessile pratese in attesa della ripresa economica e di più favorevoli condizioni di accesso al credito;
il sottosegretario allo Sviluppo Economico Adolfo Urso ha recentemente preso atto della situazione e condiviso la necessità di un impegno concreto,
impegna il Governo ad individuare le strategie utili e gli strumenti idonei a tamponare le emergenze economiche e finanziarie e le criticità sociali che potrebbero derivare dall'attuale crisi che sta colpendo il distretto tessile di Prato.
(7-00122)
«Anna Teresa Formisano, Poli, Pezzotta».

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Magdi Cristiano Allam per l'Udc alle EUROPEE

Il giornalista egiziano in lista alle Europee per il partito centrista: ''Dobbiamo costruire in Italia e in Europa una realta' nuova, consapevole delle radici cristiane''


Roma, 25 feb. (Adnkronos) - ''Non ha i caratteri somatici cosi' belli, ma noi non decidiamo in base a queste caratteristiche... Potremo dire che e' 'abbronzato', il che porta bene''. Pier Ferdinando Casini, annunciando la candidatura di Magdi Cristiano Allam per l'Udc alle europee, fa un ironico riferimento alla battuta rivolta dal premier Silvio Berlusconi nei confronti del presidente degli Usa, Barack Obama.

Oltre al giornalista, ci sara' spazio nelle liste anche per altri rappresentanti del movimento 'Protagonisti per l'Europa cristiana'. E proprio sulla riaffermazione del principio delle radici giudaico cristiane dell'Europa punta Magdi Allam.

''Dobbiamo costruire in Italia e in Europa -spiega- una realta' nuova, consapevole delle radici cristiane''. Allam ringrazia Casini per ''la straordinaria possibilita' di collaborare a partire dalle elezioni europee''. ''Siamo un partito libero e la candidatura di Magdi Allam -rimarca Casini- e' un modo nuovo di fare politica''. ''Il tema dell'identita' cristiana -rimarca Casini- e' un nostro elemento genetico. E Magdi rappresenta il segno della nostra accettazione della diversita'''. Casini guarda a Allam come un uomo che ''viene da lontano''. Ma la disponibilita' verso le diverse culture non puo' esistere se non si ha una forte consapevolezza della propra: ''Non e' possibile accogliere gli altri se non abbiamo la percezione di chi siamo noi'', sottolinea Casini. Con Magdi Allam ''stiamo lavorando insieme per costruire una casa nuova''.

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SINDACO per PRATO CAVERNI : video e rassegna stampa


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(leggi anche Se l’Udc non si apre a sinistra)

(Mencattini (Udc): Con Roberto Caverni per rilanciare la nostra Prato)

E' Roberto Caverni il candidato a Sindaco dell'Udc pratese.

Prato, 20 febbraio 2009 - La candidatura è stata ufficilìalizzata questa mattina durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato oltre al candidato, Enrico Mencattini e Francesco Querci, rispettivamente segretario provinciale e comunale dell'Udc, Lisa Taiti responsabile del progetto Prato prima di tutto.

Roberto Caverni è nato a Prato il 14 luglio 1948 - il giorno dell'attentato a Togliati, precisa - e da sempre vicino al mondo cattolico. Imprenditore in "sordina", come ama definirsi, è entrato in politica quasi per caso circa 15 anni or sono, quando fu eletto consigliere di circoscrizione ottenendo il maggior numero di preferenze pur non facendo campagna elettorale. Stesso successo alle elezioni regionali quando ottenne preferenze doppie di quelle del secondo eletto. Successo ripetuto anche alle ultime elezioni amministrative.

Svolge l'attività di imprenditore dal 1972. E' presidente del Lanificio Caverni e Gramigni Spa ed amministratore delegato dell'immobiliare CG, sempre legata al lanificio. Oggi il lanificio Caverni e Gramigni è una delle più solide del distretto (non ricorre al credito da oltre quindici anni, occupa trentadue dipendenti e fattura circa 14milioni di euro all'anno.

«La mia candidatura - ha spiegato Caverni - è nata dopo aver verificata l'impossibilità di trovare un accordo con i nostri probabili alleati. Già prima di Natale avevo fatto un appello dichiarandomi pronto anche ad un passo indietro pur di trovare una una convergenza unitaria all'interno di una coalizione di centrodestra, Ad oggi questo non è stato possibile ed ecco quindi la mia candidatura. Mi preme però sottolineare la disponibilità a riconsiderare questa decisione nel caso di importanti candidature». E poi precisa «Una candidatura interna del PdL e di Aldo Milone non ci convince. Conosco Milone e lo rispetto, ma come Massimo Carlesi sono personaggi che hanno condiviso tutta la politica della sinistra a Prato. Non si sono trovati d'accordo su un punto (trasporti pubblici per Carlesi e sicurezza per Milone), ma su tutto il resto si sono trovati d'accordo ed hanno così contribuito al degrado della città».

