Caro Querci: "Problemi della città e Rilancio della Politica"

Prato, 28 maggio 2009
Problemi della città e Rilancio della Politica

Egregio Signor Querci


Sicuramente non ti aspetterai questa lettera scritta da un Giovane Ragazzo di 23 anni nonché Studente Universitario alla facoltà di Scienze Politiche-Relazioni Industriali e Sviluppo delle risorse umane al Polo Universitario di Prato, inoltre sono impegnato nel mondo cattolico: sono catechista, seguo i chierichetti, partecipo all’iniziativa dei Giovani in Preghiera, sono nel Movimento per la Vita di Prato e nella Misericordia sempre di Prato. Lavoro da quattro mesi a Calenzano, sono un ragazzo tranquillo, faccio una vita normale, vengo da una famiglia da giusti principi e da giusta educazione, non siamo evasori fiscali, non spendo mai più del dovuto(per darle un cenno sulla mia vita).
Questa Lettera che le scrivo non è per rimproverare lei o i membri della sua Giunta, ma è per ribadire e fare riscoprire i giusti valori della politica che si basano sulla solidarietà, sul rispetto comune dei cittadini e sull’aiuto delle classi più deboli.
Prato è stata una città che fino agli anni 90 non ha avuto grandi problemi nel campo del lavoro, nella mobilità, nell’istruzione, nel traffico, nell’immigrazione ecc.
Purtroppo i problemi sono arrivati con la vicenda dei troppi influssi migratori che neppure la città stessa è riuscita a controllare nonostante la Caritas Diocesana e quelle Parrocchiale, i vari centri d’accoglienza(fra cui Casa Aurora), le varie forme di volontariato, la stessa mensa dei poveri La Pira. Le ho citato tutte queste associazioni di volontariato per dirle che senza di esse non si potrebbe fare molto perché è da loro che parte il vero concetto di politica sociale(considerando che c’è anche l’Assessorato alle Politiche Sociali, però la prima forma politica senza scopo di lucro ma finalizzata al bene sociale va a queste associazioni). A Prato dal 1994 c’è Il Centro Ricerche e documentazione divenuto nel 1996 centro servizi per l’immigrazione volto alle problematiche dell’immigrazione grazie anche al Centro Servizi di Impiego ed anche alle organizzazioni sindacali(CGIL, CISL e UIL in modo particolare la CISL) che dal 1994 ha cercato di ridurre gli incidenti sul lavoro con la legge 626 che riguarda la Sicurezza sul Lavoro(preceduta dal D.Lgsl 277/1991 che riguardava la protezione dei lavoratori da materiali chimici e succeduta alla Legge 494/1997 che riguardava la Sicurezza sui Cantieri Edili), in realtà è dal 1955 che ci sono leggi sulla sicurezza sul lavoro perché il lavoro è un diritto per tutti. Già nell’800 si parlava di diritto del lavoro da quando il contadino divenne operaio ed anche allora venivano fuori alcune tutele sindacali basti pensare alle Trade Unio ns, Friendly, Craft Sairly(Sindacati Stranieri), in Italia vennero fuori nel 1876 le Società di Mutuo Soccorso(il primo inizio fu nel 1843 per opera di Gottardo Calvi), fino ad arrivare alla nascita della CGdl nel 1906, nel 1918 nacque L’Unione Sindacati Operai(USI) ed in seguito la UIL fino al 1948 anno in cui ri riformarono i tre grandi sindacati CGIL,CISL e UIL. Ai tempi della vecchia USI si diceva “Compagni, Sindacati, Operai, oggi si potrebbe dire: Lavoratori, Sindacati e Politica.
Il fenomeno immigrazione è cresciuto tanto che dal 2004 al 2006 c’è stato un’afflusso di celibi e nubili e già era difficile prima di suo, ora ancora di più. Auspico a trovare una soluzione per cercare di risolvere questi problemi seguiti dall’istruzione che è un bene fondamentale perché come diceva Don Milani chi è più istruito può fare strada, dalla sanità che in Italia è pubblica ma deve essere gestita al meglio perché possa diminuire i tempi di attesa delle visite dei pazienti, dalla sicurezza nelle varie città, dalla difesa della vita e della famiglia senza che sia messa in discussione con mezzi che possono distruggerla come l’aborto, il divorzio o addirittura l’eutanasia perché come dice San Paolo ai Filippesi tramite la Comunione di Pensiero viene meglio l’agire ed anche il Giuramento di Ippocrate parla di vita non di morte, per lo svago(giusta musica, norme più severe per uso di alcol o stupefacenti), più severità nella guida, strade più pulite, meno rotonde ma giuste e soprattutto la lotta contro il carovita partendo dal concetto basilare che se uno ha 100 massimo può spendere 50 se spende 200 ho superato il limite del reddito e si possono creare debiti. Non va trascurata la lotta all’evasione fiscale, è bene che ci siano opere sempre di più nel sociale, nella ricerca e nella cultura e basta alle strumentalizzazioni e agli odi di partito ma unione per risolvere i problemi, lo disse anche lei nel 2004 prima delle elezioni che con l’unione uno poteva vincere e ricordo molto bene la Lettera che mi mandò parlandomi non solo dei problemi della città ma anche del’educazione verso i figli e questa è cosa giusta perché l’educazione civica che è cosa giusta.
Concludo riportando questa frase dell’Apostolo Pietro: chi ha autorità la eserciti nel migliore dei modi.
Educazione, Rispetto, Solidarietà le tre parole che rinnovare questa società nel migliore dei modi e così nascerà il nuovo sole della nuova politica. Anche se spariscano i partiti possono nascere coalizioni(Esempio: Coalizione A,B,C ecc) ma che siano puntate alla vera politica che riguardano i bisogni dei cittadini, scegliendo i candidati giusti, rinnovandoli alla fine del mandato, riduzione degli stipendi dei politici e dei dipendenti degli enti pubblici e così facendo le cose miglioreranno. Pio IX diceva questa frase: ciascuno di noi deve fare quello che può, il resto sarà Dio che porterà a compimento tutto quanto quindi Forza e Coraggio.

Le pongo i miei più calorosi e affettuosi saluti a lei, alla sua famiglia, ai suoi cari e ai suoi collaboratori
Distinti Saluti
mg
P.S. Tutto IN CARITAE CHRISTI ovvero NELLA CARITA’ DI CRISTO(Lettera di San Paolo ai Corinzi)

Posted in |

1 commenti:

  1. Anonimo Says:

    Caro Confratello, nell'attesa di una risposta del diretto interessato, voglio esprimere un commento sulla tua lettera.
    Credo che quindici anni di divisione dei cattolici in politica abbiano dimostrato che essere lievito non porta da nessuna parte, anzi favorisce chi vorrebbe soppiantare la civiltà che ci ha nutrito per due millenni, quella cristiana, con dei "principi" di malintese libertà e laicità.
    Sinceramente non capisco a quali conclusioni tu voglia giungere o quali siano le tue domande ma per parte mia credo che chi si ritiene cristiano debba sostenere chi da sempre è portatore in politica dei relativi valori.
    FP