Caverni sembra raggruppare tutte le caratteristiche richieste ad un candidato: impegnato in politica, imprenditore, proviene dalla cosidetta società civile - termine che rifiuta - e non ha mai vissuto di poltica «è sempre stato il mio "limite" politico». «Ad oggi - sottolinea - posso dichiarare di essere l'unico candidato di centrodestra» e attacca «L'incapacità del centrodestra ad indicare un candidato a sindaco mette a nudo la mancanza di selezione di classe dirigente all'interno, non so di Alleanza Nazionale, ma di Forza Italia sicuramente».

I punti del programma elettorale di Caverni rappresentano le nececessità più impellenti della città, dal lavoro alla sicurezza, ma, come tiene a precisare, con proposte serie ed attuabili «se ne parla tanto ma non si dice cosa si intende fare». A partire dall'immigrazione. «Bisogna distinguere coloro che vengono in questo Paese per lavorare: devo ammettere che se non ci fossero stati i lavoratori stranieri avrei già dovuto chiudere. Per quanto riguarda il distretto parallelo è necessaria un'analisi più profonda. I cinesi, ad esempio, hanno svolto una funzione di supplenza nei confronti di una economia che andava deteriorandosi, ma questo non vuol dire che sono una cosa positiva. Per quanto riguarda la concorrenza sleale si deve riconoscere che per l'indstria tessile pratese tradizionale intesa come produttore di tessuti o di filati non esiste».

E poi il centro storico. «Dobbiamo riqualificare chi abita il centro storico partendo dal concetto di fondo che il cittadino che vive in centro storico è un previligiato ed orgoglioso di esserlo. Quindi stabilire una "corsia preferenziale" a chi ristruttura le case del centro storico». Infine, ma non per ultima l'economia. «Vedo positivamente questa iniziativa di creare un tavolo al quale partecipino banche ed imprese. Bisogna arrivare ad una visione diversa del credito: non solo il credito per le aziende sanema anche il credito per accompagnare le aziende verso la chiusura. Smettere di finanziare aziende decotte che più le mandi avanti e più fanno danni. Bisogna portare il distretto a dimensione con un "soft landing" e quindi farlo ripartire».

Ad accompagnare Caverni in questa maratona elettorale che si concluderà il prossimo giugno, si è già mossa la macchina elettorale delll'Udc pratese, impegnata su altri fronti, come ha sottolineato il segretario comunale Francesco Querci e la coordinatrice del "Progetto Prato prima di tutto" Lisa Taiti. Il progetto è nato nel mese di giugno sta avvicinando molte persone e movimenti spontanei che intendono impegnarsi per la città al di fuori dei soliti schemi e secondo gli organizzatori, la candidatura di Caverni costituisce un'oppurtunità per tutti e non solo per coloro che sono all'interno di un partito.

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da TOSCANA TV
Caverni candidato sindaco dell'Udc di Prato
20/02/2009 - E' Roberto Caverni il candidato sindaco dell'Udc di Prato per le prossime elezioni amministrative.

La decisione e' stata ufficializzata oggi dal partito che ha stabilito di correre in modo indipendente rispetto a Forza Italia e An per il Pdl. 'I problemi del distretto, legati alla crisi economica ed alla forte immigrazione di questi anni, accentuati dalla cattiva amministrazione delle giunte di centro sinistra che si sono alternate alla guida della citta', chiedono una svolta radicale nell'individuazione della scelta' spiegano gli esponenti dell'Udc. Caverni, imprenditore, da anni e' impegnato in politica. Ha ricoperto l'incarico di consigliere regionale e comunale. L'Udc nelle varie realta' e' libero di formare alleanze, come stabilito dai vertici del partito. La decisione di correre da soli a Prato, come spiega il segretario provinciale, Enrico Mencattini, e' dipesa dal fatto che il Pdl non ha invitato l'Unione di Centro a dare vita ad un percorso comune e dalla notizia che probabilmente il centro destra appoggera' l'ex assessore della giunta di centro sinistra, Aldo Milone.
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Con Roberto Caverni...

Mencattini (Udc): Con Roberto Caverni per rilanciare la nostra Prato nel ruolo di grande città italiana ed Europea.

Prato, 20 febbraio 2009 - «L’Unione di Centro di Prato, coclusa una lunga serie di incontri con molti partiti politici e movimenti della città,attesa la conclusioni delle elezioni primarie del PD, ha ritenuto necessario individuare una candidatura da proporre all’elettorato per il rinnovo della carica di Sindaco della città. I problemi del distretto, legati alla crisi economica ed alla forte immigrazione di questi anni, ma soprattutto accentuata dalla cattiva amministrazione delle giunte di sinistra che si sono alternate alla guida della città,chiedono una svolta radicale nell’individuazione della nuova dirigenza.

E’ necessario che ad una classe politica di professsione si sostituiscano cittadini che hanno dimostrato e con la loro condotta, e con l’impegno professionale capacità dirigenziali ed organizzative, necessarie ora per riordinare e rilanciare la macchina amministrativa del Comune di Prato. Abbiamo assistito anche nell’elettorato del Partitio democratico ad un segnale di ribellione contro l’apparato che da 60 anni si sussegue al controllo amministrativo della città. E’ questo un episodio che non sottovalutiamo, ma prendendone atto crediamo che il risultato, la candidatura di un ex assessore della giunta Romagnoli quale è Carlesi, sia un riproporre in modo mascherato per camuffare ilcambiamento lasciando tutto come prima.

Noi proponiamo un uomo che ha dimostrato con il suo impegno la capacità innovativa della nuova imprenditoria pratese,che ha profonde radici nel tessuto economico,associativo,sociale e culturale della città: Roberto Caverni in questi anni rubando un po’ del tempo al lavoro ed alla famiglia si è preparato, e come consigliere regionale e come consigliere comunale a essere un Nuovo Sindaco della città. La decisione di accettare la nostra proposta, è anche il risultato di un ottimo lavoro di gruppo che il comitato comunale con il segretario Francesco Querci ha fatto per predisporre un programma ed una proposta innovativa alla città. Da questo lavoro che è frutto di un gruppo di giovani quadri del partito parte la Campagna elettorale dell’Unione di Centro.

La decisione di Roberto Caverni di accettare la candidatura a Sindaco di Prato è anche il frutto di molteplici sollecitazioni di amici di Roberto Caverni e di pratesi che credono possibile un’alternativa non fatta di spot e slogan ma di testimonianza ed impegno decennale. Alcune di queste persone si sono costituite in un’aggregazione che noi auguriamo si costituisca in una lista elettorale: Prato Prima di Tutto. Ai cittadini pratesi, ai nostri simpatizzanti,a quanti credono possibile cooperare senza pregiudizi e preconcetti, utilizzando le parole di Luigi Sturzo ai Liberi e Forti, facciamo appello per rilanciare la nostra Prato nel ruolo di grande città italiana ed Europea. Enrico Mencattini, Segretario provinciale Udc Prato»

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Mencattini (Udc): Di quale sinistra è veramente figlio Massimo Carlesi?

Nulla sarà come prima nemmeno per quei partiti che come l’Udc da sempre sono opposizione a quel sistema di poteri che si è sgretolato. Resta un dubbio di chi sia veramente figlio Massimo Carlesi, della sinistra oltranzista e libertaria o del rinnovamento democratico e filocattolico che aspira a far diventare il PD un nuovo partito. Carlesi dovrà presto a risolvere il suo nuovo dilemma, le elezioni sono ormai alle porte ed ormai tutti gli schieramenti anche il nostro preparano il suo concorrente alla carica di Sindaco. La sfida è aperta vinca il migliore. Enrico Mencattini, Segretario Provinciale Udc Prato».

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"E´ tempo invece, di rimettersi coraggiosamente in cammino"

«La coalizione di centro, nata dall´incontro tra l´esperienza storica dell´Udc con realtà che si richiamano alle tradizioni delle forze moderate italiane, propone a coloro che vivono negli attuali schieramenti il disagio del finto bipolarismo, l´orizzonte di un grande partito popolare e liberale. Non è tempo di pigrizia e di paure, né quello di coltivare piccole rendite di posizione. E´ tempo invece, di rimettersi coraggiosamente in cammino»

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UDC al bivio: SOLI o ACCOMPAGNATI?

Lunei, 9 Febbraio, 2009, riunione presso la sede dell'Udc in Via Roma, alle ore 21,15.
A fianco di un'aggiornamento della situazione politica locale in merito allo stato delle candidature, prosegue la messa appunto del progetto PratoPrima(di tutto).

A pochi giorni dalla chiusura delle primarie PD, la situazione che Prato vive, appare assai particolare e preoccupante.

Da un lato, abbiamo un PD sempre più racchiuso nelle proprie roccaforti e mentre qualche voce solitaria ancora urla al rinnovamento della classe dirigente e del modus operandi, questa rimane sempre più isolata, dal richiamo sussurrato ma penetrante che invita tutti al riallineamento su scelte politiche (e non solo) che preservino lo status quo e i molti privilegi acquisiti in decenni di governo della città.

Dall'altra parte assistiamo ad una disgregazione del centro destra che a tutt'oggi non ha saputo tradurre la propria azione politica in reale alternativa, difettando proprio della proposta e del candidato chiamatoa ad attuarla. Il tempo c'è ancora, ma le divisioni sotto gli occhi di tutti.
Milone, il PD pentito, fa molto rumore ma non convince tutti e fa perno su due costole del centro destra, la lega e il Movimento Giovani Pratesi. Per ora molto spostati su posizioni affini che fanno le leva sul malcontento cittadino specie per quanto riguarda la sicurezza (extracomunitari) e la comunità cinese.
La PDL, appunto, non è unanime sull'appoggio allo sceriffo e si chiude a riccio: FI è divisa e AN lo esclude a 360°.

L'UDC da Giugno lavora per cercare di unire con un'azione che era mosso principalmente ed inizialmente sul mondo civico, diverso e frastagliato, ma che poteva avvalersi di una sicura forza aggregante: cambiare il modo di fare politica e l'attuale classe dirigente.
Anche su questo fronte è prevalsa sino ad oggi troppe diversità di vedute e di azione che ne ha compromesso il progetto unitario e una certa riluttanza (a priori) verso il mondo dei partiti ,ha fatto il resto.

L'UDC è ancora pronta al dialogo, ma come abbiamo sin troppo ripetuto, in difetto di una valida scelta unitaria, come reale alternativa alla sinistra, siamo pronti con i nostri candidati ed il nostro primo candidato, che rimane disponibile a farsi portatore delle istanze della e dalla città.
Francesco Querci (segretario comunale)







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obbligo di denuncia della clandestinità

Mencattini (Udc): Con l'obbligo di denuncia della clandestinità da parte dei medici, rischio di una medicina e quindi di patologie clandestine.

Prato, 5 febbraio 2009 - «Esprimiamo forte dissenso e preoccupazione per l’approvazione in data odierna da parte del Senato della Repubblica in corso della legge 733 Sicurezza pubblica dell’emendamento 39/306. Con questo emendamento già a suo tempo ritirato in commissioni Giustizia ed Affari Costituzionali, su sollecitazione della Federazione Ordini dei Medici Italiana, viene invece oggi soppressa la norma che solleva il medico dall’obbligo di denuncia della clandestinità.

Questo di fatto ostecolerà il ricorso alle cure mediche da parte di stranieri illegali. Si attuerà insieme ad una norma contraria alla costituzione, al codice deontologico medico, un grave rischio per l’instaurarsi di una medicina e quindi di patologie clandestine,con percorsi sanitari al di fuori dei sistemi di controllo e verifica della sanità pubblica.

Sollecitiamo la Camera dei Deputati all’abrogazione di questo emendamento ripensandolo per permettere ai medici italiani di lavorare in serenità nel quotidiano, responsabili verso i principi universali di equità, uguaglianza e giustizia. Riteniamo che anche le comunità locali, attraverso i propri organi di rappresentanza esprimano il loro dissenzo. Enrico Mencattini segretario provinciale Udc Prato».

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comunicato stampa candidature 04/02/09

In questi giorni si assiste al dibattuto di alleanze possibili e di coalizioni, appoggi e candidature per le prossime amministrative a Prato.
Per parte sua, l’Unione di Centro ha intenzione di raccogliere gli inviti alla collaborazione dalle varie forze dell’opposizione per costruire un progetto comune che abbia il solo scopo di ricostruire Prato. Tale intenzione del resto è sempre stata chiara, l’UDC ha più volte chiesto la più ampia partecipazione da parte della cittadinanza e da parte delle forze politiche alternative alla sinistra, nella speranza di chiudere un ciclo e di aprire una fase di bilanci positivi per la città. Siamo quindi pronti a condividere con tutte le forze di opposizione le nostre proposte, e a lavorare insieme, pronti ad appoggiare candidature che esprimano appieno la voglia di riscatto e rinascita di questa città.
Ciò non è in contrasto col fatto che comunque l’UDC già dispone di un proprio comitato elettorale e un candidato sindaco, si alternativi ma restano a disposizione come soluzione condivisa alle altre forze politiche.
Nel frattempo, la lista di appoggio al candidato "pratoprima" continua il lavoro di raccolta di consenso e lunedi sera un "tridente" al femminile, tutte avvocato, si sono prese l'impegne di procedere nella raccolta di adesioni.
Francesco Querci segretario comunale Udc

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